Il I Canto del Paradiso è un'importante introduzione al Paradiso, che funge da proemio, seguendo la tradizione classica. Dante spiega di aver visto cose durante il suo viaggio nel paradiso che la mente umana non può comprendere e che lui stesso non sa spiegare. Pertanto, chiede aiuto ad Apollo e lo invoca per chiedergli di infondergli il suo sapere.
Dante utilizza spesso il verbo "trasumanar" per esprimere un'esperienza che non può essere descritta a parole, giustificando così il fatto che non riesca a spiegare adeguatamente il Paradiso. Inoltre, sottolinea la difficoltà di spiegare Dio utilizzando il volgare anziché il latino, e menziona le critiche ricevute in merito.
Finita l'invocazione ad Apollo, Dante fornisce indicazioni temporali, descrivendo il sorgere del sole con una serie di complessi riferimenti astronomici. L'azione si svolge a mezzogiorno e inizia l'ascesa di Dante e Beatrice. Il poeta ammira Beatrice che fissa il sole e, meravigliato dal fatto che i suoi occhi riescano a reggere la luce diretta per così tanto tempo, ne imita il gesto. Tuttavia, non riuscendo a guardare direttamente il sole, vede il suo riflesso negli occhi di Beatrice. Quest'ultima svolge la funzione di tramite fra Dio e Dante.
Dante osserva Beatrice perdendosi nel suo aspetto al punto da subire una trasformazione, paragonata a quella subita da Glauco, personaggio della mitologia greca. Beatrice, anticipando i dubbi di Dante, gli spiega che nel paradiso non è più corpo, è anima e sale naturalmente, paragonando la sua ascesa ad un fiume che scorre naturalmente dall'alto al basso.
Dante ha un altro dubbio: si chiede come possa, un essere mortale come lui, ascendere ai luoghi più alti del cielo. Beatrice lo guarda come una madre guarda un bambino che dice cose insensate e gli spiega che non si trova più in terra, ora sta salendo verso l'alto con grande velocità e la scansione del tempo è diversa fino ad arrivare alla cima, all'ultimo cielo dove non c'è tempo.
Infine, Dante rimane rapito dalla luce dei cieli e dalla loro rotazione, che produce una musica meravigliosa. Tutto il Paradiso sarà accompagnato da questa musica, creando un'atmosfera magica e illimitata.
In conclusione, il Primo Canto del Paradiso di Dante ci introduce a un viaggio straordinario e soprannaturale, che sfida la mente umana e rivela aspetti unici della natura umana e divina.