Il poema epico-cavalleresco rappresenta uno dei generi letterari più significativi del Rinascimento italiano, con particolare rilevanza nell'opera di Ludovico Ariosto.
L'Orlando Furioso, capolavoro di Ludovico Ariosto, incarna perfettamente le caratteristiche del poema epico-cavalleresco rinascimentale. Quest'opera monumentale, pubblicata nella sua versione definitiva nel 1532, fonde elementi della tradizione cavalleresca medievale con i valori umanistici del Rinascimento. La trama si sviluppa intorno alla figura di Orlando, paladino di Carlo Magno, e al suo amore ossessivo per Angelica, la principessa del Catai. La pazzia di Orlando rappresenta il culmine drammatico dell'opera, scatenata dalla scoperta dell'amore tra Angelica e Medoro.
Le caratteristiche fondamentali del genere includono l'intreccio di molteplici narrative, l'utilizzo dell'ottava rima, la presenza di elementi magici e soprannaturali, e la rappresentazione di ideali cavallereschi come l'onore, il coraggio e l'amore cortese. Ariosto ha saputo magistralmente integrare questi elementi tradizionali con una profonda riflessione sulla natura umana e le sue contraddizioni. La sua opera rappresenta il perfetto equilibrio tra tradizione medievale e innovazione rinascimentale, tra realismo e fantasia, tra ironia e dramma. Il poeta, nato a Reggio Emilia nel 1474 e morto a Ferrara nel 1533, ha lasciato un'eredità letteraria che influenza ancora oggi la letteratura mondiale. La struttura del poema, con il suo intreccio di storie parallele e la tecnica dell'entrelacement, ha rivoluzionato la narrativa epica, creando un modello che sarebbe stato seguito per secoli.