La letteratura italiana del periodo tra '800 e '900 è caratterizzata da importanti movimenti culturali che hanno plasmato il panorama letterario nazionale.
Il Positivismo emerge come corrente filosofica e culturale dominante nella seconda metà dell'Ottocento, influenzando profondamente la letteratura attraverso un approccio scientifico e razionale alla realtà. Da questo clima culturale si sviluppano il Naturalismo francese e il Verismo italiano, con autori come Émile Zola e Giovanni Verga che applicano il metodo scientifico alla narrativa, cercando di rappresentare la realtà sociale in modo oggettivo e impersonale. Questi movimenti letterari si distinguono per l'attenzione ai ceti più umili e l'analisi delle loro condizioni di vita, utilizzando tecniche narrative innovative come l'impersonalità e lo straniamento.
Nel passaggio tra i due secoli, la letteratura italiana attraversa una fase di profonda trasformazione. Il programma italiano quinta superiore comprende lo studio di questi cambiamenti fondamentali, dalla crisi del Positivismo all'emergere del Decadentismo, fino alle avanguardie del primo Novecento. Gli appunti Maturità 2024 devono necessariamente includere l'analisi di questi movimenti culturali, evidenziando le loro caratteristiche distintive e le interconnessioni con il contesto storico-sociale. Particolare attenzione viene dedicata agli autori che hanno segnato questo periodo di transizione, come D'Annunzio, Pascoli e Pirandello, le cui opere riflettono le inquietudini e le trasformazioni della società italiana tra Otto e Novecento. La comprensione di questi movimenti letterari in ordine cronologico è fondamentale per cogliere l'evoluzione del pensiero e dell'espressione artistica italiana, dalle radici positiviste fino alle sperimentazioni moderniste.