Il Romanticismo italiano rappresenta uno dei periodi più significativi della nostra letteratura, caratterizzato da profondi cambiamenti culturali e sociali.
Il movimento romantico italiano si sviluppa principalmente nella prima metà dell'800, distinguendosi per alcuni temi fondamentali: il forte sentimento nazionale, l'esaltazione dell'individuo, il rapporto conflittuale con la natura e l'interesse per il folklore popolare. Gli autori più rappresentativi come Alessandro Manzoni e Giacomo Leopardi hanno dato vita a opere che ancora oggi costituiscono pilastri della letteratura italiana 800 '900. Il dibattito tra classicisti e romantici, iniziato con l'articolo di Madame de Staël sulla necessità di tradurre le opere straniere, ha segnato profondamente la cultura italiana dell'epoca.
La letteratura romantica italiana si distingue per alcune caratteristiche peculiari rispetto al Romanticismo europeo: un maggiore impegno civile e politico, legato alle istanze risorgimentali, e un rapporto più moderato con l'irrazionale e il fantastico. I movimenti letterari '900 che seguiranno, dal Verismo al Decadentismo, erediteranno molti degli spunti romantici, rielaborandoli secondo nuove sensibilità. Particolare importanza assume la questione della lingua, con il dibattito sulla necessità di creare una lingua nazionale unitaria, che trova in Manzoni il suo principale teorico. Le correnti letterarie che si sviluppano tra 800 e 900 mostrano una progressiva evoluzione verso forme sempre più complesse di rappresentazione della realtà, partendo dalle basi gettate dal periodo romantico. La produzione letteraria di questo periodo ha profondamente influenzato lo sviluppo successivo della cultura italiana, creando modelli e temi che ancora oggi risultano attuali e significativi.