Il decadentismo è un movimento culturale e letterario che si sviluppa in Europa tra la fine dell'800 e l'inizio del '900, caratterizzato da una profonda crisi dei valori tradizionali.
L'influenza di Charles Baudelaire nel decadentismo è fondamentale e rivoluzionaria. Il poeta francese introduce nuovi temi come il disgusto per la società borghese, la ricerca di sensazioni rare ed estreme, e l'idea della poesia come strumento per scoprire le "corrispondenze" nascoste tra le cose. La sua opera "I fiori del male" diventa il manifesto di questa nuova sensibilità artistica.
Le differenze tra naturalismo e decadentesimo letterario sono sostanziali: mentre il naturalismo si concentra sull'osservazione oggettiva della realtà e sui fatti sociali, il decadentismo privilegia la dimensione soggettiva, l'interiorità e l'irrazionale. Il decadentismo rifiuta il positivismo e la fiducia nella scienza, preferendo esplorare gli aspetti più oscuri e misteriosi dell'esistenza umana.
Il simbolismo ed estetismo nel decadentismo europeo rappresentano due correnti fondamentali del movimento. Il simbolismo cerca di esprimere attraverso simboli e analogie le verità nascoste della realtà, mentre l'estetismo eleva l'arte e la bellezza a valori supremi della vita. Figure come Gabriele D'Annunzio in Italia e Oscar Wilde in Inghilterra incarnano perfettamente questi ideali, creando opere dove la ricerca della bellezza e delle sensazioni raffinate diventa una vera e propria religione dell'arte. Il decadentismo influenza profondamente la letteratura europea, introducendo nuove tecniche narrative e poetiche, come il monologo interiore e l'uso di simboli e corrispondenze, che saranno fondamentali per lo sviluppo della letteratura moderna.