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Convivio, De Vulgari Eloquentia e De Monarchia - Trattato e Riassunto

Convivio, De Vulgari Eloquentia e De Monarchia - Trattato e Riassunto

 

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4ªl

Appunto

Il Convivio, il De vulgari eloquentia e il De Monarchia sono opere fondamentali di Dante Alighieri che esplorano temi linguistici, filosofici e politici. Questi trattati riflettono il pensiero innovativo di Dante sul volgare italiano, la filosofia e il rapporto tra potere temporale e spirituale.

• Il Convivio è un'enciclopedia filosofica in volgare, dimostrando le capacità espressive dell'italiano.
• Il De vulgari eloquentia difende la dignità della lingua volgare e getta le basi per la letteratura italiana.
• Il De Monarchia sostiene l'indipendenza del potere imperiale da quello papale, opponendosi alla teocrazia.

17/9/2022

1658

Il Convivio

Il Convivio è un'opera fondamentale di Dante Alighieri, scritta durante il suo esilio tra il 1303 e il 1304. Questo trattato rappresenta la prima enciclopedia del sapere in italiano, dimostrando le solide capacità espressive del volgare rispetto al latino e alla lingua d'oil.

Definizione: Il termine "Convivio" deriva dal latino "convivium", che significa banchetto, simboleggiando un festino intellettuale dove si condivide il "pane degli angeli", ovvero la filosofia.

L'opera si propone di istruire i lettori, elevandoli dalla loro ignoranza. Dante si pone come mediatore tra coloro che partecipano al banchetto della sapienza e coloro che ne sono esclusi, offrendo le "briciole della beata mensa" a tutti.

Highlight: Il Convivio rappresenta una "scienza per tutti", utilizzando un linguaggio accessibile e la lingua volgare per raggiungere un pubblico più ampio.

La struttura dell'opera prevedeva 15 trattati, di cui Dante ne completò solo quattro:

  1. Introduzione: descrive il pubblico e l'oggetto del Convivio, giustificando la scelta del volgare.
  2. Illustrazione del metodo di interpretazione allegorica delle canzoni.
  3. Canzone d'amore con la donna convertita in lode della filosofia.
  4. Canzone dottrinale sul tema della nobiltà.

Esempio: Ogni trattato è composto da una canzone iniziale seguita da un commento dettagliato, dimostrando l'efficacia del volgare nell'affrontare argomenti complessi.

CONVIVIO
Quest'opera è scritta nello stesso periodo del De Vulgari Eloquentia cioè riguardo alla lingua
volgare; Scritta durante l'esilio di

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De vulgari eloquentia

Il De vulgari eloquentia è un trattato composto da Dante poco dopo il Convivio, tra il 1303/4 e il 1304/1305. Come il Convivio, anche quest'opera rimase incompiuta a causa dell'inizio della stesura della Divina Commedia.

Definizione: Il titolo "De vulgari eloquentia" significa "L'eloquenza volgare" ed è considerato provocatorio per l'epoca, in quanto unisce il concetto di "eloquenza" (associato alla letteratura latina) con "volgare" (la lingua del popolo).

Dante scrisse quest'opera in latino per conferire autorevolezza al suo argomento e renderlo accessibile agli studiosi di tutta Europa. Tuttavia, il suo scopo principale era difendere la dignità della lingua e della letteratura italiana.

Highlight: Per Dante, il volgare è superiore al latino in quanto lingua naturale e mutevole, mentre il latino è considerato artificiale e immutabile.

L'opera si concentra su tre temi principali:

  1. La lingua
  2. Le strutture retoriche
  3. La letteratura

Esempio: Dante definisce il volgare ideale come:

  • Cardinale: comune a tutti gli abitanti
  • Aulico: parlato nelle corti più nobili
  • Curiale: le cui regole devono essere fissate dai saggi d'Italia

Nel primo libro, Dante offre una panoramica delle lingue europee e italiane, culminando in una "cartina linguistica" dell'Italia nel decimo capitolo. Nel sedicesimo capitolo, paragona il volgare illustre a una pantera, il cui profumo si sente ovunque ma che non si trova in nessun luogo specifico.

Vocabolario: Il "volgare illustre" è il modello di lingua italiana ideale secondo Dante, che appartiene a tutte le città italiane ma non è esclusivo di nessuna.

CONVIVIO
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De Monarchia

Il De Monarchia è un trattato politico di Dante Alighieri che si propone di dimostrare l'indipendenza del potere dell'imperatore rispetto a quello del papa. Con quest'opera, Dante si oppone fermamente alla teocrazia, ovvero il governo in cui il potere politico è nelle mani di autorità religiose.

Definizione: La teocrazia è una forma di governo in cui il potere politico è esercitato da autorità religiose che si considerano rappresentanti di Dio.

Dante confuta l'allegoria del sole e della luna utilizzata da Papa Bonifacio VIII per giustificare la supremazia papale. Secondo questa allegoria, come la luna riceve la luce dal sole, così il potere temporale (imperiale) deriverebbe da quello spirituale (papale).

Esempio: Dante smonta questa teoria sostenendo che:

  1. La luna non riceve la sua esistenza né il suo movimento dal sole.
  2. La luna possiede una propria luminosità, anche se può essere potenziata dal sole.

Highlight: Con il De Monarchia, Dante propone una visione innovativa dei rapporti tra potere temporale e spirituale, gettando le basi per una concezione più moderna della separazione tra Stato e Chiesa.

La teoria dei due soli elaborata da Dante nel De Monarchia sostiene che imperatore e papa sono entrambi direttamente sottoposti a Dio, ciascuno nel proprio ambito di competenza, senza subordinazione dell'uno all'altro.

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