Giacomo Leopardi: vita e opere rappresenta uno dei più importanti poeti e filosofi della letteratura italiana dell'Ottocento.
Nato a Recanati nel 1798 da una famiglia nobile, Giacomo Leopardi trascorse l'infanzia e la giovinezza nella biblioteca paterna, dedicandosi a studi intensissimi che compromisero la sua già fragile salute. La sua malattia, che lo afflisse per tutta la vita, includeva problemi alla vista, alla colonna vertebrale e una generale debolezza fisica. Nonostante le difficoltà fisiche, Leopardi sviluppò un'eccezionale cultura autodidatta, padroneggiando il greco e il latino già in giovane età. La sua famiglia era composta dal padre Monaldo, dalla madre Adelaide e dai suoi fratelli e sorelle, tra cui Carlo e Paolina, con cui mantenne sempre un forte legame affettivo.
Le opere più importanti di Leopardi includono i "Canti", lo "Zibaldone di pensieri" e le "Operette morali". La sua poetica si caratterizza per una profonda riflessione sul dolore umano e sulla natura, vista inizialmente come madre benevola e poi come matrigna indifferente alle sofferenze degli uomini. Il suo pensiero filosofico si evolve dal pessimismo storico a quello cosmico, riflettendo sulla condizione umana e sul significato dell'esistenza. Leopardi non si sposò mai e non ebbe moglie né figli, dedicando la sua vita interamente alla letteratura e al pensiero filosofico. Morì a Napoli nel 1837, assistito dall'amico Antonio Ranieri, lasciando un'eredità letteraria che influenza ancora oggi la cultura italiana e mondiale. La sua breve biografia è caratterizzata da continui spostamenti tra Recanati, Roma, Milano, Bologna, Firenze e infine Napoli, alla ricerca di un ambiente culturale stimolante e di un clima più favorevole alla sua salute.