Il Seicento rappresenta un periodo cruciale nella storia europea, caratterizzato da profondi cambiamenti politici, economici e sociali. La crisi del '600 fu un momento di trasformazione che coinvolse l'intero continente, segnando il passaggio dall'età rinascimentale all'età moderna.
Durante questo secolo, l'Europa fu teatro della devastante Guerra dei Trent'anni (1618-1648), un conflitto che coinvolse le maggiori potenze europee e si concluse con la fondamentale Pace di Vestfalia. Questo trattato non solo pose fine alla guerra, ma stabilì principi fondamentali del diritto internazionale e sancì la nascita del moderno concetto di Stato sovrano. Le conseguenze della Pace di Westfalia furono di portata epocale: venne riconosciuta la libertà religiosa dei principi, si affermò il principio di sovranità territoriale e si stabilì un nuovo equilibrio politico europeo.
In Italia, il Seicento fu caratterizzato dal dominio spagnolo e da una progressiva perdita di centralità economica e culturale. Tuttavia, fu anche un periodo di straordinaria fioritura artistica e letteraria, con l'affermarsi del Barocco. L'Italia nel '600 vide emergere importanti movimenti culturali e scientifici, come testimoniato dall'opera di Galileo Galilei. Il contesto storico-culturale del periodo fu segnato da un forte contrasto tra innovazione scientifica e controllo religioso, tra splendore artistico e crisi economica. La società del tempo attraversò profonde trasformazioni, con l'emergere di nuove classi sociali e il modificarsi degli equilibri di potere tradizionali. Questo periodo storico, nonostante le sue complessità, pose le basi per molti degli sviluppi che caratterizzeranno l'Europa moderna.