Carlo V d'Asburgo fu uno dei più potenti sovrani della storia europea, il cui Impero si estendeva su territori vastissimi in Europa e nel Nuovo Mondo.
L'ascesa al potere di Carlo V avvenne grazie a un'abile politica matrimoniale della dinastia degli Asburgo. Attraverso le sue eredità, ottenne il controllo di territori strategici: dai Paesi Bassi alla Spagna, dalle terre austriache al Regno di Napoli. La famosa frase "Sul mio impero non tramonta mai il sole" rifletteva perfettamente l'estensione dei suoi possedimenti, che includevano anche vasti territori nelle Americhe. La sua politica imperiale fu caratterizzata dal tentativo di mantenere l'unità religiosa della cristianità e di contrastare sia l'avanzata ottomana che il protestantesimo.
Durante il suo regno, Carlo V dovette affrontare numerose sfide. Le guerre d'Italia lo videro contrapposto a Francesco I di Francia nel conflitto franco-asburgico, una serie di scontri per il controllo della penisola italiana. Nonostante le vittorie militari, come quella di Pavia nel 1525, l'imperatore dovette anche confrontarsi con la Riforma protestante e la minaccia turca. La gestione di un impero così vasto si rivelò estremamente complessa, tanto che nel 1556 Carlo V decise di abdicare, dividendo i suoi territori tra il figlio Filippo II, che ereditò i possedimenti spagnoli e italiani, e il fratello Ferdinando, che ottenne i territori austriaci e la corona imperiale. Questa decisione segnò la separazione definitiva tra il ramo spagnolo e quello austriaco degli Asburgo, influenzando profondamente la storia europea dei secoli successivi.