Le zone dell'Inferno dantesco

L'Inferno di Dante è suddiviso in diverse zone, ciascuna destinata a specifiche categorie di peccatori:

1. Vestibolo (Antinferno): Qui si trovano gli ignavi, coloro che non si sono schierati né per il bene né per il male. La loro punizione consiste nel correre eternamente dietro un'insegna priva di significato, tormentati da vespe.

2. I Cerchio (Limbo): Ospita i pagani virtuosi e i bambini non battezzati. Non subiscono pene fisiche, ma soffrono per il desiderio inappagabile di vedere Dio.

3. II Cerchio: Dedicato ai lussuriosi, trascinati da una violenta bufera infernale. Minosse funge da giudice e custode di questo cerchio.

4. III Cerchio: I golosi giacciono in un fango maleodorante, colpiti da una pioggia incessante.

5. IV Cerchio: Avari e prodighi sono condannati a spingere enormi macigni in direzioni opposte, scontrandosi e rinfacciandosi le rispettive colpe.

6. V Cerchio: Gli iracondi sono immersi nella palude dello Stige, dove si colpiscono continuamente. Il demone Flegiàs è il custode e traghettatore.

7. VI Cerchio: Gli eresiarchi giacciono in tombe infuocate all'interno della città di Dite, custodita da numerosi diavoli.

8. VII Cerchio: Diviso in tre gironi, ospita i violenti.

Quote: "Per me si va ne la città dolente, per me si va ne l'etterno dolore, per me si va tra la perduta gente." - Iscrizione sulla porta dell'Inferno

Questa struttura dettagliata dell'Inferno dantesco riflette la complessità della visione morale e teologica di Dante, offrendo un riassunto dell'Inferno che ne evidenzia la profonda organizzazione e il significato allegorico.