La scoperta del DNA rappresenta una delle più importanti conquiste scientifiche del XX secolo, che ha rivoluzionato la nostra comprensione della vita.
La storia della scoperta del DNA inizia con l'esperimento di Griffith, che nel 1928 dimostrò l'esistenza di un "principio trasformante" capace di modificare i batteri. Questo esperimento aprì la strada alla ricerca sul materiale genetico. Successivamente, l'esperimento di Avery nel 1944 identificò il DNA come il principio trasformante, mentre l'esperimento di Hershey e Chase nel 1952 confermò definitivamente che il DNA era il materiale genetico.
Un contributo fondamentale venne da Rosalind Franklin, che attraverso la diffrazione dei raggi X ottenne la famosa "Foto 51", cruciale per comprendere la struttura del DNA. James Watson e Francis Crick, basandosi anche su questi dati, proposero nel 1953 il modello della doppia elica del DNA, descrivendo come le due catene di nucleotidi si avvolgono a spirale e sono tenute insieme da legami idrogeno tra le basi azotate. La replicazione del DNA avviene attraverso un meccanismo semiconservativo, dove la DNA polimerasi svolge un ruolo chiave nella sintesi dei nuovi filamenti. Il processo di trascrizione del DNA produce RNA messaggero, che viene poi tradotto in proteine attraverso il codice genetico. Questi meccanismi di duplicazione, trascrizione e traduzione del DNA sono fondamentali per la trasmissione dell'informazione genetica e il funzionamento degli organismi viventi.
La comprensione della struttura e del funzionamento del DNA ha aperto la strada alla moderna biotecnologia, permettendo lo sviluppo di nuove terapie mediche, tecniche di ingegneria genetica e applicazioni in numerosi campi della scienza.