Gli ultimi dannati e Lucifero
Nella nona bolgia i seminatori di discordie sono orrendamente mutilati da un diavolo. Tra loro Dante incontra Maometto, squarciato dal mento all'inguine, e Bertran de Born che porta in mano la propria testa mozzata come una lanterna.
Nella decima e ultima bolgia i falsari sono afflitti da diverse malattie: gli alchimisti dalla scabbia, i falsari di persona dalla rabbia furiosa, i falsari di monete dall'idropisia che provoca sete inestinguibile, e i falsi testimoni dalla febbre alta.
Il nono cerchio è un lago ghiacciato, Cocito, dove sono puniti i traditori, divisi in quattro zone. Nella Caina sono i traditori dei parenti, nella Antenora i traditori della patria, nella Tolomea i traditori degli ospiti, e nella Giudecca i traditori dei benefattori.
In Antenora Dante incontra il conte Ugolino, che racconta la terribile storia della sua morte per fame insieme ai figli nella torre pisana. In Tolomea scopre che le anime dei traditori degli ospiti possono finire all'inferno prima ancora della morte fisica del corpo.
Al centro della Giudecca, conficcato fino alla cintola nel ghiaccio, sta Lucifero, mostruoso con tre facce e sei ali di pipistrello. Nelle sue tre bocche maciulla i tre massimi traditori: Giuda (traditore di Cristo), Bruto e Cassio (traditori di Cesare).
💡 Il viaggio infernale si conclude con una discesa lungo il corpo di Lucifero. Quando Dante e Virgilio si capovolgono all'altezza dell'anca del mostro, in realtà stanno iniziando la risalita verso l'altro emisfero, dove si trova la montagna del Purgatorio.