I Promessi Sposi rappresenta un'opera fondamentale per comprendere il risorgimento nei promessi sposi di manzoni e il suo impatto sulla letteratura italiana dell'Ottocento.
Nel romanzo, Manzoni sviluppa una profonda riflessione sulla società del Seicento attraverso le vicende di Renzo e Lucia, utilizzando la storia come strumento per analizzare il presente. L'autore realizza una analisi linguistica dei promessi sposi innovativa, fondendo elementi del dialetto lombardo con l'italiano letterario per creare una lingua accessibile a tutti gli italiani. Questa scelta linguistica riflette l'ideale risorgimentale di unificazione nazionale non solo politica ma anche culturale.
La narrazione si concentra su temi universali come la giustizia, il potere e la fede, elementi che caratterizzano manzoni e la rivoluzione nel romanzo storico. L'autore introduce una nuova concezione del romanzo storico, dove la Storia fa da sfondo alle vicende dei personaggi umili, rovesciando la tradizionale gerarchia narrativa. La peste, la carestia e le rivolte popolari diventano occasioni per mostrare come gli eventi storici influenzino la vita delle persone comuni. Manzoni utilizza questa struttura narrativa per criticare sottilmente le ingiustizie sociali del suo tempo, creando paralleli tra il Seicento e il periodo risorgimentale. Il romanzo diventa così non solo un'opera letteraria ma anche un potente strumento di riflessione sociale e politica, contribuendo alla formazione di una coscienza nazionale italiana attraverso la letteratura.
La modernità dell'opera si manifesta anche nella complessa caratterizzazione psicologica dei personaggi e nell'attenzione ai dettagli storici, che rendono il romanzo un documento prezioso per comprendere sia il periodo in cui è ambientato sia il contesto culturale del Risorgimento italiano. L'influenza dei Promessi Sposi sulla letteratura italiana successiva è stata fondamentale, stabilendo nuovi standard per il romanzo storico e contribuendo alla formazione di una lingua nazionale unitaria.