Il giudizio del narratore su Mazzarò
Nella novella "La roba" di Giovanni Verga, il giudizio del narratore sul protagonista Mazzarò è complesso e ambiguo, riflettendo le tecniche narrative tipiche del Verismo.
Inizialmente, il narratore sembra esprimere un giudizio positivo su Mazzarò, mostrando ammirazione per la sua ascesa sociale e la sua capacità di accumulare ricchezze.
Highlight: Il narratore sembra esprimere un giudizio positivo sul personaggio di Mazzarò, perché esprime la sua ammirazione di fronte all'ascesa sociale di Mazzarò.
Tuttavia, questo giudizio apparentemente positivo viene messo in discussione dal finale della novella, che presenta Mazzarò in una luce molto diversa.
Esempio: Nel finale, Mazzarò viene descritto come un personaggio tragico e grottesco che, in punto di morte, cerca disperatamente di portare con sé la sua "roba" nell'aldilà, arrivando persino a uccidere alcuni animali.
Questo contrasto tra la narrazione iniziale e il finale crea un effetto di straniamento nel lettore, portandolo a riconsiderare il giudizio sul protagonista.
Definizione: Lo straniamento è una tecnica letteraria che presenta la realtà da un punto di vista inusuale, costringendo il lettore a vedere le cose in modo nuovo e critico.
Il giudizio del narratore su Mazzarò è quindi problematico e stratificato:
- Da un lato, c'è un'apparente ammirazione per la sua capacità di accumulare ricchezze.
- Dall'altro, emerge una critica implicita alla logica dell'accumulo e all'ossessione per la proprietà.
Highlight: Tutto il racconto è basato su un gioco di punto di vista e di prospettive tra quella del narratore e quella dell'autore.
Questo gioco di prospettive è una caratteristica fondamentale del Verismo di Verga, che mira a rappresentare la realtà in modo oggettivo, lasciando che sia il lettore a trarre le proprie conclusioni.
Vocabolario:
- Impersonalità: principio secondo cui l'autore deve descrivere la realtà in modo oggettivo, senza intervenire con giudizi personali.
- Regressione: tecnica narrativa in cui il narratore si pone allo stesso livello culturale e linguistico dei personaggi rappresentati.
Il giudizio su Mazzarò emerge quindi "tra le righe", attraverso il contrasto tra la narrazione e il finale, senza che l'autore esprima un giudizio esplicito. Questa tecnica narrativa è un esempio perfetto dell'impersonalità e della regressione tipiche del Verismo, che Verga teorizza nella prefazione all'Amante di Gramigna.