Luigi Pirandello è uno dei più importanti drammaturghi e scrittori italiani del XX secolo, la cui opera ha rivoluzionato il teatro moderno.
La vita e opere di Pirandello sono profondamente intrecciate con la sua visione filosofica della realtà come maschera e finzione. Nato nel 1867 a Girgenti (oggi Agrigento), si laureò in filologia e iniziò la sua carriera letteraria come poeta e narratore. Il suo matrimonio con Antonietta Portulano, che sviluppò una grave malattia mentale, influenzò profondamente la sua produzione artistica. Le opere più importanti includono il romanzo "Il fu Mattia Pascal", la raccolta di novelle "Novelle per un anno" e le opere teatrali della trilogia del teatro nel teatro: "Sei personaggi in cerca d'autore", "Ciascuno a suo modo" e "Questa sera si recita a soggetto".
Il teatro di Pirandello rappresenta una rottura rivoluzionaria con la tradizione drammaturgica precedente. Il suo teatro del grottesco esplora temi come la frantumazione dell'io, la maschera sociale e il conflitto tra realtà e apparenza. Il concetto di teatro nel teatro diventa centrale nella sua produzione, dove i personaggi acquisiscono vita propria e mettono in discussione il confine tra finzione e realtà. Il suo pensiero filosofico si basa sul relativismo conoscitivo e sull'impossibilità di stabilire una verità assoluta. Pirandello morì a Roma nel 1936, lasciando un'eredità letteraria che ha influenzato profondamente la cultura mondiale, tanto da meritare il Premio Nobel per la Letteratura nel 1934. Le sue opere continuano a essere studiate e rappresentate in tutto il mondo, dimostrando una straordinaria attualità nel loro modo di esplorare l'identità umana e la natura della realtà.