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Decadentismo

7/7/2022

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DECADENTISMO
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Decadentismo, etichetta, difficile da definire, solo letteratura italiana, non tutti sono d'accordo.
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DECADENTISMO DEFINIZIONE Decadentismo, etichetta, difficile da definire, solo letteratura italiana, non tutti sono d'accordo. Non è un movimento letterario, è una tendenza di pensiero, nuovo gusto, sensibilità, atmosfera culturale, che influenza tutte le arti, diverse correnti, movimenti in campo artistico e letterario, diversi anche da paese a paese. Esperienze diverse, aspetti in comune. Si diffonde in Europa alla fine dell'800, in particolare in Francia negli anni '80 dell'800, paese che ha l'egemonia culturale (naturalismo, impressionismo). Questo clima dura fino alla fine della 1° GM (1918), difficile dire quando esaurisca la sua influenza. In tutto il '900 incontreremo artisti, poeti e scrittori che risultano influenzati da aspetti del decadentismo. Per alcuni indica tutto il '900. CONTESTO Si sviluppa parallelamente al positivismo, naturalismo. Il decadentismo si oppone al positivismo, lo critica e contesta → 2 modi diversi. Perché? Periodo in cui secondo loro tutte le certezze del positivismo stavano iniziando a vacillare. Contesto storico particolare: piena seconda rivoluzione industriale trionfo e sopravvento dei valori borghesi → successo, denaro. Contrasto tra imprenditori e proletari. Imperialismo: a rischio gli equilibri europei. Belle époque, della società di massa, dove trionfano le leggi del mercato e omologazione del gruppo. Crisi dei valori. Alcuni di questi intellettuali, invece che stare dentro a questo sistema, manifestano tutto il loro rifiuto, esprimono il loro disagio v/presente da cui...

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Didascalia alternativa:

non riescono ad uscire. Unica certezza: la scienza, la tecnica e la ragione non possono essere più le soli chiavi di lettura della realtà, non spiegano tutto, solo quella materiale e sensibile (con i sensi). La realtà non è solo questa, al di là delle apparenze. Si affermano atteggiamenti irrazionali. Dare valore agli stati abnormi, irrazionali come il sogno, la fantasia, l'immaginazione, l'intuizione o qualcosa che alteri la percezione, droghe o alcol, stato che consente di intuire ciò che razionalmente non siamo in grado di fare. TERMINE Perché si chiama decadentismo? Paul Verlaine, poeta francese che nel 1883 pubblica su 'Le chat noir' (rivista), il Langueur (languore). Incipit. " lo sono l'impero alla fine della decadenza". Sonetto, il poeta parla in prima persona e istituisce un'analogia tra proprio stato d'animo e l'Impero romano alla fine della decadenza. Richiamo perché la fine dell'impero romano è il simbolo del tramonto di un'epoca. Assume su di sé tutte le caratteristiche: debolezza, sfinimento, spossatezza alla fine della sua storia. Di chi è alla fine, sente il vuoto, non ha la forza di reagire, di risollevarsi, lo fa in maniera quasi compiaciuta. LANGUORE di Paul Verlaine p. 201 Barbari bianchi: popolo germanico. Assistere. Indolenti, poeta si limita a fare una poesia virtuosa. Languore del sole: il sole si sta spegnendo. Annui: la noia, senso di vuoto e noia, già visto, nulla di nuovo. Non si vuole o non si riesce o non si può trovare la forza per reagire. Incapacità di reagire, sorta di noia e immobilità un po' come i romani quando non ce la facevano più. Non riesce a fare altro se non una poesia futile. Stato del poeta: quasi morte. Plus rien à dire: poesia decadentista, è già stato detto tutto, poesia non ha più niente da dire. Poesia fatua, vuota, l'unico tipo di poesia che il poeta decadente riuscirebbe a fare. Stato d'animo che appartiene a un gruppo di intellettuali che rifiutano i valori e mentalità borghesi, atteggiamenti provocatorio e bohémiens, si rifanno al Maledettismo di Baudelaire. L'anno successivo, Verlaine fa i nomi di questi intellettuali, fa un elenco pubblicando nella rivista Lutèce, questo elenco sotto il nome di Poètes maudits. C'erano i nomi di: Rimbaud e Mallarmè. Negli stessi anni usciva un romanzo: 'À rebour' di Huysmans, il manifesto del decadentismo. Dopo questo articolo la critica accademica (Croce) definisce questi poeti come decadenti, intento spregiativo, conducono una vita sregolata, dissacrano i valori della società borghese (vita sessuale), li definisce cogliendo la parola utilizzata da Verlaine. Questi stessi intellettuali che si vedono affibbiare questa etichetta decidono di farne un punto di forza, di assumere questa definizione in maniera polemica e orgogliosa. Decadenti perché estranei all'epoca in cui vivono, rifiutano tutto ciò che caratterizza la realtà del tempo. Espressione per definire un'epoca di contrasti, è decadente quel mondo così come sono decadenti coloro che si oppongono a questo mondo. ice valenza: sia società malata alla fine dei suoi gio sia coloro che se ne vogliono tirar fuori, si autoemarginano. Concetto generale. consapevolezza della crisi e rifiuto del positivismo. INTELLETTUALE In positivo: forte individualismo, soggettività, grande importanza alla dimensione interiore. Oltre all'irrazionalismo, convinzione che la realtà sia leggibile non solo con la ragione ma anche con tutti gli strumenti che non usano la ragione, stati abnormi o perché alterati dalla droga o alcol, o folle o sogno. Realtà non è solo quella materiale e sensibile, c'è altro. Decadentismo come una continuità di un certo Romanticismo inglese e tedesco: tematiche negative, noia, disagio e conflitto tra artista e società. Esasperazione del romanticismo, importanza dell'individualismo. Si ritorno su questo perché siamo in una società di massa, che si conforma ai valori della maggioranza. Accentua il conflitto tra artista e società, intellettuale declassato, emarginato, umiliato dalla società dove conta il profitto, l'idolo d'or. Perde il suo ruolo di guida, di poeta vate. Rifugiarsi nella dimensione personale e soggettiva, si rinchiude nel suo mondo dove i valori sono l'arte e la poesia → si autoemargina. Letteratura raffinata, artificiosa, molto complessa perché mettono in poesia il loro mondo senza usare codici che lo traducono agli spettatori. Differenza con l'intellettuale romantico: non c'è la volontà di agire (titanismo), combattere contro la società che emargina. Subentra il languore, senso di non volere e non potere. Baudelaire, chiarisce la posizione dell'intellettuale all'interno della società. Dialogo tra il poeta e un amico. Si incontrano in un luogo malfamato e l'amico si stupisce. Lui dice che per schivare il traffico ha perso la sua aureola. Metafora: la visione che si aveva prima della poesia e del poeta, una sorte di essere sovrannaturale. L'ha persa, è caduta nel fango ha preferito non raccoglierla. Ora che è senza aureola può fare quello che possono fare gli uomini comuni. La società emargina senza dare altre alternative, ipocrisia della società borghese, perdita di tutti i valori. PERDITA D'AUREOLA di Charles Baudelaire Vita frenetica, nota-fango. Ci si muove in strade di fango, realtà deplorevole. Metafora Ha perso la sua sacralità, che è si è persa nella società frenetica del tempo → rassegnarsi alla decadenza piuttosto che rimetterci la pelle. Ironia: adesso che è senza corona che lo rendeva diverso. Tolto questo segno di sacralità ne trae il vantaggio dell'uomo comune, vizi e bassezze. Alla fine essere al di sopra lo annoia, poi quella aureola la prenderà qualcuno che penserà che basti metterla in testa per attribuire il valore del poeta. VISIONE DEL MONDO Visione contrapposta a quella positivista, non ritengono che la scienza e la tecnica possano dare tutte le risposte o meglio dicono che serva solo per la realtà fisica, materiale ma non è la realtà perché è pragmatica, insondabile, misteriosa. Non si può utilizzare la ragione per sondare la realtà più profonda che va al di là → strumenti conoscitivi irrazionali. La si coglie solo negli stati abnormi: sogno, incubo, allucinazione, follia. Stato alterato e estremo o naturale (sogno, incubo) si percepisce qualcosa della vera essenza oppure alcol, droghe (oppio e assenzio) → facoltà dell'intuizione, condizione non razionale, non facoltà razionali. Intellettuale, artista, poeta non l'uomo comune, sorta di stato di grazia, slancio mistico, momento in cui si percepisce la realtà non è quella degli uomini comuni e mortali. Altri due stati: Panismo (D'annunzio, La pioggia nel pineto), fusione dell'uomo con la natura, stato in cui l'uomo-poeta si sente un tutt'uno con la natura. Epifania, rivelazione, momenti improvvisamente assumono un'importanza particolare. Essenza della realtà: fittissima rete di analogie e corrispondenze. Cose che vedo sono solo il simbolo di qualcosa che c'è sotto, non sono l'essenza della realtà. CORRESPONDENCES: '57, sonetto di Charles Baudelaire, tema delle corrispondenze, ogni cosa della realtà rimanda a qualcos'altro. Considerato manifesto. Raccolta "Fleurs du mal". Natura - mondo in cui viviamo, personificazione. È un tempio, metafora. Pilastri viventi: alberi. Elementi della natura comunicano con noi, arrivano impulsi e stimoli che noi riusciamo a sentire ma non li comprendiamo fino in fondo. Inconscio: Freud, nascita della psicoanalisi. L'uomo attraversa la natura →vive, tra foreste di simboli → realtà, insieme di elementi che rimandano sempre a qualcos'altro fittissima rete. Figura retorica dei decadenti: sinestesia, accostamento di due termini di sfere sensoriali diverse. B mette in evidenza come dietro alle cose ci sia un mondo di corrispondenze che costituiscono un'unità che noi percepiamo solo in particolari condizioni → poeta veggente. POETICA No linguaggio referenziale, connotativo, i d mettono in atto una rivoluzione del linguaggio. Musicalità: sceglie le parole per il loro valore fonico, suono che suggeriscono. Ambiguo: sul piano sintattico, saltare i nessi tradizionali, testo un po' caotico, saltare connettivi, congiunzioni. Non sembra ci sia un filo logico. Ambiguo anche lessicalmente, non significato proprio ma sfumatura particolari o vicino. Analogico: (difficile comprendere le analogie, accostamenti personali, visione dell'autore). Perfetto per rendere le corrispondenze, rimandi del tutto personali, pieno di metafore e analogie e sinestesie, simboli. Fuso al linguaggio di altre arti, es. musicalità. Linguaggio suggestivo, suggerisce delle impressioni, immagini. Evocativo e magico. Tutto questo fa della poesia decadente una poesia difficile da comprendere. Spesso oscura, volutamente, poeta diverso dall'uomo comune, poesia raffinata e artificiosa, poesia autoreferenziale. TEMI E MITI: repertorio sul quale ritornano sempre TEMI "negativi": Decadenza: guardare con ammirazione a quelle epoche storiche decadenti, fine di una civiltà (età alessandrine, ellenistica, epoca bizantina). Si accompagna una grande raffinatezza, cultura estremamente raffinata. Lusso: della cosa preziosa, rara e raffinata. Concetto della lussuria, piacere dei sensi, perversione, masochismo, crudeltà. Comportamenti sessuali privi di qualsiasi limite. Nevrosi: atmosfera della società del tempo, caratteristica di tutti i personaggi (ma anche al giorno d'oggi e anche nostra). Malattia: sia la società che tratto distintivo, guardare le cose in un modo diverso. Corruzione: tutto ciò che si sta disfando, consumando, città decadente per eccellenza: Venezia, bella e raffinata ma sempre sul punto di scomparire. Morte: onnipresente, sorta di ossessione. TEMI "positivi": Vitalismo: slancio, energia vitale con cui ci si aggrappa alla vita, ricerca del godimento oltre ogni limite, sorta di esaltazione della forza barbarica sugli esseri più deboli. Superomismo: uomo superiore alle masse, sia letteratura che storia. Modo di mascherare questo senso di decadenza: reagire a una condizione di annientamento. FIGURE RICORRENTI: nei romanzi Artista maledetto: artista che dissacra tutti i valori della società borghese, vita sregolata sesso, alcol, droga senza porsi limiti perché funzionale all'arte. Esteti: bellezza, interpretano la realtà, giudicano attraverso il principio della bellezza. Si circondano di cose belle, preziose, esaltano la bellezza in ogni aspetto della vita anche al di là dei valori morali, tendono a fare della propria vita un'opera d'arte. Vita e arte sono in simbiosi, vita inimitabile, diversa da quella della massa, normale, meschina e omologata. Il protagonista di À rebours, Des Essenteintes, è un esteta. Anche Dorian Gray anche Andrea Sperelli di D'annunzio. Figura centrale anche dell'estetismo, movimento che nasce in GB che esaspera e valorizza questo culto dell'arte e della bellezza come principi fondamentali. Inetto: rappresentazione per eccellenza di Italo Svevo, anche dell'epoca moderna, incapace a vivere, colui che viene emarginato e che si tira indietro davanti alla società. Vive la sua vita solo nei sogni e nell'immaginazione ma paralizzato, non riesce ad assumere il controllo della sua vita. Non fa passi avanti in virtù delle sue aspirazioni. Femme fatale: stereotipo, Fosca, Lupa, donna sensuale, seduttrice, che consuma l'uomo fino a privarlo di ogni energia e di ogni forza. Superuomo: uomo superiore alle masse, raffigurazione di tutto l'uomo decadente che si sente diverso e superiore rispetto alla massa omologata. FORME LETTERARIE POESIA Baudelarie: unione tra romanticismo e decadentismo, negatività dell'esistenza moderna, linguaggio analogico, ricerca formale. Modello dei simbolisti, corrente poetica francese rappresentata dai poeti maledetti, poesia evocativa, visionaria, onirica. Simbolismo influenzerà sia D'annunzio e Pascoli, partono da posizioni simboliste e elaborano una poetica propria. PROSA Romanzo decadente: narrativa che sviluppa molti dei temi che abbiamo visto, romanzo estetizzante ("A rebours", "Il ritratto Dorian Gray", "Il piacere") oppure romanzo psicologico ("Il discepolo di Bourget"). Fogazzaro, romanzi difficilmente etichettabili "Malombra", romanzo gotico, noir. POESIA Tra l'inizio dell'800 e '900 cambia moltissimo, più dei due millenni precedenti. Tende a dissolvere la regolarità della struttura metrica, il linguaggio poetico è stato aulico, solenne, ora tende ad avvicinarsi a quello della prosa, della comunicazione quotidiana. Stile che tende a diventare sempre più allusivo, opaco. Ma cambia soprattutto negli argomenti. Ruolo importante: "Les fleurs du mal", 1857 Baudelaire (stesso anno di Madame Bovary). Perché? Parla di cose di cui nessuno aveva parlato prima, cioè il negativo della modernità, sia rispetto alla vita sociale che al cambiamento: caos delle città, prostitute, carcasse di animali, solitudine, vuoti, sentirsi fuori posto, depressione, angoscia esistenziale, conflitto tra artista e società borghese, contrasto tra vita che si vorrebbe e la realtà di noia esistenziale. Dicono ai poeti che vengono dopo che non esiste solo la realtà come apparenza, ma sotto la superficie delle cose c'è un mondo affascinante al quale riesce ad attingere il poeta veggente, vede dove gli altri non vedono, porta alla luce quello che c'è dietro all'apparenza. Linguaggio nuovo, irrazionale, intuitivo, evocativo. Testo fondamentale sia per cosa dicono, per chi lo dice e per come lo dice. Segnano l'inizo della poesia moderna, essenzialmente lirica, definita anche pura, non ha preoccupazioni di contenuti, no intenti morali, civili, caratterizzata per l'interpretazione simbolica della realtà e per la ricerca di un linguaggio capace di rappresentare l'intuizione del poeta. B anticipa il Decadentismo e, in particolare, il simbolismo. BAUDELARIE Biografia Vive tra 1821-1867, a Parigi. Famiglia borghese, perde il padre a 5 anni, la madre si risposa con un ufficiale francese, rapporto conflittuale. Insofferenza che continua nell'adoloscenza, uomo che conduce una vita sregolata fin da giovane (società borghese), trasgrendendo alle regole della società perbenista. Circolo dei fumatori di hashish. La madre lo farà interdire sia per il mondo di vivere sia perché maggiorenne ha sperperato l'eredità del padre. Tenta di vivere di poesia ma anche di prosa come "Paradisi superficiall". Molte traduzioni, attività letteraria che da' un guadagno immediato (Edgar Allan Poe), saggi di critica sia letteraria che artistica. Muore a 46 anni, per sifilide, fisico malaticcio dalle droghe. Les fleurs du mal 1857 lo pubblica, inizialmente il titolo era Les lesbiennes. Volontà di suscitare scalpore, il titolo è un ossimoro (termini inconciliabili), termine positivo: fiori, rappresentano la bellezza la gentilezza della poesia accostato ad un temine negativo: male, degrado, negatività, ciò che domina il mondo. Contrasto tra aspirazione, impossibilità e vita di bellezza e armonia. Quello che definisce l'idéal e la realtà, fatta di vizi, sofferenze, peccato, quello che lui definisce l'énnui (noia, tedio), in inglese spleen: più complesso, angoscia esistenziale, oppressione che a tutti capita di sentire, ci si sente schiacciati, depressione. Vita che vorremmo vivere - realtà. Altri significati: anche il male può avere i suoi fiori, le sue bellezze, più seducenti del bene; i fiori come le poesie, cioè quanto di bello c'è, nascono dal male, dalla sofferenza, dal dolore. Rivede l'organizzazione dell'opera, nel 1861, totale di 126, divise in 6 sezioni tematiche con un nuovo ordine per illustrare un percorso, lotta contro il male. Storia di un'anima, la sua. Ma quando esce nel '57 fa subito scandalo, accusato, processato, condannato per oscenità e oltraggio alla morale. Pena: sequestrato il testo, 6 di queste poesie vengono tolte e divieto di pubblicarle + pena pecuniaria sia per lui che per l'editore. Scandalizza così tanto perché non racconta l'amore romantico ma i vizi, i peccati, la mancanza di fede e di speranza. B guarda dentro di sé e scopre di essere attratto dal male, dal sesso, piaceri che non trovi nell'ambiente e nella società in cui vivi. Lato oscuro di tutti gli uomini, secondo gli altri devono essere tenuto nascosto. No limiti della morale, religione. Scandalo consiste nell'aver fatto di questo lato oscuro del mondo la materia della sua poesia. Poema: opera organica. 1- Spleen e ideale: sezione + corposa, cerca di superare quel vuoto e solitudine di essere sempre fuori posto, illudendosi che ci possa essere una vita di purezza, ma si rende conto che è impossibile, e quindi ripiomba nello spleen cercando una via d'uscita 2- Quadri parigini: immergersi nel caos della metropoli di Parigi, città del male → rifugio momentaneo 3- Il vino: allora cerca un'altra fuga → alcol, fuga effimera, che dura poco, una volta passata l'ebrezza si ritorna nel cupo 4- Allora distruzione, atteggiamenti negativi: I fiori del male 5- La rivolta: Con un ultimo tentativo di ribellione v/società e dio. 6- Unico rifugio possibile: La morte. Testi "Al lettore": prima lirica. Si rivolge al lettore in modo provocatorio, senza cercare gratificazione. Così com'è, con aspetti più impoetici. Conclude con una sorta di colpo di scena, per quanto il lettore si metta la maschera del borghese perbenista lui è il prodotto di questa società e tutti siamo come lui. Società del tempo → espressione della negatività. L'albatro Prime 3 strofe il poeta racconta ciò che vede o ricorda. Natura narrativo-descrittive. Ultima: esplicita il significato delle strofe precedenti e della poesia. 1° strofa: I marinai si divertono a catturare questi uccelli marini: grandi uccelli di mare (infinito enorme), compagni, presenza discreta che non influisce sulla navigazione per quelle navi che sfrecciano sugli abissi amari. 2° strofa: mantiene le caratteristiche di regalità. 3° strofa: sarcasmo, degradato ad un viaggiatore. Riporta lo scherno dei marinai, risulta anche ridicolo. Derisione sempre più pesante. 4° strofa: senso del racconto, il poeta è un albatro. Esule in terra: la società lo emargina, non ha senso di esistere. Il poeta oltre ad essere emarginato non si sente a suo agio. Contrasto tra il poeta e la società. Correspondances. manifesto del decadentismo, realtà: primo metodo come gli esseri comuni, regole e ordine e l'altro poeti, simbolo di qualcosa di più profondo. Spleen. sensazione di un peso, oppressione della vita su di te, sorta di prigione. SIMBOLISMO B è l'ispiratore e propulsore del simbolismo: corrente poetica che nasce in FR nella seconda metà dell'800, collochiamo all'interno del decadentismo. Manifesto: "Correspondances", si riconosce in questo testo. Visione simbolica della realtà, la natura è un tempio, simboli distinti, rimandano a qualcos'altro che il poeta riesc a cogliere. Caratteristica fondamentale: linguaggio no denotativo ma sfumato, evocativo, suggestivo. Verlaine: uno dei poeti più importanti del 2° 800, all'epoca attirava l'attenzione per il suo comportamento, maestro e amante di Rimbaud → 2 anni di carcere. Poesia evocativa, suggestiva. La poesia non deve definire esattamente la realtà. Parole si sciolgono in musica linguaggio musicale e simbolico. Rimbaud: poeta veggente, al posto del poeta vate. Decifra i simboli della realtà. Poesia visionaria o onirica. Descrive un mondo uscito da un sogno o allucinazione. "Il battello ebbro". Mallarmé: vita meno sregolata, si occupa di ricerca formale, condivide la visione simbolica e ritiene che la struttura tradizionale della poesia non sia in grado di renderla. Linguaggio che rompa gli schemi → molto oscuro, difficoltà di interpretazione. Simbolismo è una parte della poesia italiana: D'annunzio e Pascoli. PROSA Stesso rifiuto dei valori borghesi che ci sono nella poesia. In tutta EU è il genere di maggior successo. Parallelo ai romanzi veristi e naturalisti. Caratteristica principale: rompe con la tradizione realistica 800esca, rompe con il romanzo naturalista e verista → romanzo innovativo sia per la forma che per il contenuto. Non c'è intreccio, non c'è una storia, non c'è una trama, scarno, no sfondo storico-sociale. Non romanzi corali, ritratto di un singolo personaggio o pochi Dei personaggi non interessano le azioni ma l'analisi interiore del personaggio. Quindi no romanzo d'azione, ma approfondita la psicologia del personaggio. No rappresentazione della realtà in modo oggettivo, temi irrazionalistici, ispirati a una visione che è quella dell'estetismo (evadere dalla mediocrità, banalità della vita quotidiana, conflitto con la società), esasperazione del culto del bello, ideologia e atteggiamento per il quale al bellezza è l'unico valore che conta senza alcun vincolo morale, altro modo di reagire. Romanzi decadenti: "À rebour" di Huysmans (A ritroso o Controcorrente), 1884. Rompe w/tradizione 800esca, romanzo senza trama, insieme di riflessioni, sensazioni, emozioni. Unico personaggio: il protagonista, che è Des Esseintes, uomo aristocratico, eccentrico, spregiudicato che disprezza tutto quello che è mediocre, permenista, borghese. Vive a Parigi e a un certo punto per noia e sazietà lascia P e si rifugia a Fontenay. Unica occupazione è arredare la sua villa di F, circondarsi di cose prezioese, reare, eleganti e ricavare piacere dalla ricchezza di cui si circonda. Vive di questo senza alcun contatto umano. Domestici orari di lavoro per non incontrarli mai. Eccentricità → nevrosi, sempre più debole, in preda ad allucinazioni. È costretto a rientrare a Parigi. Tentativo di vivere controccorente, rimpiazzare la vita con l'arte ma si è rivelato impossibile. D incarna il Dendi, personaggio eccentrico, ostenta la sua originalità nei comprtamenti e modo di vestire. Apparenza ha un valore enorme, distinguersi dall'uomo comune. Anche esteta: bellezza è un valore supremo, si circonda di cose belle, le compra e colleziona. "Il ritratto di Dorian Gray" di Oscar Wilde, scrittore di Dublino, figlio di un medico e di una poetessa, studia a Londra. Si laurea in latino ad Oxford. Protagonista della società londinese, critica ferocemente la realtà del suo tempo. Sposato ma ha avuto relazioni con uomini, 2 anni di lavori forzati, omosessualità era una malattia. OW dimostra con la sua vita cos'è l'estetismo, lui è un esteta, ricerca e si sforza di fare della sua vita un'opera d'arte. Coincidono anche in Dorian Gray, è anche il ritratto del su autore. Nella prefazione enuncerà i principi estetici, sostiene che l'arte non è accessibile a tutti, unico scopo è creare bellezza e che non ha alcun valore morale. Non esistono libri morali e non morali ma libri scritti bene o male. Nel ritratto di DG c'è un minimo di storia, un po' di personaggi oltre al protagonista. Struttura simile ma solo apparente, di tipo saggistico, sorta di resoconto delle visioni del mondo dei personaggi, da un lato condanna dei valori borghesi, rovesciare i valori contemporantei dall'altro dimensione fantastica. Storia: ritratto che prende le bruttezze del personaggio che introduce il tema del doppio, presenza in ognuno di noi di un altro lato. DG è un giovane 20enne, bellissimo, ricco, di cui un certo Basil fa un ritratto, per la bellezza straordinaria e raffinata, unica che attira l'attenzione di un lord che è un dendi, particolarmente raffinato, un cinico, spiega a DG che la bellezza va vissuta subito, integralmente, senza limit morali. Il Lord conduce DG ai piacere della vita, sorta di guida spirituale e gli fa provare ogni tipo di piacere, di dissolutezza. Si espone a compiere anche le più grandi bassezze, azioni deplorevoli. Mentre sperimenta i suoi piaceri rimane bellissimo come una magia, la bruttezza finiva sul ritratto, che invecchiava. Un giorno il pittore lo rimprovera e gli rivela il segreto. DG decide di ucciderlo. Quando tocca questo estremo di degrado, il ritratto assume delle fattezze sempre più oscene, rappresenta lo specchio delle sua coscienza. Squarcia il ritratto, poco dopo morirà, stato di deturpazione mentre il ritratto riprenderà la sua bellezza. L'arte è qualcosa di infinito che ha sempre la meglio sulle bruttezza della vita. DG è simile a Des Esseintes ma DG è un narciso ha bisogno che gli altri lo vedano, no empatia. Questi sono romanzi decadenti estetizzanti. "Il discepolo" di Bourget è un romanzo psicologico, analisi del personaggio approfondita e raccontata attraverso l'ottica ristretta di solo quel perosnaggio. ITALIA D'Annunzio: 3° romanzo decadente per eccellenza Fogazzaro: vicentino, nei suoi romanzi recepisce la direzione del romanzo europeo, approfondimento dei personaggi: Inetto + femme fatal. "Malombra": romanzo psicologico, trama complessa. Marina di Malombra pensa di essere la reincarnazione di una sua antenata, Relazione con Corrado amante dell'antenata →inetto che viene sedotta dalla femme fatal che alla fine la uccide. Deledda: prima vincitrice del nobel Elias Portolu, romanzo verista, Sardegna, in realtà, romanzo che parla dell'analisi interiore del personaggio + conflitto con la società e incomunicabilità. EP ha fatto periodo di carcere, poi promette di cambiare atteggiamento alla madre ma poi si innamora della fidanzata del fratello. Lei si sposa con il fratello ma poi intrecciano una relazione. Maddalena rimane incinta, il fratello muore. Fanno passare il figlio per quello di Pietro (fratello). Vive un contrasto interiore e sensi di colpa. Diventa prete. Il figlio muore. Importante: psicologia del personaggio.