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L'analisi del periodo Definizione: si intende l'individuazione delle diverse proposizioni (frasi) che compongono un periodo (-un insieme di frasi), evidenziando,significato e funzione di ognuna. In un periodo ci possono essere: La Proposizione Principale, La Proposizione Coordinata e La Proposizione Subordinata. La Proposizione Principale Esempio: Io e mio fratello giochiamo. (giochiamo= predicato verbale) La Proposizione Principale è una frase che ha senso anche da sola, ed è detta anche indipendente perché non dipende da nessun'altra preposizione e reggente perché regge le altre proposizioni. Ci sono diversi tipi di Proposizione Principale, che sono enunciative, interrogative, dubitative, esclamative, volitive, desiderative e concessive. Enunciative: Danno un'informazione, riferiscono un fatto, un avvenimento, esprimono un giudizio o un opinione. Hanno il verbo al modo indicativo e al modo condizionale. Interrogative: Esprimono una domanda in forma diretta e si concludono con il punto interrogativo. Hanno il verbo al modo indicativo e condizionale. le interrogative si distinguono in: Interrogative semplici (con una sola domanda): Avete mangiato? Interrogative disgiuntive(con due domande poste in alternativa tra loro): Vuoi la matita o la biro? Interrogative reali (quando esprimono una domanda di cui non si conosce la risposta): Quanti anni ha?/ Che profumo indossa? Interrogative retoriche (quando esprimono una domanda in cui è implicita la risposta): Ti ho mai mentito? (=No, non ti ho mai mentito). Dubitative: esprimono un dubbio un'incertezza o una domanda a cui è difficile o...
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Stefano S, utente iOS
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impossibile rispondere e si concludono con il punto interrogativo. Hanno il verbo al modo indicativo, condizionale e infinito. Esclamative: Esprimono un'emozione immediata e spontanea di gioia, sorpresa, dolore, paura... Si concludono con il punto esclamativo e hanno il verbo al modo indicativo, congiuntivo, condizionale e infinito. Volitive: Esprimono un ordine, un comando, una proibizione, un invito e un'esortazione. Si concludono spesso con il punto esclamativo e hanno il verbo al modo imperativo, congiuntivo presente e infinito presente. Desiderative: Esprimono un desiderio, un augurio e si conclude uno spesso con il punto esclamativo. Sono spesso introdotto da: oh, ah, se, voglia il cielo che, volesse il cielo che, magari... Hanno il verbo al modo congiuntivo. Concessive: Esprimono l'ammissione dell'esistenza o della possibilità di un fatto, di un avvenimento. Hanno il verbo al modo congiuntivo, seguito o preceduto da: pure, anche. La Proposizione Incidentale La Proposizione Incidentale è una proposizione che si inserisce nel periodo senza avere alcun legame sintattico con le altre proposizioni. Essa ha per lo più la funzione di completare il senso del periodo con un chiarimento, un'osservazione, un commento. La proposizione incidentale può essere eliminata dal testo. esempio: Lucrezia, come già sai, è molto pettegola. Se si elimina la frase come già sai, la frase ha senso compiuto: Lucrezia è molto pettegola. La Proposizione Incidentale è chiusa tra due virgolette o tra due lineette oppure è collocata tra parentesi. La Proposizione Coordinata La Proposizione Coordinata si collega alla principale tramite una congiunzione coordinante(e, o, oppure, tuttavia, ma) o la punteggiatura debole(, ; :) esempio: Mario mangia e beve. (Mario mangia→ principale e-congiunzione coordinante beve→ proposizione coordinata) La coordinazione può avvenire per asindeto (che significa senza legami), quando le proposizioni vengono accostate l'una all'altra senza l'utilizzo di congiunzioni. esempio: Sono arrivato, ho cenato, sono ripartito. La coordinazione può avvenire anche per polisindeto (che significa con più legami). Questa forma di coordinazione, piuttosto enfatica, "esagerata", è usato soprattutto nei testi letterari. esempio: E rideva e mangiava e ballava. Anche qui, ci sono diversi tipi di Proposizione Coordinata, che sono le Copulative, Disgiuntive, Avversative, Esplicative, Conclusive e Correlative. Copulative: Introdotte dalle congiunzioni copulative: e, anche, inoltre, né, neppure, neanche, nemmeno. Si collegano a un'altra proposizione accostandosi a essa. Disgiuntive: Introdotte dalle congiunzioni disgiuntive: o, oppure, ovvero, altrimenti... Si collegano a un'altra proposizione ponendosi in alternativa con essa. Avversative: Introdotte dalle congiunzioni avversative: tuttavia, eppure, ma, però, anzi, invece... Si collegano a un'altra proposizione mettendosi in contrapposizione con essa. Esplicative: Introdotte dalle congiunzioni esplicative: cioè, infatti, difatti, ossia... Spiegano/Danno una spiegazione all'altra proposizione. Conclusive: Introdotte da una congiunzione conclusiva: perciò, quindi, ebbene, dunque, pertanto... Indicano la conseguenza della proposizione precedente. Correlative: Introdotte da congiunzioni correlative: e...e, o...o, sia...sia, né...né, tanto...quanto, così...come, non solo...ma anche... Nelle correlative c'è un legame tra due proposizioni. La Proposizione Subordinata La Proposizione Subordinata si collega alla principale tramite una congiunzione subordinante o altri elementi subordinanti (perché, mentre, per, poiché, perciò, benché). Vengono chiamate anche dipendenti o secondarie perché dipendono completamente da altre proposizioni, senza le quali non avrebbero senso compiuto. La subordinazione, che consiste nel collocare le proposizioni in una sotto l'altra, si chiama ipotassi (dal greco hipó= "sotto" e táxis= "collocazione"). I gradi della Proposizione Subordinata esempio: Andiamo all'aeroporto | per salutare Giancarlo che si trasferisce in Australia I perché ha accettato un interessante proposta di lavoro Questo periodo è costituito da quattro proposizioni: una principale e tre subordinate. Per salutare Giancarlo è la subordinata di 1° grado. Che si trasferisce in Australia è la subordinata di 2º grado. Perché ha accettato un interessante proposta di lavoro è la subordinata di 3⁰ grado. La Proposizione Subordinata si chiama: • subordinata di 1° grado se è retta (o dipende direttamente) dalla principale. • subordinata di 2° grado se è retta (o dipende) da una subordinata di 1° grado. • subordinata di 3° grado se è retta (o dipende) da una subordinata di 2° grado, e così via. Le Proposizioni Subordinate, a seconda del modo verbale del predicato, si distinguono in: • Esplicite, quando hanno il predicato formato da un verbo di modo finito (indicativo, congiuntivo, condizionale). • Implicite, quando hanno il predicato formato da un verbo di modo indefinito (infinito, participio, gerundio). I diversi tipi di Proposizione Subordinata A seconda della funzione che svolgono nel periodo, le Proposizioni Subordinate si distinguono in: • Subordinate Sostantive, che hanno la stessa funzione che hanno il soggetto e complemento oggetto nella proposizione. esempio: È importante la tua onestà. (soggetto) È importante che tua sia onesto. (Proposizione Subordinata soggettiva) Tutti notarono la sua distrazione. (complemento oggetto) Tutti notarono che era distratto. (Proposizione Subordinata oggettiva) • Subordinate relative o attributo-appositive, che hanno la stessa funzione che hanno l'attributo e l'apposizione nella proposizione. esempio: Marta indossa abiti costosi. (attributo) Marta indossa abiti che costano molto. (Proposizione Subordinata relativa) Ha telefonato Luisa, la tua segretaria. (apposizione) Ha telefonato Luisa, che è la tua segretaria. (Proposizione Subordinata relativa) • Subordinate complementari indirette, che nella stessa funzione che hanno i complementi indiretti nella proposizione. esempio: Oggi non esco per la pioggia. (complemento di causa) Oggi non esco perché piove. (Proposizione Subordinata Causale) Le Proposizioni Subordinate Sostantive Le Proposizioni Subordinate Sostantive si distinguono in: Subordinate Soggettive Subordinate Oggettive Subordinate Dichiarative • Le Proposizioni Interrogative Indirette. La Proposizione Subordinata Soggettiva La Proposizione Subordinata Soggettiva fa da soggetto al predicato della reggente. Dipende sempre da: • Verbi Impersonali alla 3ª persona singolare: occorre, accade, capita, succede, sembra, pare, bisogna, conviene... • Verbi con il Si Impersonale alla 3ª persona singolare: si dice, si crede, si spera, si pensa, si narra... • Locuzioni Impersonali, formate dal verbo essere (o sembrare o parere) alla 3ª persona singolare unito a un nome, un aggettivo o un avverbio: è chiaro, è evidente, è ora, è utile, è giusto, è necessario... La Proposizione Soggettiva può essere esplicita o implicita. Nella forma esplicita è introdotta dalla congiunzione che e ha il verbo all'Indicativo, al congiuntivo e al condizionale. Nella forma implicita ha il verbo all'infinito preceduto o no dalla preposizione di. La Proposizione Subordinata Oggettiva La Proposizione Subordinata Oggettiva fa da complemento oggetto al predicato della reggente. Dipende da: • Verbi Enunciativi o Dichiarativi: affermare, dire, scrivere, promettere... • Verbi che indicano percezione o ricordo: ricordare, dimenticare, sentire, vedere, percepire... • Verbi che indicano stima o giudizio: credere, pensare, giudicare, stimare... • Verbi che indicano volontà, timore, desiderio, impedimento, speranza: sperare, desiderare, impedire, vietare, temere, concedere... La Proposizione Oggettiva può essere esplicita o implicita. Nella forma esplicita è introdotta dalla congiunzione che e ha il verbo all'Indicativo, al congiuntivo e al condizionale. Nella forma implicita ha il verbo all'infinito preceduto dalla preposizione di. La Proposizione Subordinata Dichiarativa La Proposizione Subordinata Dichiarativa serve a "dichiarare", cioè a chiarire, spiegare un' elemento generico della reggente, completando il significato del periodo. La Proposizione Subordinata Dichiarativa chiarisce o spiega: • Un nome generico della reggente, come la speranza, il fatto, il pensiero, la convinzione, il dubbio, il sospetto... ● Un pronome dimostrativo come Questo, Quello... contenuto nella reggente. La Proposizione Dichiarativa può essere esplicita o implicita. Nella forma esplicita è introdotta dalla congiunzione che e ha il verbo all'Indicativo, al Congiuntivo e al Condizionale. Nella forma implicita ha il verbo all'infinito preceduto dalla preposizione di. La Proposizione Interrogativa Indiretta La Proposizione Subordinata Interrogativa Indiretta esprime una domanda o un dubbio in forma indiretta, cioè senza il punto interrogativo. esempio: Come ti chiami?=Proposizione principale interrogativa diretta Ti ho chiesto come ti chiami.- Proposizione Subordinata Interrogativa indiretta Dipende da: • Verbi che esprimono una domanda o un dubbio: domandare, chiedere, interrogare, sapere, ignorare... • Nomi o aggettivi che esprimono una domanda o un dubbio: nomi (domanda, dubbio, incertezza...) aggettivi (incerto, dubbioso, perplesso...) La proposizione interrogativa indiretta può avere forma sia esplicita sia implicita. Nella forma esplicita è introdotta da pronomi o aggettivi interrogativi (chi, che, quale, quanto), da avverbi interrogativi (dove, da dove...), da congiunzioni interrogative, dubitative (quando, perché, come, se) e ha il verbo all'Indicativo, al Congiuntivo e al Condizionale. Nella forma implicita è introdotta da pronomi o aggettivi interrogativi (chi, che, quale, quanto), da avverbi interrogativi (dove, da dove...), da congiunzioni interrogative e dubitative (quando, perché, come, se) e ha il verbo all'Infinito. Le Proposizione Relativa La proposizione subordinata relativa completa, determina o chiarisce il significato di un elemento della reggente cui è collegata mediante un pronome o un avverbio relativo. La Proposizione Relativa può avere forma sia esplicita sia implicita. Nella forma esplicita è introdotta da pronomi relativi, da pronomi relativi doppi o misti come che, cui, il quale, la quale, chi, chiunque... o da avverbi relativi come dove, da dove, ovunque, dovunque, donde... e ha il verbo all'Indicativo, al Congiuntivo e al Condizionale. Nella forma implicita ha il verbo: ● All'Infinito preceduto da un pronome relativo in funzione di complemento indiretto: cui, di cui, a cui, con cui, al quale, del quale... • All'Infinito preceduto dalla preposizione a. • All'Infinito non preceduto da alcuna preposizione. Al participio presente o passato. La Proposizione Subordinata Relativa può trovarsi: Dopo la reggente. All'interno/in mezzo alla reggente. . Prima della reggente. Le Proposizioni Relative proprie e improprie Le proposizioni subordinate relative si distinguono in proprie e improprie. • Le Relative proprie, come già menzionato prima, hanno la stessa funzione che hanno l'attributo e l'apposizione nella proposizione. • Le Relative improprie invece, svolgono nel periodo la funzione di altre Subordinate, assumendo il valore causale, finale, temporale, consecutivo, concessivo e condizionale. relativa-causale relativa-finale relativa-temporale relativa-consecutivo relativa-concessivo relativa-condizionale Rivolgi questa domanda a Franco che sa tutto di sport. (= perché sa tutto di sport) È opportuno chiamare il medico che ti visiti subito. (= affinché ti visiti subito) Ho visto Teresa che usciva di casa. (= mentre usciva di casa) Mario non ha un carattere che si possa definire forte. (= tale che si possa definire forte) Nadia, che pure sapeva tutto, rimase in silenzio. (= benché, sebbene sapesse tutto) Chi affermasse ciò, non direbbe il vero. (= Se qualcuno affermasse ciò)
Proposizione principale, coordinata e subordinata (solo Sostantive e relative) Spero possa esservi di aiuto🫶🏻 BUONO STUDIO📚🤍
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Analisi del Periodo fino a proposizione Finale
111
Tabella subordinate
243
spiegazione dell’analisi del periodo: cosa è il periodo; distinzione tra frase implicita ed esplicita; subordinate e coordinate.
292
tipo, forma, esempi
3
Presentazione sulle subordinate completive
106
Cos'è un periodo, la proposizione principale (e i vari tipi) e incidentale; le coordinate (e i vari tipi); congiunzioni per asindeto e polisindeto; le subordinate esplicite e implicite (e 3 tipi spiegati: soggettiva, oggettiva e dichiarativa).
L'analisi del periodo Definizione: si intende l'individuazione delle diverse proposizioni (frasi) che compongono un periodo (-un insieme di frasi), evidenziando,significato e funzione di ognuna. In un periodo ci possono essere: La Proposizione Principale, La Proposizione Coordinata e La Proposizione Subordinata. La Proposizione Principale Esempio: Io e mio fratello giochiamo. (giochiamo= predicato verbale) La Proposizione Principale è una frase che ha senso anche da sola, ed è detta anche indipendente perché non dipende da nessun'altra preposizione e reggente perché regge le altre proposizioni. Ci sono diversi tipi di Proposizione Principale, che sono enunciative, interrogative, dubitative, esclamative, volitive, desiderative e concessive. Enunciative: Danno un'informazione, riferiscono un fatto, un avvenimento, esprimono un giudizio o un opinione. Hanno il verbo al modo indicativo e al modo condizionale. Interrogative: Esprimono una domanda in forma diretta e si concludono con il punto interrogativo. Hanno il verbo al modo indicativo e condizionale. le interrogative si distinguono in: Interrogative semplici (con una sola domanda): Avete mangiato? Interrogative disgiuntive(con due domande poste in alternativa tra loro): Vuoi la matita o la biro? Interrogative reali (quando esprimono una domanda di cui non si conosce la risposta): Quanti anni ha?/ Che profumo indossa? Interrogative retoriche (quando esprimono una domanda in cui è implicita la risposta): Ti ho mai mentito? (=No, non ti ho mai mentito). Dubitative: esprimono un dubbio un'incertezza o una domanda a cui è difficile o...
L'analisi del periodo Definizione: si intende l'individuazione delle diverse proposizioni (frasi) che compongono un periodo (-un insieme di frasi), evidenziando,significato e funzione di ognuna. In un periodo ci possono essere: La Proposizione Principale, La Proposizione Coordinata e La Proposizione Subordinata. La Proposizione Principale Esempio: Io e mio fratello giochiamo. (giochiamo= predicato verbale) La Proposizione Principale è una frase che ha senso anche da sola, ed è detta anche indipendente perché non dipende da nessun'altra preposizione e reggente perché regge le altre proposizioni. Ci sono diversi tipi di Proposizione Principale, che sono enunciative, interrogative, dubitative, esclamative, volitive, desiderative e concessive. Enunciative: Danno un'informazione, riferiscono un fatto, un avvenimento, esprimono un giudizio o un opinione. Hanno il verbo al modo indicativo e al modo condizionale. Interrogative: Esprimono una domanda in forma diretta e si concludono con il punto interrogativo. Hanno il verbo al modo indicativo e condizionale. le interrogative si distinguono in: Interrogative semplici (con una sola domanda): Avete mangiato? Interrogative disgiuntive(con due domande poste in alternativa tra loro): Vuoi la matita o la biro? Interrogative reali (quando esprimono una domanda di cui non si conosce la risposta): Quanti anni ha?/ Che profumo indossa? Interrogative retoriche (quando esprimono una domanda in cui è implicita la risposta): Ti ho mai mentito? (=No, non ti ho mai mentito). Dubitative: esprimono un dubbio un'incertezza o una domanda a cui è difficile o...
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impossibile rispondere e si concludono con il punto interrogativo. Hanno il verbo al modo indicativo, condizionale e infinito. Esclamative: Esprimono un'emozione immediata e spontanea di gioia, sorpresa, dolore, paura... Si concludono con il punto esclamativo e hanno il verbo al modo indicativo, congiuntivo, condizionale e infinito. Volitive: Esprimono un ordine, un comando, una proibizione, un invito e un'esortazione. Si concludono spesso con il punto esclamativo e hanno il verbo al modo imperativo, congiuntivo presente e infinito presente. Desiderative: Esprimono un desiderio, un augurio e si conclude uno spesso con il punto esclamativo. Sono spesso introdotto da: oh, ah, se, voglia il cielo che, volesse il cielo che, magari... Hanno il verbo al modo congiuntivo. Concessive: Esprimono l'ammissione dell'esistenza o della possibilità di un fatto, di un avvenimento. Hanno il verbo al modo congiuntivo, seguito o preceduto da: pure, anche. La Proposizione Incidentale La Proposizione Incidentale è una proposizione che si inserisce nel periodo senza avere alcun legame sintattico con le altre proposizioni. Essa ha per lo più la funzione di completare il senso del periodo con un chiarimento, un'osservazione, un commento. La proposizione incidentale può essere eliminata dal testo. esempio: Lucrezia, come già sai, è molto pettegola. Se si elimina la frase come già sai, la frase ha senso compiuto: Lucrezia è molto pettegola. La Proposizione Incidentale è chiusa tra due virgolette o tra due lineette oppure è collocata tra parentesi. La Proposizione Coordinata La Proposizione Coordinata si collega alla principale tramite una congiunzione coordinante(e, o, oppure, tuttavia, ma) o la punteggiatura debole(, ; :) esempio: Mario mangia e beve. (Mario mangia→ principale e-congiunzione coordinante beve→ proposizione coordinata) La coordinazione può avvenire per asindeto (che significa senza legami), quando le proposizioni vengono accostate l'una all'altra senza l'utilizzo di congiunzioni. esempio: Sono arrivato, ho cenato, sono ripartito. La coordinazione può avvenire anche per polisindeto (che significa con più legami). Questa forma di coordinazione, piuttosto enfatica, "esagerata", è usato soprattutto nei testi letterari. esempio: E rideva e mangiava e ballava. Anche qui, ci sono diversi tipi di Proposizione Coordinata, che sono le Copulative, Disgiuntive, Avversative, Esplicative, Conclusive e Correlative. Copulative: Introdotte dalle congiunzioni copulative: e, anche, inoltre, né, neppure, neanche, nemmeno. Si collegano a un'altra proposizione accostandosi a essa. Disgiuntive: Introdotte dalle congiunzioni disgiuntive: o, oppure, ovvero, altrimenti... Si collegano a un'altra proposizione ponendosi in alternativa con essa. Avversative: Introdotte dalle congiunzioni avversative: tuttavia, eppure, ma, però, anzi, invece... Si collegano a un'altra proposizione mettendosi in contrapposizione con essa. Esplicative: Introdotte dalle congiunzioni esplicative: cioè, infatti, difatti, ossia... Spiegano/Danno una spiegazione all'altra proposizione. Conclusive: Introdotte da una congiunzione conclusiva: perciò, quindi, ebbene, dunque, pertanto... Indicano la conseguenza della proposizione precedente. Correlative: Introdotte da congiunzioni correlative: e...e, o...o, sia...sia, né...né, tanto...quanto, così...come, non solo...ma anche... Nelle correlative c'è un legame tra due proposizioni. La Proposizione Subordinata La Proposizione Subordinata si collega alla principale tramite una congiunzione subordinante o altri elementi subordinanti (perché, mentre, per, poiché, perciò, benché). Vengono chiamate anche dipendenti o secondarie perché dipendono completamente da altre proposizioni, senza le quali non avrebbero senso compiuto. La subordinazione, che consiste nel collocare le proposizioni in una sotto l'altra, si chiama ipotassi (dal greco hipó= "sotto" e táxis= "collocazione"). I gradi della Proposizione Subordinata esempio: Andiamo all'aeroporto | per salutare Giancarlo che si trasferisce in Australia I perché ha accettato un interessante proposta di lavoro Questo periodo è costituito da quattro proposizioni: una principale e tre subordinate. Per salutare Giancarlo è la subordinata di 1° grado. Che si trasferisce in Australia è la subordinata di 2º grado. Perché ha accettato un interessante proposta di lavoro è la subordinata di 3⁰ grado. La Proposizione Subordinata si chiama: • subordinata di 1° grado se è retta (o dipende direttamente) dalla principale. • subordinata di 2° grado se è retta (o dipende) da una subordinata di 1° grado. • subordinata di 3° grado se è retta (o dipende) da una subordinata di 2° grado, e così via. Le Proposizioni Subordinate, a seconda del modo verbale del predicato, si distinguono in: • Esplicite, quando hanno il predicato formato da un verbo di modo finito (indicativo, congiuntivo, condizionale). • Implicite, quando hanno il predicato formato da un verbo di modo indefinito (infinito, participio, gerundio). I diversi tipi di Proposizione Subordinata A seconda della funzione che svolgono nel periodo, le Proposizioni Subordinate si distinguono in: • Subordinate Sostantive, che hanno la stessa funzione che hanno il soggetto e complemento oggetto nella proposizione. esempio: È importante la tua onestà. (soggetto) È importante che tua sia onesto. (Proposizione Subordinata soggettiva) Tutti notarono la sua distrazione. (complemento oggetto) Tutti notarono che era distratto. (Proposizione Subordinata oggettiva) • Subordinate relative o attributo-appositive, che hanno la stessa funzione che hanno l'attributo e l'apposizione nella proposizione. esempio: Marta indossa abiti costosi. (attributo) Marta indossa abiti che costano molto. (Proposizione Subordinata relativa) Ha telefonato Luisa, la tua segretaria. (apposizione) Ha telefonato Luisa, che è la tua segretaria. (Proposizione Subordinata relativa) • Subordinate complementari indirette, che nella stessa funzione che hanno i complementi indiretti nella proposizione. esempio: Oggi non esco per la pioggia. (complemento di causa) Oggi non esco perché piove. (Proposizione Subordinata Causale) Le Proposizioni Subordinate Sostantive Le Proposizioni Subordinate Sostantive si distinguono in: Subordinate Soggettive Subordinate Oggettive Subordinate Dichiarative • Le Proposizioni Interrogative Indirette. La Proposizione Subordinata Soggettiva La Proposizione Subordinata Soggettiva fa da soggetto al predicato della reggente. Dipende sempre da: • Verbi Impersonali alla 3ª persona singolare: occorre, accade, capita, succede, sembra, pare, bisogna, conviene... • Verbi con il Si Impersonale alla 3ª persona singolare: si dice, si crede, si spera, si pensa, si narra... • Locuzioni Impersonali, formate dal verbo essere (o sembrare o parere) alla 3ª persona singolare unito a un nome, un aggettivo o un avverbio: è chiaro, è evidente, è ora, è utile, è giusto, è necessario... La Proposizione Soggettiva può essere esplicita o implicita. Nella forma esplicita è introdotta dalla congiunzione che e ha il verbo all'Indicativo, al congiuntivo e al condizionale. Nella forma implicita ha il verbo all'infinito preceduto o no dalla preposizione di. La Proposizione Subordinata Oggettiva La Proposizione Subordinata Oggettiva fa da complemento oggetto al predicato della reggente. Dipende da: • Verbi Enunciativi o Dichiarativi: affermare, dire, scrivere, promettere... • Verbi che indicano percezione o ricordo: ricordare, dimenticare, sentire, vedere, percepire... • Verbi che indicano stima o giudizio: credere, pensare, giudicare, stimare... • Verbi che indicano volontà, timore, desiderio, impedimento, speranza: sperare, desiderare, impedire, vietare, temere, concedere... La Proposizione Oggettiva può essere esplicita o implicita. Nella forma esplicita è introdotta dalla congiunzione che e ha il verbo all'Indicativo, al congiuntivo e al condizionale. Nella forma implicita ha il verbo all'infinito preceduto dalla preposizione di. La Proposizione Subordinata Dichiarativa La Proposizione Subordinata Dichiarativa serve a "dichiarare", cioè a chiarire, spiegare un' elemento generico della reggente, completando il significato del periodo. La Proposizione Subordinata Dichiarativa chiarisce o spiega: • Un nome generico della reggente, come la speranza, il fatto, il pensiero, la convinzione, il dubbio, il sospetto... ● Un pronome dimostrativo come Questo, Quello... contenuto nella reggente. La Proposizione Dichiarativa può essere esplicita o implicita. Nella forma esplicita è introdotta dalla congiunzione che e ha il verbo all'Indicativo, al Congiuntivo e al Condizionale. Nella forma implicita ha il verbo all'infinito preceduto dalla preposizione di. La Proposizione Interrogativa Indiretta La Proposizione Subordinata Interrogativa Indiretta esprime una domanda o un dubbio in forma indiretta, cioè senza il punto interrogativo. esempio: Come ti chiami?=Proposizione principale interrogativa diretta Ti ho chiesto come ti chiami.- Proposizione Subordinata Interrogativa indiretta Dipende da: • Verbi che esprimono una domanda o un dubbio: domandare, chiedere, interrogare, sapere, ignorare... • Nomi o aggettivi che esprimono una domanda o un dubbio: nomi (domanda, dubbio, incertezza...) aggettivi (incerto, dubbioso, perplesso...) La proposizione interrogativa indiretta può avere forma sia esplicita sia implicita. Nella forma esplicita è introdotta da pronomi o aggettivi interrogativi (chi, che, quale, quanto), da avverbi interrogativi (dove, da dove...), da congiunzioni interrogative, dubitative (quando, perché, come, se) e ha il verbo all'Indicativo, al Congiuntivo e al Condizionale. Nella forma implicita è introdotta da pronomi o aggettivi interrogativi (chi, che, quale, quanto), da avverbi interrogativi (dove, da dove...), da congiunzioni interrogative e dubitative (quando, perché, come, se) e ha il verbo all'Infinito. Le Proposizione Relativa La proposizione subordinata relativa completa, determina o chiarisce il significato di un elemento della reggente cui è collegata mediante un pronome o un avverbio relativo. La Proposizione Relativa può avere forma sia esplicita sia implicita. Nella forma esplicita è introdotta da pronomi relativi, da pronomi relativi doppi o misti come che, cui, il quale, la quale, chi, chiunque... o da avverbi relativi come dove, da dove, ovunque, dovunque, donde... e ha il verbo all'Indicativo, al Congiuntivo e al Condizionale. Nella forma implicita ha il verbo: ● All'Infinito preceduto da un pronome relativo in funzione di complemento indiretto: cui, di cui, a cui, con cui, al quale, del quale... • All'Infinito preceduto dalla preposizione a. • All'Infinito non preceduto da alcuna preposizione. Al participio presente o passato. La Proposizione Subordinata Relativa può trovarsi: Dopo la reggente. All'interno/in mezzo alla reggente. . Prima della reggente. Le Proposizioni Relative proprie e improprie Le proposizioni subordinate relative si distinguono in proprie e improprie. • Le Relative proprie, come già menzionato prima, hanno la stessa funzione che hanno l'attributo e l'apposizione nella proposizione. • Le Relative improprie invece, svolgono nel periodo la funzione di altre Subordinate, assumendo il valore causale, finale, temporale, consecutivo, concessivo e condizionale. relativa-causale relativa-finale relativa-temporale relativa-consecutivo relativa-concessivo relativa-condizionale Rivolgi questa domanda a Franco che sa tutto di sport. (= perché sa tutto di sport) È opportuno chiamare il medico che ti visiti subito. (= affinché ti visiti subito) Ho visto Teresa che usciva di casa. (= mentre usciva di casa) Mario non ha un carattere che si possa definire forte. (= tale che si possa definire forte) Nadia, che pure sapeva tutto, rimase in silenzio. (= benché, sebbene sapesse tutto) Chi affermasse ciò, non direbbe il vero. (= Se qualcuno affermasse ciò)