La rinascita economica nell'Alto Medioevo
Nell'Alto Medioevo l'Europa attraversò un lungo periodo di ristagno economico. Gli scambi avvenivano principalmente tramite baratto tra villaggi e feudi, con prodotti come vino e sale marino molto richiesti per la conservazione dei cibi. Nonostante il predominio del baratto, la moneta non scomparve del tutto.
I commerci a lunga distanza rimanevano attivi, con navi che partivano dai porti europei dirette verso l'Impero Bizantino e Arabo. Queste esportavano ferro, schiavi e legname, importando tessuti pregiati, tinture e spezie. Le uniche monete di valore in circolazione erano quelle d'oro bizantine e d'argento arabe.
Highlight: La scarsità di monete portò i signori a limare i bordi per crearne di nuove, causando una perdita di valore e inaffidabilità della monetazione.
La svolta avvenne nel 1252 con l'invenzione del fiorino da parte dei fiorentini. Questa moneta aveva un bordo rialzato che rendeva evidenti eventuali manomissioni.
Vocabulary: Il fiorino era una moneta d'oro purissima, garantita a 24 carati, che divenne lo standard internazionale per gli scambi commerciali.
Successivamente, Venezia introdusse il ducato, poi ribattezzato zecchino. La circolazione delle monete era gestita dalle banche, nate inizialmente come cambiavalute e poi evolutesi in istituti di credito.
Definition: L'usura, ovvero il prestito di denaro a interesse, era un'attività condannata dalla Chiesa e quindi praticata principalmente dagli ebrei.
Prima dell'anno Mille, la scarsità di monete rendeva l'economia basata prevalentemente sull'autoconsumo, un sistema in cui si consumava ciò che si produceva direttamente.