La Caduta dell'Impero assiro e l'Ascesa dell'Impero babilonese
L'epoca finale dell'Impero assiro rappresenta uno dei periodi più drammatici della storia antica mesopotamica. Dopo il regno di Assurbanipal, considerato l'ultimo grande sovrano assiro, l'impero entrò in una fase di profonda crisi economica e sociale. Questa situazione di instabilità venne sfruttata da una potente coalizione formata dai Medi, popolazione proveniente dall'attuale Iran, e dai Babilonesi, che videro l'opportunità di liberarsi dal giogo assiro.
Sotto la guida di Nabopolassar, i Babilonesi organizzarono una rivolta che culminò nel 612 a.C. con la conquista e il saccheggio di Ninive, la maestosa capitale assira. Questo evento segnò l'inizio dell'Impero neobabilonese, che si estese dal 612 al 539 a.C. Il figlio di Nabopolassar, Nabucodonosor II, divenne il sovrano più importante di questo nuovo impero, sebbene dovette affrontare numerose sfide militari, tra cui gli scontri con gli Egizi che si conclusero con una sconfitta.
Uno degli eventi più significativi del periodo neobabilonese fu la conquista di Gerusalemme nel 586 a.C., che portò alla deportazione degli Ebrei a Babilonia, evento storicamente noto come "cattività babilonese". Tuttavia, dopo la morte di Nabucodonosor II, l'impero iniziò a mostrare segni di debolezza, fino a quando nel 539 a.C. i Persiani, guidati da Ciro il Grande, conquistarono i territori babilonesi, ponendo fine definitivamente al dominio mesopotamico.
Evidenziazione: La transizione dall'Impero assiro all'Impero neobabilonese rappresenta uno dei più importanti cambiamenti di potere nell'antica Mesopotamia, segnando la fine di un'era e l'inizio di una nuova fase storica che si concluderà con l'ascesa dell'Impero persiano.
Definizione: La cattività babilonese fu il periodo di circa cinquant'anni durante il quale gli Ebrei furono deportati e ridotti in schiavitù a Babilonia, un evento che ebbe profonde ripercussioni sulla storia e sulla cultura ebraica.