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Giacomo Leopardi

Giacomo Leopardi

 Vita
- 1798 → Recanati → Famiglia nobile, ma severa
Passione smodata per lo studio + talento straordinario
Carattere di Leo durante infanzi

Giacomo Leopardi

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Lisa Bernardotto

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Vita, opere, testi, Zibaldone, ... di Giacomo Leopardi

 

3ªm/4ªl

Sintesi

Vita - 1798 → Recanati → Famiglia nobile, ma severa Passione smodata per lo studio + talento straordinario Carattere di Leo durante infanzia e adolescenza 1) Fantasioso e curioso ↳ 2) Desiderio di eccedere rispetto ai fratelli ↳3) Odio per le tirannie ↳4) Apprensione per tutti ↳5) Desiderio di esplorare il mondo - Recanati → Società chiusa e arretrata Vuole confrontarsi con i contemporanei PIETRO GIORDANI Figura importante a livello intellettuale e affettivo = Giacomo Leopardi - - Diario interiore: "Zibaldone" - 20 anni → Malattia (lui pensa per lo studio, ma tubercolosi ossea) ↳ Preoccupato per l'aspetto esteriore + grande malinconia e afflizioni all'animo Medita la fuga e fallisce ↳ Padre ha un rapporto morboso con lui e Leopardi vuole separarsene, vuole abbandonare il rapporto stretto/intimo - 1819: "L'INFINITO" Calma la ricerca/necessità di calore umano Porta Leo a macerata → Punto di svolta - Continua a cercare impieghi fuori da Recanati - 1822 → Roma → si rivela frivola e arretrata intellettualmente, corte papale ipocrita, solo e insoddisfatto - Torna a Recanati → Riflessione filosofica - PESSIMISMO verso condizioni umane e esseri viventi - 1825 → Milano molto angosciato e a disagio perché milanesi osservano morbosamente - Bologna Frequenta una contessa lui molto preso, ma lei chiude Firenze → Periodo di sofferenza Pisa → Solievo temporaneo - Recanati Muore un fratello → Sofferenza fisica e morale Lascia la città con l'aiuto...

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economico degli amici - Firenze → Antonio Ranieri Scrive alla madre per aiuto economico - Ranieri senza soldi torna a Firenze da Napoli, poi torna in Campania con Leopardi = Napoli Leopardi riceve aiuto medico dalla sorella di Ranieri ↳ Pubblica opere per necessità di soldi → Censurate - Vesuvio → Colera → Lettere drammatiche al padre 1837. → muore Lo Zibaldone - Riflessioni e commenti scritti su fogli sparsi senza ordine → "Tumulto di pensieri" No titolo, no ordine, tantissimi argomenti - Iniziato nel 1817, finito nel 1832 - Zibaldone = insieme confuso di pensieri - pensieri/riflessioni/intuizioni → Elementi contraddittori - Scrittura rapida e veloce, come i suoi pensieri . -TEORIA DEL PIACERE → pezzo di Zibaldone ↳ Constatazione: desiderio di godere dell'infinità del piacere opposta all'insufficienza di ogni cosa che non permette di realizzare questi desideri ↳ Piacere infinito come DESIDERIO MATERIALE ↳ Desiderio infinito (per durata e qualità) che non può mai essere soddisfatto → Esistono solo piaceri limitati ↳ Non riuscire a raggiungere questa felicità infinita porta frustrazione e tristezza ↳ L'abitudine spegne il piacere Piacere vero e proprio mescolato al piacere ↳ Via d'uscita IMMAGINAZIONE → Proiettare il desiderio nel futuro illudendosi di poter raggiungere la felicità ↳ 3 fasi 1) immaginazione e illusioni (1819-1820) → metodo di difesa grazie al quale continuiamo a sognare 2) accettazione virile della realtà (1823-1824) →accettazione storica del fatto che il male ce sempre 3) collaborazione (dal 1830)→ la fratellanza tra gli uomini (Ranieri) permette agli uomini di provare meno. dolore. Evoluzione del pensiero NATURA → fino al 1824: BENIGNA, che permette di raggiungere la felicità tra illusione e immaginazione → uomo si illude al piacere senza limiti → dal 1824: MALIGNA, che condanna gli uomini all'infelicità (come condizione universale) ↓ Cambio di visione a causa del viaggio a Roma I canti (1831) 1) CANZONI : Patriottismo → seguire virtù passate per contrastare decadenza Italia → Natura benigna Ragione porta infelicità →Stile alto e ricercato 2) IDILLI: Motivi privati → Crollo illusioni giovanili e ricordo come confronto → Natura benigna → Ragione porta all'infelicità → L'INFINITO (1819) 3) PISANO-RECANATESI: Riflessioni generali a partire da esperienze personali → indifferenza natura e universalità dolore A SILVIA (1828) → LA QUIETE DOPO LA TEMPESTA (1829) IL SABATO DEL VILLAGGIO (1829) →IL PASSERO SOLITARIO 4) CICLO DI ASPASIA: Amore → sentimento e delusione indifferenza natura e universalità dolore A SE STESSO (1833-35) 5) ULTIMI CANTI: Temi filosofici e polemica contro tendenze culturali del tempo ragione: necessaria per comprendere la condizione umana →LA GINESTRA O IL FIORE DEL DESERTO (1836) L'Infinito 1819 → Canti: Idilli → 15 versi endecasillabi senza rime →→ Allitterazioni: s, v → Spazio e tempo uniti dal silenzio → Analisi del testo: - Poesia dell'immaginazione IMMAGINAZIONE = via d'uscita provvisoria dall'infelicità ↳ Fantasia permette di oltrepassare i limiti del mondo reale - Paesaggio semplice (colle, siepe, piante, ...) nel quale il poeta si sente bene - Movimento oscillatorio tra realtà e immaginazione - Spazio/tempo → entrambi infiniti nella poesia ↳ Testo diviso a metà tra infinito spazializzare (primi 7 versi e 1/2) e infinito temporale (ultimi 7 versi e 1/2) Concetto dell'infinito accessibile all'uomo - "10" soggetto collocato sempre in primo piano - Molti riferimenti letterali alla parola/concetto di infinito. - Andamento fluido, non interrotto → enjambements → Esercizi: 2) L'lo lirico sulla cima di un colle solitario, seduto e una siepe copre l'orizzonte. La sua mente si sosta a luoghi e tempi infiniti e passati. 3) V 4-6 → crea una descrizione continua, ed è presente uno scorrere veloce dei pensieri; v 11-13 → crea un elenco veloce/successione delle immagini che vede 4) SPAZIALE: interinati spazi, profondissima; TEMPORALE: eterno 5) a. Omero, la ragione ed il sapere; b. Senza confini; c. l'immaginazione La quiete dopo la tempesta 1829 → Canti: Pisano-Recanatesi → Esercizi: 1) Parte descrittiva: v 1-26; Parte riflessiva: v 27-54 PRIMA STROFA 2) Odo 3) V 2-4 → udito; v 5-7 → vista; v 8-10 - → udito; v 11-15 → udito, vista; v 16-18 → udito; v 19-21- → udito vista; v 22-24 4) v 5: ponente/montagna; v 6: campagna; v 7: valle; v 11:cielo; v 20: ville 5) V 1-7: dentro; v 8-18: fuori; v 19-21: dentro; v 22-24: verso l'esterno 6) V 2 → festa; v 4 → sereno; v 6 → › sgombrarsi; v 7 → chiaro, v 12 → cantando; v 18 grido giornaliero; v 19 → sol sorride; v 23 → tintinnio di sonagli 7) V 4 → ripete; v 9 v risorge; v 16 → rinnova; v 19 →ritorna; v 24 → ripiglia SECONDA STROFA -8) V 32 9) V 25; v 34; v 40. TERZA STROFA 10) Natura e specie umana. 11) L'aggettivo cortese assume in realtà il significato opposto. Per Leopardi infatti la natura non è benigna nei confronti degli uomini e afferma anche che qualsiasi piacere che l'uomo prova è frutto del caso. La beatitudine dell'uomo quindi è raggiungibile solo con la morte 12) La morte è percepita come salvezza, non assume valore negativo 13) La tranquillità dopo un evento catastrofico/la gioia dopo la sofferenza Il sabato del villaggio → 1829. → Canti: Pisano-Recanatesi Coppia con “La quiete dopo la tempesta” → Riassunto per.strofe: PRIMA STROFA (V 1-30) La ragazza arriva con fiori e ornamenti che utilizzerà per abbellirsi il sabato, un'anziana signora con delle amiche ricorda quando anche lei si preparava; cala la sera e le campane suonano annunciando la festa; i bambini giocano e saltano in piazza; il contadino torna a casa pensando al suo riposo. ↳ Parte DESCRITTIVA SECONDA STROFA (V 31-37) → II falegname lavora veloce per terminare il lavoro prima dell'alba Parte DESCRITTIVA TERZA STROFA (V 38-42) → Sabato è il giorno più bello della settimana, pieno di allegria/speranza; domani tutti penseranno al lavorao Parte RIFLESSIVA QUARTA STROFA (V 43-51) → Il poeta paragona la fanciullezza del ragazzo al sabato e lo invita a godersi l'adolescenza . Gli consiglia di non disperare se essa tarda ad arrivare Parte RIFLESSIVA → Analisi del testo: - Poesia incentrata nel piacere dell'attesa - Attesa come speranza, promesse future Come se il futuro sarà meglio del presente - Clima sereno in tutta la poesia - Come ne "La quiete dopo la tempesta”, l'autore vuole dimostrare che il piacere non si può mai vivere nel presente - TEMA: piacere desiderato e mai raggiunto - Questa poesia è più leggera rispetto alla quiete grazie all'uso del lessico: le parole che riportano alla felicità prevalgono su quelle utilizzate per esprimere l'infelicità → Esercizi: 2) La ragazza inizi a prepararsi per la festa, la vecchietta fila, i bambini giocano, il contadino fischia 3) V 16-23: descrizione paesaggistica 4) V 6 → si appresta; v 7 → festa; v 11 → buon tempo; v 14 → sole danzar; v 15 → età più bella, v 20 - → or la squilla; v 21 → festa che viene; v 23 → cor di conforta; v 24 gridano; V 26 saltano; v27 → lieto rumore; v 38 → gradito giorno; v 39 → speme/gioia, v 44 età fiorita; v 45 → allegrezza; v 46 → chiaro/sereno; v 48 godi; v 48 - → stato soave; v 49 → stagione lieta 5) V 1 → donzelletta; v 4 → mazzolino; v 9 → vecchierella; v 24 → fanciulli; v 43 A Silvia 1828 → Canti: Pisano-Recanatesi → Morte innocente → Malinconia → Confronto tra due vite: 1) lei piena di sogni, ma muore 2) Leopardi sente che nella sua vita ci sarà solo sofferenza ↳ Nessuno dei due vedrà mai i suoi sogni realizzarsi garzoncello Messaggi forti e malinconici, ma detti con delicatezza → RIPRESA DELL'ATTIVITA' POETICA → Riassunto per strofe: PRIMA STROFA: Leopardi chiede a silvia se ricorda i tempi in cui la giovinezza gli brillava ancora negli occhi Ricordo Petrarca → Verso 4 Introduzione + lei che tesse e canta SECONDA STROFA: ragazza tesse e canta pensando alle esperienze future, trascorre così il mese di maggio TERZA STROFA: Leopardi a volte abbandonava gli studi per ascoltarla (canto e suono del telaio) e guardava il paesaggio; non ci sono parole per descrivere il momento ↳ V 23-27 → descrizione paesaggistica QUARTA STROFA: la vita dei giovani è piena di possibilità, ma il poeta si intristisce pensando alla natura che ci illude ↳ V 36-39 → natura maligna ("prometti, ma non mantieni → ILLUSIONI) QUINTA STROFA: Silvia muore di tubercolosi e non si gode la giovinezza SESTA STROFA: poeta perde la speranza e il destino allontana anche lui dalle gioie. Unica prospettiva → MORTE ↳V 50-51 → giovinezza rovinata ↳ V 56-59 → urlo e protesta per la sua condizione ➡ V 60 - "vero" → intesa come verità e indica che la natura ci ha messo al mondo per vivere con frustrazione e sofferenza → Analisi di testo: - Fine della vita e della speranza - Protesta verso l'ingiustizia e contro la natura - Due storie parallele, ma con confidenza (nome, si conoscono, lui la guarda, ...) dove condividono sofferenza e destino - Fine 3^ strofa → poeta ancora speranzoso - 4^ strofa: passaggio tra speranza e disillusione --5^ strofa: dedicata tutta a Silvia piena di negazioni --6^ strofa: parallelismo poeta-ragazza: entrambi perdono l'illusione, ma Leopardi è vivo - Parole usate in maniera altalenante ↳ Bellezza/calma - infelicità/morte. ↳ Aulicità - quotidianità ↳ Imperfetto (tempo che indica la speranza). - presente (tempo che indica lo scoraggiamento) A se stesso dopo 1830 TEORIA DEL VAGO: parole e oggetti che esprimono qualcosa di lontano; molto poetico → abbandonato → Canti: ciclo di Aspasia (nome di cui si è innamorato) → Canto corto con strofe brevi e irregolari, punteggiatura, utilizzo di diversi tempi verbali, lessico assoluto → Cessata l'illusione dell'amore, il cuore non serve soffra più. L'unico bene è la morte. Disprezzo generale → Analisi del testo: - Testo molto duro e amaro - Amore come la più dolce delle illusioni - L'autore resta composto, senza disperare - Discorso personale esteso al sistema universale Dialogo interiore per la PRIMA VOLTA → Esercizi: 2) E' stanco 3) Illusione e speranza 4) "Fango" è il mondo; l'autore intende dire che il mondo è un posto malefico, dove non si può stare tranquilli 5) V 5/7/8/13 Il passero solitario → 1831 → Canti: Pisano-Recanatesi Riassunto: Nella prima parte (vv.1-44) Leopardi fa un paragone tra il passero e lui stesso. L'uomo, come il passero, vive in solitudine: il passero vive solitario ed appartato dagli altri uccelli, lo stesso fa il poeta, che si isola dagli altri uomini, vivendo solitario e appartato. Così nel giorno della festa, mentre gli altri giovani del borgo partecipano, il poeta si sente estraneo. Nella seconda parte (vv.45-fine) il poeta compie un'analisi della differenza tra lui e il passero. Quando il passero finirà la sua vita, non potrà rimpiangere di essere vissuto da solo, perché il suo modo di vivere è frutto dell'istinto naturale. Al contrario, il poeta quando arriverà alla vecchiaia, rimpiangerà di aver sciupato la sua giovinezza in solitudine: si pentirà pertanto della sua scelta triste. → Analisi del testo: - Solitudine dell'autore, correlata a quella del passero · Cambiamento di vedute sulla responsabilità dell'infelicità, che passa dalla natura all'io - Coloro che da giovani sono accaniti contro se stessi, moriranno tristi e pentiti La ginestra o fiore del deserto → ultimi canti → testamento spirituale Riassunto: Questo canto non accoglie il lamento di un io ripiegato su se stesso, ma esprime una fortissima volontà ed energia, un desiderio di opposizione alle credenze comuni che si fonda sulla dimostrazione razionale: gli argomenti si moltiplicano e le strofe si sviluppano in ampiezza affinché ogni affermazione sia avvalorata con l'evidenza degli esempi e il ragionamento risulti infine nitido, innegabile. Anche a Napoli, come a Firenze, Leopardi aveva concepito il proprio isolamento intellettuale, dove le sue idee venivano derise. L'autore si chiede come facevano uomini di cultura ad essere così ciechi davanti alla realtà. Il primo obiettivo del poeta è dunque questo: fare sentire la propria voce per affermare un pensiero filosofico → Analisi del testo: Qui si assiste ad una maturazione completa da parte dell'autore. Nella terza strofa è descritto il modo di stare al mondo di chi affronta con dignità il proprio destino. Esso: - evita di ingannare sé stesso e riconosce la comune condizione debolezza e infelicità non moltiplica gli odi, ma ha un atteggiamento solidale - allegoria della ginestra: luce isolata in un paesaggio arido e funebre, importanza del "vero" Dialogo della natura e di un islandese seconda fase pensiero leopardiano → Riassunto: Un Islandese che ha cercato per tutta la vita di sfuggire all'infelicità cambiando luoghi e climi senza trovare mai pace incontra infine la Natura in persona e le domanda il motivo della sofferenza a cui tutti gli esseri viventi sono condannati, accusandola di essere nemica delle proprie creature. Poiché la Natura si dichiara indifferente alla sorte dei viventi, egli le chiede perché li costringa a esistere se non consente loro di essere felici, ma essa risponde che il patimento è legge indispensabile alla sopravvivenza del tutto. Alla domanda dell'Islandese su quale sia il sensa di questa universale infelicità la Natura non risponde: subito dopo l'Islandese muore → Analisi del testo: Natura si accorge a malapena dell'uomo, da quanto è potente, la rivelazione della verità sull’universo Islandese usa ragionamenti lunghi e seri, tensione emotiva - Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere 1832 PERIODO: 1832 RIASSUNTO BREVE: Un passante domanda a un venditore di almanacchi se l'anno nuovo sarà migliore dei precedenti e il venditore dichiara di si. Quando il passante osserva che nessuno sarebbe disposto a rivivere nello stesso modo gli anni già vissuti, il venditore riconosce che non lo vorrebbe neanche lui. I due concordano che l'unica. vita che può apparire migliore è quella futura, di cui non si sa ancora nulla TEMI AFFRONTATI: Il tema centrale è la felicità che risiede nella vita futura, ancora indeterminata REGISTRO STILISTICO: il dialogo si svolge con toni lievi di una conversazione fra sconosciuti. Alla fine si denota il segno concreto della fratellanza fra gli uomini nel modo in cui interagiscono i due. Il passante non rinuncia ad affermare la verità, ma allo stesso tempo protegge dalla sofferenza l'interlocutore

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economico degli amici - Firenze → Antonio Ranieri Scrive alla madre per aiuto economico - Ranieri senza soldi torna a Firenze da Napoli, poi torna in Campania con Leopardi = Napoli Leopardi riceve aiuto medico dalla sorella di Ranieri ↳ Pubblica opere per necessità di soldi → Censurate - Vesuvio → Colera → Lettere drammatiche al padre 1837. → muore Lo Zibaldone - Riflessioni e commenti scritti su fogli sparsi senza ordine → "Tumulto di pensieri" No titolo, no ordine, tantissimi argomenti - Iniziato nel 1817, finito nel 1832 - Zibaldone = insieme confuso di pensieri - pensieri/riflessioni/intuizioni → Elementi contraddittori - Scrittura rapida e veloce, come i suoi pensieri . -TEORIA DEL PIACERE → pezzo di Zibaldone ↳ Constatazione: desiderio di godere dell'infinità del piacere opposta all'insufficienza di ogni cosa che non permette di realizzare questi desideri ↳ Piacere infinito come DESIDERIO MATERIALE ↳ Desiderio infinito (per durata e qualità) che non può mai essere soddisfatto → Esistono solo piaceri limitati ↳ Non riuscire a raggiungere questa felicità infinita porta frustrazione e tristezza ↳ L'abitudine spegne il piacere Piacere vero e proprio mescolato al piacere ↳ Via d'uscita IMMAGINAZIONE → Proiettare il desiderio nel futuro illudendosi di poter raggiungere la felicità ↳ 3 fasi 1) immaginazione e illusioni (1819-1820) → metodo di difesa grazie al quale continuiamo a sognare 2) accettazione virile della realtà (1823-1824) →accettazione storica del fatto che il male ce sempre 3) collaborazione (dal 1830)→ la fratellanza tra gli uomini (Ranieri) permette agli uomini di provare meno. dolore. Evoluzione del pensiero NATURA → fino al 1824: BENIGNA, che permette di raggiungere la felicità tra illusione e immaginazione → uomo si illude al piacere senza limiti → dal 1824: MALIGNA, che condanna gli uomini all'infelicità (come condizione universale) ↓ Cambio di visione a causa del viaggio a Roma I canti (1831) 1) CANZONI : Patriottismo → seguire virtù passate per contrastare decadenza Italia → Natura benigna Ragione porta infelicità →Stile alto e ricercato 2) IDILLI: Motivi privati → Crollo illusioni giovanili e ricordo come confronto → Natura benigna → Ragione porta all'infelicità → L'INFINITO (1819) 3) PISANO-RECANATESI: Riflessioni generali a partire da esperienze personali → indifferenza natura e universalità dolore A SILVIA (1828) → LA QUIETE DOPO LA TEMPESTA (1829) IL SABATO DEL VILLAGGIO (1829) →IL PASSERO SOLITARIO 4) CICLO DI ASPASIA: Amore → sentimento e delusione indifferenza natura e universalità dolore A SE STESSO (1833-35) 5) ULTIMI CANTI: Temi filosofici e polemica contro tendenze culturali del tempo ragione: necessaria per comprendere la condizione umana →LA GINESTRA O IL FIORE DEL DESERTO (1836) L'Infinito 1819 → Canti: Idilli → 15 versi endecasillabi senza rime →→ Allitterazioni: s, v → Spazio e tempo uniti dal silenzio → Analisi del testo: - Poesia dell'immaginazione IMMAGINAZIONE = via d'uscita provvisoria dall'infelicità ↳ Fantasia permette di oltrepassare i limiti del mondo reale - Paesaggio semplice (colle, siepe, piante, ...) nel quale il poeta si sente bene - Movimento oscillatorio tra realtà e immaginazione - Spazio/tempo → entrambi infiniti nella poesia ↳ Testo diviso a metà tra infinito spazializzare (primi 7 versi e 1/2) e infinito temporale (ultimi 7 versi e 1/2) Concetto dell'infinito accessibile all'uomo - "10" soggetto collocato sempre in primo piano - Molti riferimenti letterali alla parola/concetto di infinito. - Andamento fluido, non interrotto → enjambements → Esercizi: 2) L'lo lirico sulla cima di un colle solitario, seduto e una siepe copre l'orizzonte. La sua mente si sosta a luoghi e tempi infiniti e passati. 3) V 4-6 → crea una descrizione continua, ed è presente uno scorrere veloce dei pensieri; v 11-13 → crea un elenco veloce/successione delle immagini che vede 4) SPAZIALE: interinati spazi, profondissima; TEMPORALE: eterno 5) a. Omero, la ragione ed il sapere; b. Senza confini; c. l'immaginazione La quiete dopo la tempesta 1829 → Canti: Pisano-Recanatesi → Esercizi: 1) Parte descrittiva: v 1-26; Parte riflessiva: v 27-54 PRIMA STROFA 2) Odo 3) V 2-4 → udito; v 5-7 → vista; v 8-10 - → udito; v 11-15 → udito, vista; v 16-18 → udito; v 19-21- → udito vista; v 22-24 4) v 5: ponente/montagna; v 6: campagna; v 7: valle; v 11:cielo; v 20: ville 5) V 1-7: dentro; v 8-18: fuori; v 19-21: dentro; v 22-24: verso l'esterno 6) V 2 → festa; v 4 → sereno; v 6 → › sgombrarsi; v 7 → chiaro, v 12 → cantando; v 18 grido giornaliero; v 19 → sol sorride; v 23 → tintinnio di sonagli 7) V 4 → ripete; v 9 v risorge; v 16 → rinnova; v 19 →ritorna; v 24 → ripiglia SECONDA STROFA -8) V 32 9) V 25; v 34; v 40. TERZA STROFA 10) Natura e specie umana. 11) L'aggettivo cortese assume in realtà il significato opposto. Per Leopardi infatti la natura non è benigna nei confronti degli uomini e afferma anche che qualsiasi piacere che l'uomo prova è frutto del caso. La beatitudine dell'uomo quindi è raggiungibile solo con la morte 12) La morte è percepita come salvezza, non assume valore negativo 13) La tranquillità dopo un evento catastrofico/la gioia dopo la sofferenza Il sabato del villaggio → 1829. → Canti: Pisano-Recanatesi Coppia con “La quiete dopo la tempesta” → Riassunto per.strofe: PRIMA STROFA (V 1-30) La ragazza arriva con fiori e ornamenti che utilizzerà per abbellirsi il sabato, un'anziana signora con delle amiche ricorda quando anche lei si preparava; cala la sera e le campane suonano annunciando la festa; i bambini giocano e saltano in piazza; il contadino torna a casa pensando al suo riposo. ↳ Parte DESCRITTIVA SECONDA STROFA (V 31-37) → II falegname lavora veloce per terminare il lavoro prima dell'alba Parte DESCRITTIVA TERZA STROFA (V 38-42) → Sabato è il giorno più bello della settimana, pieno di allegria/speranza; domani tutti penseranno al lavorao Parte RIFLESSIVA QUARTA STROFA (V 43-51) → Il poeta paragona la fanciullezza del ragazzo al sabato e lo invita a godersi l'adolescenza . Gli consiglia di non disperare se essa tarda ad arrivare Parte RIFLESSIVA → Analisi del testo: - Poesia incentrata nel piacere dell'attesa - Attesa come speranza, promesse future Come se il futuro sarà meglio del presente - Clima sereno in tutta la poesia - Come ne "La quiete dopo la tempesta”, l'autore vuole dimostrare che il piacere non si può mai vivere nel presente - TEMA: piacere desiderato e mai raggiunto - Questa poesia è più leggera rispetto alla quiete grazie all'uso del lessico: le parole che riportano alla felicità prevalgono su quelle utilizzate per esprimere l'infelicità → Esercizi: 2) La ragazza inizi a prepararsi per la festa, la vecchietta fila, i bambini giocano, il contadino fischia 3) V 16-23: descrizione paesaggistica 4) V 6 → si appresta; v 7 → festa; v 11 → buon tempo; v 14 → sole danzar; v 15 → età più bella, v 20 - → or la squilla; v 21 → festa che viene; v 23 → cor di conforta; v 24 gridano; V 26 saltano; v27 → lieto rumore; v 38 → gradito giorno; v 39 → speme/gioia, v 44 età fiorita; v 45 → allegrezza; v 46 → chiaro/sereno; v 48 godi; v 48 - → stato soave; v 49 → stagione lieta 5) V 1 → donzelletta; v 4 → mazzolino; v 9 → vecchierella; v 24 → fanciulli; v 43 A Silvia 1828 → Canti: Pisano-Recanatesi → Morte innocente → Malinconia → Confronto tra due vite: 1) lei piena di sogni, ma muore 2) Leopardi sente che nella sua vita ci sarà solo sofferenza ↳ Nessuno dei due vedrà mai i suoi sogni realizzarsi garzoncello Messaggi forti e malinconici, ma detti con delicatezza → RIPRESA DELL'ATTIVITA' POETICA → Riassunto per strofe: PRIMA STROFA: Leopardi chiede a silvia se ricorda i tempi in cui la giovinezza gli brillava ancora negli occhi Ricordo Petrarca → Verso 4 Introduzione + lei che tesse e canta SECONDA STROFA: ragazza tesse e canta pensando alle esperienze future, trascorre così il mese di maggio TERZA STROFA: Leopardi a volte abbandonava gli studi per ascoltarla (canto e suono del telaio) e guardava il paesaggio; non ci sono parole per descrivere il momento ↳ V 23-27 → descrizione paesaggistica QUARTA STROFA: la vita dei giovani è piena di possibilità, ma il poeta si intristisce pensando alla natura che ci illude ↳ V 36-39 → natura maligna ("prometti, ma non mantieni → ILLUSIONI) QUINTA STROFA: Silvia muore di tubercolosi e non si gode la giovinezza SESTA STROFA: poeta perde la speranza e il destino allontana anche lui dalle gioie. Unica prospettiva → MORTE ↳V 50-51 → giovinezza rovinata ↳ V 56-59 → urlo e protesta per la sua condizione ➡ V 60 - "vero" → intesa come verità e indica che la natura ci ha messo al mondo per vivere con frustrazione e sofferenza → Analisi di testo: - Fine della vita e della speranza - Protesta verso l'ingiustizia e contro la natura - Due storie parallele, ma con confidenza (nome, si conoscono, lui la guarda, ...) dove condividono sofferenza e destino - Fine 3^ strofa → poeta ancora speranzoso - 4^ strofa: passaggio tra speranza e disillusione --5^ strofa: dedicata tutta a Silvia piena di negazioni --6^ strofa: parallelismo poeta-ragazza: entrambi perdono l'illusione, ma Leopardi è vivo - Parole usate in maniera altalenante ↳ Bellezza/calma - infelicità/morte. ↳ Aulicità - quotidianità ↳ Imperfetto (tempo che indica la speranza). - presente (tempo che indica lo scoraggiamento) A se stesso dopo 1830 TEORIA DEL VAGO: parole e oggetti che esprimono qualcosa di lontano; molto poetico → abbandonato → Canti: ciclo di Aspasia (nome di cui si è innamorato) → Canto corto con strofe brevi e irregolari, punteggiatura, utilizzo di diversi tempi verbali, lessico assoluto → Cessata l'illusione dell'amore, il cuore non serve soffra più. L'unico bene è la morte. Disprezzo generale → Analisi del testo: - Testo molto duro e amaro - Amore come la più dolce delle illusioni - L'autore resta composto, senza disperare - Discorso personale esteso al sistema universale Dialogo interiore per la PRIMA VOLTA → Esercizi: 2) E' stanco 3) Illusione e speranza 4) "Fango" è il mondo; l'autore intende dire che il mondo è un posto malefico, dove non si può stare tranquilli 5) V 5/7/8/13 Il passero solitario → 1831 → Canti: Pisano-Recanatesi Riassunto: Nella prima parte (vv.1-44) Leopardi fa un paragone tra il passero e lui stesso. L'uomo, come il passero, vive in solitudine: il passero vive solitario ed appartato dagli altri uccelli, lo stesso fa il poeta, che si isola dagli altri uomini, vivendo solitario e appartato. Così nel giorno della festa, mentre gli altri giovani del borgo partecipano, il poeta si sente estraneo. Nella seconda parte (vv.45-fine) il poeta compie un'analisi della differenza tra lui e il passero. Quando il passero finirà la sua vita, non potrà rimpiangere di essere vissuto da solo, perché il suo modo di vivere è frutto dell'istinto naturale. Al contrario, il poeta quando arriverà alla vecchiaia, rimpiangerà di aver sciupato la sua giovinezza in solitudine: si pentirà pertanto della sua scelta triste. → Analisi del testo: - Solitudine dell'autore, correlata a quella del passero · Cambiamento di vedute sulla responsabilità dell'infelicità, che passa dalla natura all'io - Coloro che da giovani sono accaniti contro se stessi, moriranno tristi e pentiti La ginestra o fiore del deserto → ultimi canti → testamento spirituale Riassunto: Questo canto non accoglie il lamento di un io ripiegato su se stesso, ma esprime una fortissima volontà ed energia, un desiderio di opposizione alle credenze comuni che si fonda sulla dimostrazione razionale: gli argomenti si moltiplicano e le strofe si sviluppano in ampiezza affinché ogni affermazione sia avvalorata con l'evidenza degli esempi e il ragionamento risulti infine nitido, innegabile. Anche a Napoli, come a Firenze, Leopardi aveva concepito il proprio isolamento intellettuale, dove le sue idee venivano derise. L'autore si chiede come facevano uomini di cultura ad essere così ciechi davanti alla realtà. Il primo obiettivo del poeta è dunque questo: fare sentire la propria voce per affermare un pensiero filosofico → Analisi del testo: Qui si assiste ad una maturazione completa da parte dell'autore. Nella terza strofa è descritto il modo di stare al mondo di chi affronta con dignità il proprio destino. Esso: - evita di ingannare sé stesso e riconosce la comune condizione debolezza e infelicità non moltiplica gli odi, ma ha un atteggiamento solidale - allegoria della ginestra: luce isolata in un paesaggio arido e funebre, importanza del "vero" Dialogo della natura e di un islandese seconda fase pensiero leopardiano → Riassunto: Un Islandese che ha cercato per tutta la vita di sfuggire all'infelicità cambiando luoghi e climi senza trovare mai pace incontra infine la Natura in persona e le domanda il motivo della sofferenza a cui tutti gli esseri viventi sono condannati, accusandola di essere nemica delle proprie creature. Poiché la Natura si dichiara indifferente alla sorte dei viventi, egli le chiede perché li costringa a esistere se non consente loro di essere felici, ma essa risponde che il patimento è legge indispensabile alla sopravvivenza del tutto. Alla domanda dell'Islandese su quale sia il sensa di questa universale infelicità la Natura non risponde: subito dopo l'Islandese muore → Analisi del testo: Natura si accorge a malapena dell'uomo, da quanto è potente, la rivelazione della verità sull’universo Islandese usa ragionamenti lunghi e seri, tensione emotiva - Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere 1832 PERIODO: 1832 RIASSUNTO BREVE: Un passante domanda a un venditore di almanacchi se l'anno nuovo sarà migliore dei precedenti e il venditore dichiara di si. Quando il passante osserva che nessuno sarebbe disposto a rivivere nello stesso modo gli anni già vissuti, il venditore riconosce che non lo vorrebbe neanche lui. I due concordano che l'unica. vita che può apparire migliore è quella futura, di cui non si sa ancora nulla TEMI AFFRONTATI: Il tema centrale è la felicità che risiede nella vita futura, ancora indeterminata REGISTRO STILISTICO: il dialogo si svolge con toni lievi di una conversazione fra sconosciuti. Alla fine si denota il segno concreto della fratellanza fra gli uomini nel modo in cui interagiscono i due. Il passante non rinuncia ad affermare la verità, ma allo stesso tempo protegge dalla sofferenza l'interlocutore