DNA: La molecola dell'ereditarietà
La scoperta del DNA come molecola responsabile della trasmissione dei caratteri ereditari è stata il risultato di una serie di esperimenti fondamentali. Nel 1869, un medico svizzero identificò una sostanza ricca di fosfato nei globuli bianchi, chiamandola nucleina. Negli anni '20, si sapeva che i cromosomi contenevano DNA e proteine, ma il ruolo preciso di queste sostanze era ancora incerto.
L'Esperimento di Griffith fu cruciale per comprendere il meccanismo di trasmissione genetica nei batteri. Studiando lo Streptococcus pneumoniae, Griffith identificò due ceppi:
Definizione: Il ceppo S (virulento) causava la polmonite nei topi, mentre il ceppo R (non virulento) era innocuo.
Griffith scoprì che mescolando batteri S uccisi dal calore con batteri R vivi, si otteneva una trasformazione del ceppo R in S, dimostrando l'esistenza di un "fattore di trasformazione" ereditario.
Highlight: La trasformazione batterica osservata da Griffith fu un passo fondamentale verso la comprensione del ruolo del DNA nella genetica.
L'Esperimento di Avery, condotto nel 1944, fu determinante per identificare il DNA come il fattore trasformante. Avery trattò i batteri S con diversi enzimi:
- RNasi (distrugge l'RNA)
- Proteasi (distrugge le proteine)
- DNasi (distrugge il DNA)
Esempio: Solo quando il DNA veniva distrutto, la trasformazione non avveniva, dimostrando che il DNA era il fattore responsabile.
Nonostante questi risultati, alcuni scienziati rimanevano scettici, credendo ancora che le proteine fossero responsabili della trasmissione genetica.