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18/9/2022
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ILuminisme meta del Settecento, l'Illuminismo si diffonde anche in Italia, ma a causa delle differenze nei diversi stati della Penisolo. Milano è il centro principale dove inoltre il regime asburgico aveva permesso riforme antifeudali. i lombardi vogliono rinnovare la cultura e divulgare nuove idee a un pubblico non colto: i principali mezzi sono fondati dai fratelli Verri, Pietro e Alessandro. Accademia di Parigi: un circolo culturale dove è possibile un confronto di idee in modo libero, aperto e animalo. 11 Caffe. Il titolo è simbolo della polemica contro la cultura tradizionale e accademico, che escludere il grande pubblico, indicando i caffé come Il nuovo spazio di Socialità e diffusione di cultura. Giuseppe Parini a contatto con gli illuminish; lombardi, rinnova to poesia: introduce temi sociali e civili, come la critica della nobilta' e dei suoi privilegi. la sua opera più famosa è il poema sativico e didascalico: "Il Giorno" -"Il Giorno" Scritto in endece filla bi sciolti: il racconto è di una giornato esemplare della vita di un giovane nobile, divisa in 4 momenti (11 Mattino, il Mezzogiorno, il Vespro, la Notte) di ci solo i primi 2 Sono completati. il racconto è suolto dal punto di vista di un Precettore (un insegnante privato) che guida il Giovin Signore attraverso le tappe della giornata: in realta vuole denunciare l'ipocrisia e la futilità...
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della vita aristocratice nel "Mattino" viene descritto il risveglio del giovane nobile, quando Il Sole è già alto, Siccome è andato a dormire all'alba dopo essersi divertito alla sera. i contadini e gli artigiani stanno per iniziare la loro giornata lavorativa, I mentre il giovane compie dei vituali, come la scelta tra cioccolato e caffè. attraverso l'ironia, Si critica l'eccidio delle popolazioni americane falto per consentire al giovane di avere dei lussuosi cibi. Insieme alla critica delle improduttività nobiliare si aggiunge quello alle violenze e alle rapine messe in alto dalla Civiltà europea ai danni delle altre cuituve umane. -"La vergine cuccia" ne 11 Mezzogiorno viene descritto il pranzo, quando 11 Giovin Signore si reca presso la casa della sua "Dama", insieme ad altri convitati. Durante il pasto la Dama racconta un "atroce misfatto" che l'è capitato: un giorno la sua cognetta (la "vergine cuccia") aveva dato un morso al suo servo, che per liberare la gamba aveva risposto con un calcio. la Dama è aftrant a e licenzia il servitore (dopo 20 anni di servizio) in modo che finisse in miseria con tutta la sua famiglia. la narrazione, dapprima condotto con ivonia secondo il punto di vista della dama, rende la scena tregicamica: 11 morso è minimizzato e giustificato Il calcio è definito come un "sacrilegio" la cognetta è descritta con parole epicke nell'ultima parte, quando il servo è licentiato, sorge lo sdegno del poeta nel confronto del cinismo dei nobili, indifferenti di fronte alla povertà. cesare Beccaria -"Dei delitti e delle pene" anche Cesare Beccaria lavora per il "Caffe"; è un letterato e un giurista, scrive il libro sulla riforma del sistema giudiziario del periodo, intitolato "Dei delitti e delle pene" (1764). Inoltre Beccaria sava nonno di Alessandro Manzoni. per •Beccavia il concetto di crimine non deve essere legato alla stera religiosa: distingue peccato e reato. la Chiesa indica la pena come un'espiazione del peccato; 11 laico Beccaria dice che il delitto è un danno per la societa' e per questo deve pagarne le conseguenze (proporzionale al reato). principalmente sottolinea l'inutilità della tortura (ingiusta perché falta al sospettato e non al colpevole) e della pena di morte (viola lo spirito del contratto sociale). contro la pena di morte he parla in un intero capitolo seguendo il modello di un testo argomentativo: introduzione con la teoria contrattualistica esposta da Rousseau ne "Il contratto sociale" Secondo la quale gli uomini cedono parte delle loro Libertà allo Stato, in cambio di sicurezza; Beccaria crede che nessun vamo darelobe to propria vita in cambio del benessere delle Societa tesi: la pena di morte è inutile e non necessaria. - necessita: serve solo quando il detenuto ha relazioni fuori dal carcere che possono essere minaccia per la sicurezza della nazione (fomentare rivoluzioni pericolose) Utilita: la pena di morle spesso diventa uno spettacolo pubblico per poi essere dimenticata, quindi al posto di essa dovrebbero esserci i lavori forzati (per risarcive la società e perché più forte per tutti i cittadini). Il pubblico: I a pena di morte potrebbe risultare per alcuni fanatici o superbi, un evoico sacrificio. Il trattato è stato la base dell'abolizione della pena di morte per alcuni stati europei e italiani (came fece Il granduca di Toscana Pietro Leopoldo) Carle Geldeni Venezia, 1707 Il teatro nasce in una famiglia di media borghesia: Il papa´ è medico e anche Carlo vuole diventarlo, ma alla fine studia divitto e diventa avvocato. nelle sue Memovie scrive che la sua passione per il teatro nasce precocemente a 13 anni: per rivedere la madre si reca a Chioggia e durante il viaggio si imbatte in una compagnia di comici. In quei giorni li conosce la gioia di quel mondo. Gli studi, la laurea e il lavoro da avvocato lo tengous contano dal mondo teatrale. Nell'estate 1734 conosce il Capocomico della compagnia teatrale di San Samuele di Venezia che gli commission a la scrittura di alcuni intermezzi per comme die. Da qui nei momenti liberi, si impegna nella scrittura di tragicommedie, drammi per musica e intermezzi. fino al 1738 quando scrive la commedia "Il Momolo cortesan". Pensa anche alla riforma del teatro comico, spiega il suo modo di operare nello prefazione alla prima edizione delle sue commedie quando indica due libri di cui si è servito: "il mondo" dove ha appreso i caratteri naturali dell'umanita", la sua virts e i ſuoi vizi e anche le passioni e i costumi. "Il teatro" dove ha appreso la tecnica scenica e i modi per comunicare al pubblico la sua analisi della vita. Le opere Dal 1748 al 1753 è scrittore stabile del Teatro Sant'Angelo di Venezia, qui mette in scena numerose commedie incentrate sulla rappresentazione dei caratteri tra cui "La locandiera" e "La bottega del caffe". Sempre in questo periodo, a causa della sua fama, arrivano asho e rivalità dei commediografi tradizionali. Parigi 1762, Goldoni, oppresso dal clima veneziano, si trasferisce a Parigi per sollevare le sorti della Comédie italienne: si trova a riformare il Teatro. A causa delle difficoltà economiche, Goldoni accetta il lavoro come insegnante privato di Italiano della figlia di Luigi XV. Negli anni della Rivoluzione, scrive le sue Memorie dove narra delle Ne esperienze e di come leggere le sue opere di un teatro riformato. La riforma la sua produzione illuminista è fondata sull'attenta osservazione delle persone e degli ambienti borghesi (a Venezia). Elluminista perché critica l'aristocrazia, non tratta di argomenti superficiali e parla della realtà contemporanea. I suoi personaggi sono innovativi perché appartengono alla piccola borgheria: sono realistici, con finalita educative ed esaltano la morale operosa del vivere borghese. Propno la vita borghese è contrapposta alla vita frivola e oziosa dei nobili che hanno privilegi inaccettabili. Le compagnie teatrali sono costituite da comici di mestiere che recita no spettacoli a pagamento a un pubblico che condiziona il loro successo economico e artistico. Questa arte è soggetta alle leggi del mercato per appagare i gusti degli spettatori, quindi senza fini educativi. Gli attori hanno ruoli fissi e indossano le rispettive mascheve e i costumi (+ portamento, gesti, espressioni verbali). Nascono le "maschere": Pantalone (vecchio ridicolo in cerca dell'amore), capitan Fracassa (capitano vanitoso e irrogante), Brighella, Arlecchino e Pulcinella (i servi furbi). Il "canovaccio" indica le parti generiche, il resto sta all'improvvifazione degli attori. Goldoni wole introdurre i nuovi valori di razionalità e di finalità educativa diffusi dall' llluminismo: - introdurre battute e dialoghi fissi in un testo (copione) per evitare ripetizioni le maschere sono trasformate in personaggi particolari che agiscono per un fine e in un certo ambiente, questo è per creare una psicologia conferire alla commedia una finalità educativa (educazione civile e morale del pubblico) per indurre gli spettatori a riflettere sul comportamento dell'uomo → 11 teatro & Wogo di critica e riflessione -"La locandiera" 1752 divisa in 3 atti, Scritta secondo le unita aristoteliche di: - tempo, Svolta in una giornata logo, una locanda di Firenze azione, il piano seduttivo di Mirandolina Atto I Si presentano i personaggi principali: Marchese di Forlipopoli, nobile decaduto, senza denaro, ma attaccato ai privilegi del suo stato sociale Conte di Albafiorita, "parvenu" ovvero un borghese vicco che ha comprato il titolo nobiliare, pensa che con i soldi si compritutto (anche l'amore) Cavaliere di Ripafratta, nobile d'origine, ricco, arrogante e misogino Fabrizio, servo astuto e calcolatore (evoluzione di Brighella), promesso sporo di Mirandolina Mirandolina, evoluzione di Colombina (servetta civettvola e spiritosa), rappresenta il dinamismo borghese, ha senso pratico, sa gestive la locanda, ha il gusto di sedurre (come burla). - AHO 11 Mirandolina mette in atto il suo piano seduttivo nei confronti del Cavaliere in 3 fasi: 1. le lenzuola piegate → emerge la finta sincerita di Miran dolina (criticale altre donne) 2. l'intingoletto → Mirandolina usa la scusante del buon cibo per fare un brindisi col Cavaliere (per creare intimita) 3. 11 finto svenimento → quando il Cavaliere sta per lasciare la locanda, lei sviene e wi dichiara il suo amore in questo atto vengono usati gli "a parte" ovvero un lungo testo dove è scritto il pensiero di un personaggio; in uno di questi emergono le vere intenzioni di Mirandolina e i sentimenti nascosti del Cavaliere (teatro nel teatro). Atto III Il trionfo di Mirandolina e le reazioni del Cavaliere: - in stireria il Cavaliere si dichiara apertamente, ma Mirandolina lo rifiuta sgarbatamente il Cavaliere è furbando (+ gelosia per Fabrizio) e duella con il Conte - Mirandolina calma la situazione annuncia il matrimonio con Fabrizio alla fine della commedia, Mirandolina parla al pubblico invitando gli spettatori a imparare dallo spettacolo: è di principio illuminista ouvero "educare divertendo inoltre emerge anche una critica ai vizi della nobiltà: la vanagloria del Marchese, l'ostentazione della ricchezza del Conte e l'arroganza del Cavaliere. infine il matrimonio crea un clima d. tolleranza tra i personaggi e quindi le classi sociali.