La Pazzia di Orlando: Un'Analisi del Poema Epico Cavalleresco
L'Orlando Furioso rappresenta uno dei più celebri esempi di poema epico-cavalleresco nel Rinascimento. In queste strofe cruciali, Ludovico Ariosto descrive magistralmente il momento in cui Orlando perde completamente il senno per amore di Angelica.
La pazzia di Orlando si sviluppa gradualmente nell'arco di quattro giorni, culminando in una furia devastante che lo porta a spogliarsi della sua armatura e dei suoi vestiti, simboleggiando la perdita totale della sua identità cavalleresca. Il paladino, consumato dal dolore per l'amore non corrisposto di Angelica, manifesta la sua follia attraverso atti di violenza inaudita contro la natura circostante.
Definizione: Il poema epico cavalleresco è un genere letterario che combina elementi dell'epica classica con temi cavallereschi medievali, caratterizzato da intrecci complessi e mescolanza di toni.
La descrizione della pazzia si intensifica quando Orlando inizia a sradicare alberi con la sua forza sovrumana. Ariosto costruisce un crescendo drammatico attraverso l'enumerazione degli alberi abbattuti - pini, querce, olmi, faggi - creando un'immagine potente della devastazione causata dalla follia amorosa. La similitudine con l'uccellatore che ripulisce il campo sottolinea ironicamente la sproporzione tra un'azione ordinaria e la furia titanica del paladino.
Evidenzia: Ne l'Orlando Furioso, la pazzia d'amore rappresenta il tema centrale della perdita della ragione causata da un sentimento incontrollabile, elemento caratteristico del poema epico-cavalleresco rinascimentale.