Il Decadentismo rappresenta un importante movimento culturale e letterario sviluppatosi tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, caratterizzato da una profonda crisi dei valori tradizionali e da nuove forme di espressione artistica.
I principali elementi che contraddistinguono il Decadentismo sono:
- Il rifiuto della razionalità positivista
- La ricerca di sensazioni rare ed estetizzanti
- L'importanza del Simbolismo e delle corrispondenze
- Il culto della bellezza e dell'arte
- L'esplorazione dell'inconscio e del mistero
- Il concetto di poeta veggente
Tra i più importanti poeti decadenti italiani troviamo Giovanni Pascoli e Gabriele D'Annunzio, che interpretarono il movimento in modi differenti. Pascoli sviluppò una poetica del "fanciullino" basata sulla capacità di meravigliarsi e vedere il mondo con occhi nuovi, mentre D'Annunzio elaborò una visione estetizzante della vita e dell'arte, incarnando la figura del poeta-vate. Il Decadentismo in Italia si manifestò anche attraverso il romanzo, con opere come "Il Piacere" di D'Annunzio, che rappresenta perfettamente i temi dell'estetismo e della ricerca della bellezza assoluta.
In Francia, culla del movimento, i principali esponenti furono Charles Baudelaire, considerato il precursore con "I Fiori del Male", Paul Verlaine e Arthur Rimbaud. Il Simbolismo francese influenzò profondamente la letteratura europea, introducendo nuove tecniche poetiche e una visione dell'arte come strumento per cogliere le corrispondenze nascoste tra le cose. Le caratteristiche fondamentali del Decadentismo includono l'uso di un linguaggio musicale e suggestivo, la predilezione per atmosfere crepuscolari e misteriose, e una concezione dell'artista come essere superiore e isolato dalla società borghese.