Il Purgatorio rappresenta un elemento fondamentale nella teologia cattolica e nella Divina Commedia di Dante Alighieri.
La concezione del purgatorio nella religione cattolica si basa sulla credenza di uno stato intermedio tra Paradiso e Inferno, dove le anime si purificano dai peccati veniali prima di accedere alla beatitudine eterna. Questo luogo di purificazione temporanea permette alle anime di espiare le proprie colpe attraverso sofferenze purificatrici. Il processo di purificazione avviene gradualmente e le preghiere dei vivi possono aiutare le anime a completare questo percorso più rapidamente.
La dimensione temporale del purgatorio dantesco è caratterizzata da una struttura ascendente divisa in sette cornici, ognuna dedicata alla purificazione da uno dei sette peccati capitali. Il tempo nel Purgatorio dantesco scorre in modo lineare, a differenza dell'eternità dell'Inferno e del Paradiso. Le anime procedono verso l'alto, salendo la montagna del Purgatorio, in un cammino di progressiva purificazione che riflette il percorso spirituale dell'anima verso la salvezza. Il simbolismo delle cornici nel purgatorio di Dante è ricco di significati: ogni livello rappresenta non solo un peccato da espiare, ma anche una virtù da conquistare. Le anime devono affrontare prove specifiche in ogni cornice, come portare pesanti massi per purificarsi dalla superbia o camminare nel fumo denso per l'ira. Questo complesso sistema di simboli e allegorie serve a illustrare il processo di trasformazione morale e spirituale necessario per raggiungere la perfezione richiesta per entrare in Paradiso.
La struttura del Purgatorio dantesco riflette una profonda comprensione della psicologia umana e della natura del pentimento. Le anime qui non sono condannate eternamente come nell'Inferno, ma hanno la speranza della salvezza. Questo rende il Purgatorio un luogo di transizione e trasformazione, dove il dolore ha uno scopo redentivo e dove ogni sofferenza è vista come un passo necessario verso la purificazione finale.