La vita di Fenoglio negli anni '50 e '60
Questa sezione si concentra sugli ultimi anni della vita di Beppe Fenoglio, caratterizzati da una intensa attività letteraria e da crescenti problemi di salute. Negli anni '50, Fenoglio si dedicò completamente alla scrittura, nonostante le continue discussioni con la madre riguardo ai suoi studi interrotti e al vizio del fumo.
Il suo rapporto conflittuale con la madre ispirò diverse scene nelle sue opere, come nel racconto "Ettore va al lavoro", parte della raccolta "I ventitre giorni della città di Alba". Questo periodo vide anche la pubblicazione di "La malora", che ricevette inizialmente una critica non favorevole per il suo carattere considerato troppo provinciale.
Example: Nel racconto "Ettore va al lavoro", Fenoglio rappresenta vividamente il conflitto generazionale e le tensioni familiari attraverso il dialogo tra Ettore e sua madre.
Negli anni '60, la vita di Fenoglio subì importanti cambiamenti. Si sposò con rito civile e divenne padre di Margherita, per la quale scrisse "La favola delle due galline". Tuttavia, la sua salute peggiorò rapidamente a causa di un cancro ai polmoni.
Highlight: Nonostante la malattia, Fenoglio continuò a scrivere fino alla fine, lasciando opere postume di grande valore come "Una questione privata".
Beppe Fenoglio morì il 18 febbraio 1963 all'ospedale di Torino. Sulla sua tomba, come da suo desiderio, fu scritto che era stato partigiano e scrittore, anche se lui stesso riteneva di aver fatto meglio il primo che il secondo.
Quote: "Egli aveva detto di volere scritto sulla sua tomba di essere stato partigiano e scrittore, anche se pensava di avere fatto meglio quello di questo."
La vita e le opere di Beppe Fenoglio rimangono un importante testimonianza della letteratura della Resistenza e della cultura italiana del dopoguerra. La sua causa di morte prematura non gli impedì di lasciare un'eredità letteraria di grande valore, che continua ad essere studiata e apprezzata.