La Repubblica Romana: Tensioni Sociali e Riforme
La Repubblica romana antica fu caratterizzata da profonde tensioni sociali tra patrizi e plebei. I patrizi, nobili proprietari terrieri, detenevano privilegi esclusivi mentre i plebei, costituiti da artigiani, commercianti e agricoltori, lottavano per ottenere diritti fondamentali. Nel 494 a.C., i plebei attuarono la prima secessione ritirandosi sull'Aventino, un evento cruciale che portò alla mediazione di Menenio Agrippa.
Definizione: La secessione della plebe rappresentò la prima grande protesta sociale organizzata nella storia di Roma, dove i plebei si rifiutarono di partecipare alla vita cittadina finché non fossero state accolte le loro richieste.
Il periodo della fine della repubblica romana e inizio dell'impero vide l'emanazione di importanti riforme legislative. Le Leggi delle XII Tavole del 451 a.C. rappresentarono il primo codice scritto del diritto romano, regolando proprietà, testamenti e rapporti familiari. La Legge Canuleia del 445 a.C. permise i matrimoni tra patrizi e plebei, mentre le Leggi Licinie-Sestie del 367 a.C. aprirono l'accesso al consolato ai plebei.
La Repubblica Romana attraversò una fase di profonda trasformazione con le riforme dei fratelli Gracchi. Tiberio Gracco tentò di limitare il latifondismo stabilendo un limite di 1000 iugeri per proprietario e redistribuendo le terre ai cittadini poveri. Suo fratello Gaio proseguì l'opera riformatrice con la legge frumentaria e la proposta di estendere la cittadinanza agli italici.