La Poetica e il Pensiero di Lucrezio nel De Rerum Natura
Lucrezio vita e opere si distingue per la sua straordinaria capacità di fondere poesia e filosofia nel suo capolavoro De rerum natura. Come pioniere dell'epicureismo a Roma, Lucrezio ha compiuto un'operazione culturale rivoluzionaria, trasferendo il pensiero greco nella lingua latina attraverso una poetica innovativa e complessa.
La struttura del De rerum natura riflette una precisa scelta stilistica basata sulla legge dei raddoppi, che rispecchia la natura bipolare della realtà romana. Questa dualità si manifesta in molteplici aspetti: nella fusione tra cultura greca e latina, nell'alternanza tra pubblico e privato, nel dialogo tra Venere e Marte. La regolarità compositiva non è casuale, ma accompagna perfettamente l'esposizione dell'Epicureismo e delle sue dottrine.
Definizione: Il De rerum natura si caratterizza per una serie di elementi stilistici ricorrenti: allitterazioni, omoteleuti, figure etimologiche e pleonasmi. Questi elementi creano una struttura ritmica che riflette il movimento perpetuo degli atomi nell'universo.
Le ripetizioni frequenti, lungi dall'essere segno di immaturità stilistica, rappresentano una precisa scelta didattica: i concetti fondamentali vengono riproposti in formule mnemoniche, seguendo l'insegnamento di Epicuro. Un esempio emblematico è la celebre formula del Libro II verso1021: "concursus motus ordo positura figurae", che elenca le cinque proprietà fondamentali degli atomi, base della diversità materiale dell'universo.