Il pensiero di Giacomo Leopardi
Il pensiero di Giacomo Leopardi si evolve nel tempo, concentrandosi sulla ricerca della felicità. La sua "teoria del piacere" sostiene che la felicità non esiste, ma solo il piacere, che l'uomo insegue continuamente senza mai raggiungere la piena soddisfazione.
Definition: Teoria del piacere - Concezione leopardiana secondo cui l'uomo è costantemente alla ricerca di un piacere maggiore, generando così la propria infelicità.
La "poetica del vago e dell'indefinito" di Leopardi afferma che il piacere può essere ricercato solo nell'immaginazione, stimolata da ciò che è vago e indefinito. Questo si riflette nelle sue poesie, caratterizzate da descrizioni visive e uditive evocative.
Example: Ne "L'infinito", uno dei Canti più celebri di Leopardi, l'immaginazione del poeta è stimolata dalla vista di un orizzonte nascosto da una siepe.
Il pensiero leopardiano si evolve dal pessimismo storico al pessimismo cosmico. Inizialmente, Leopardi vede la natura come una madre benigna che ha donato all'uomo l'immaginazione per nascondere la sua misera condizione. Successivamente, giunge a considerare la natura stessa come causa dell'infelicità umana.
Highlight: Il passaggio dal pessimismo storico al pessimismo cosmico rappresenta una svolta fondamentale nel pensiero di Leopardi.
Nel pessimismo cosmico, Leopardi vede la natura come una "matrigna" che illude l'uomo con la speranza di una felicità irraggiungibile. Questa visione si riflette in opere come il "Dialogo della Natura e di un Islandese" e "L'Ultimo Canto di Saffo".
Vocabulary: Pessimismo cosmico - Fase finale del pensiero leopardiano, in cui l'infelicità è vista come condizione universale e inevitabile, causata dalla natura stessa.