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Bernini - Barocco

22/9/2022

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Bernini nasce a Napoli, figlio di uno scultore. Trasferitosi a Roma, suo padre crea
molti rapporti che saranno poi utili al figlio. Il suo a

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Bernini nasce a Napoli, figlio di uno scultore. Trasferitosi a Roma, suo padre crea molti rapporti che saranno poi utili al figlio. Il suo apprendistato e` breve, perche` da giovane entra in contatto con Scipione Borghese e, successivamente, con Urbano VIII. Nel 1615 realizza Giove nutrito dalla capra Amaltea, dalla composizione plurifocale. La scultura e dettagliata. Sempre con Scipione Borghese avra` un rapporto molto forte, motivo per cui realizzera` il Ratto di Prosepina, Apollo e Dafne, Enea e Anchise e il David. Bernini si dimostra capace di interpretare sia realismo che naturalismo. Nel 1632 realizza il ritratto di Scipione Borghese: si tratta di un busto, rifatto per via di un difetto nel marmo. Nel 1618 realizza Enea, Anchise e Ascanio. Nonostante la matrice manierista, la resa risulta naturalistica e dalla rappresentazione di vari stati d'animo, superando anche i limiti tecnici del linguaggio (virtuosismo). Il Ratto di Prosepina viene realizzato nel 1621, Bernini lo rappresenta attraverso il punto massimo di phatos, relativo alla parte principale del rapimento della dea. La forma e' chiastica e le figure formano una x morbida. Dietro i due protagonisti troviamo Cerbero. Il David e` scolpito nel 1623. Non e` fissata al terreno, la torsione del corpo e` notevole. 1625, realizza Apollo e Dafne, opera dai vari punti di vista. Apollo si innamora...

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Didascalia alternativa:

di Dafne a causa di Eros, che a sua volta colpisce la donna con l'antieros, portandola a scappare. Il padre, per aiutarla, la trasforma in alloro. Le commissioni non private influiscono molto sulla sua produzione. La basilica di San Pietro era ancora da completare nei suoi interni (la facciata della chiesa e` monumentale e pesante, ma non si distingue particolarmente dalle altre, perche' le sperimentazioni non si potevano fare per una commissione religiosa). Bernini individua come punto focale il cuore della basilica, costruita sulla tomba di Pietro, dove si trova la cupola. Viene quindi usato il baldacchino come ispirazione, che serve per riparare la statua durante la processione solitamente. Per realizzarlo serviva tanto bronzo, cosi lui e Urbano VIII tolsero l'intero apparato decorativo del pantheon. Le colonne sono tortili perche' nella chiesa originale c'era un baldacchino con colonne tortili per rappresentare la vite, simbolo principale del cristianesimo. Per il coronamento ci furono piu` problemi, ma alla fine venne realizzata una voluta a delfino. Borromini sembrerebbe essere il creatore di tale forma, che ha come facilitazione il suo essere un lontano parente di Materno. Non avendo altri legami, lavorera nella bottega di Bernini. Esistono degli schizzi preparatori del tutto. Nella costruzione di San Pietro erano rimasti i quattro piloni costruiti da Bramante. Per movimentare l'apparato decorativo si scavo` all'interno di essi, posizionando nelle nicchie quattro statue di personaggi legati a Cristo. Tra tutte, Bernini creo solo quella di San Longino. In questo periodo Urbano VIII incarico Bernini di creare il suo monumento funebre, dallo schema piramidale e maestoso. I maeriali usati sono volti all'uso di sensibilita` tattili diverse, tra bronzo, bronzo dorato o bronzo scuro. Il papa non e' rappresentato da morto ma nel pieno del suo atteggiamento del potere, con una mano alzata e ricco di abiti che arricchiscono la sua figura. In basso, pero`', il basamento e formato dal sarcofago con al centro la morte intenta a scrivere il suo nome. A destra troviamo la figura della giustizia e a sinistra la carita`. Un altro monumento funebre che realizza e' quello, alla fine della sua vita, di Alessandro VII. Non e' presente il sarcofago, ma la porta, simbolo dell'oltretomba dagli egizi. Alessandro VII si trova a pregare, sopra un panneggio in marmo colorato. Le statue presenti sono carita` e verita`, ma e` sempre presente lo shceletro della morte con una clessidra in mano. Nel suo terzo periodo, morto Urbano VIII, accadde un'incidente. Era stato incaricato di creare due campanili di cui uno crollo', facendo cadere anche la sua fama. Con Innocenzio X venne quindi abbastanza messo di parte, nonostante il papato avesse mandato Bernini in Francia per Re Sole. Nel suo periodo a Parigi fece un disegno per il Louvre e il ritratto di Re Sole. Liberatosi dall'incarico papale si da alle commissioni private dalla famiglia dei Cornaro, arricchitasi a Venezia. Essi decisero di rinnovare la cappella di famiglia, il cui tema era l'estasi di santa Teresa. Sulla parete di fondo rappresenta il momento in cui la santa racconta del suo incontro con Dio, ma il tutto doveva apparire in maniera chiara, per via della poca luce. In uno spazio curvilineo, con sopra una luce, posiziona il primo gruppo. Nel vano la scultura grazie a vari perni non posa a terra. A destra e sinistra troviamo dei balconcini dove dei personaggi, esponenti della famiglia committente, assistono a cio` che accade alla santa. La figura di Santa Teresa e controversa, per via di una frase che da Bernini viene interpretata come un'estasi d'amore. Del suo amore per le donne si sa molto, era innamorato di una donna sposata di cui era l'amante. Visto che suo fratello si innamoro della sua amante, Bernini feri` suo fratello. Il tutto venne insabbiato dal papa. Nel 1648 realizzo una serie di interventi nella citta' di Roma, come la fontana dei Fiumi in piazza Navona. Con Alessandro VII ci fu la ripresa dei lavori di San Pietro. Venne realizzata la cattedra di San Pietro, portato in trionfo verso Dio, sollevato da nuvole dorate in bronzo. Parallelamente alle sue attivita' scultoree, Bernini si occupa anche dell'architettura. L'architettura barocca, da non confondere con l'urbanistica teatrale, e molto semplice, con contrasti tra forme concave e convesse per creare un dinamismo. Il cerchio, che nel Rinascimento e` una forma perfetta, viene alterato, diventando un ovale, forma molto piu` dinamica anche se imprecisa (i punti di osservazione sono vari quindi ci si trova in uno spazio con varie dimensioni, quindi disturbante). Un esempio si trova accanto al Quirinaale, con una chiesetta completamente stravolta rispetto alla chiesa classica. Le varie forme si espandono nello spazio, una scalinata convessa ci accoglie, correlata da una specie di pronao. Anche il timpano non e rettilineo. All'interno troviamo una cupola in cui Brnini rappresenta figure (al posto dei dipinti ci sono delle sculture) che man mano vanno verso il centro della cupola. L'oro incrementa la luce proveniente dalla cupola. Le cappelle della chiesa fungono quasi da frattali, riproducendo in scala piu` piccola la cupola principale. In questa chiesa si ispira alla pianta del pantheon. La chiesa, inoltre, e' inserita in un muro concavo. Un altro suo lavoro, sotto lo stato pontificio di Alessandro VII (si dice che abbia espresso lui l'idea della piazza, volendo creare una chiesa che potesse abbracciare tutti i cattolici del mondo - Bernini in uno schizzo rappresenta questa figura che con I braccia stringe i fedeli), e' il colonnato di San Pietro. Bernini si trova in difficolta' perche' la facciata della chiesa fatta da Materno non gli piace. Crea quindi uno spazio che per deformazione prospettica mostra maggiormente la cupola fatta da Michelangelo, mettendo quindi in ombra la facciata (il porticato ricorda la stoa, porticato dove si faceva lezione e si camminava). La struttura ha due assi, che generano un ellissi. Il progetto originale di Bernini, pero', era un altro. La sua idea era quella di far attraversare il quartiere del borgo ai fedeli, facendoli arrivare all'inizio della piazza senza la possibilita` di poter vedere ancora San Pietro. Con il ventennio fascita, Mussolini elimino` le abitazioni medievali, rovinando l'incanto del progetto di Bernini.