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30/6/2023

20241

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COLLEGAMENTI TEMA UOMO-NATURA ITALIANO/LATINO L'uomo da sempre ha cercato il contatto con la natura trovando in essa conforto e identificazione. Di tale rapporto ne abbiamo testimonianza già in tempi antichi con gli scritti bucolici di Virgilio, ma anche in seguito con Ovidio e il suo scritto "La metamorfosi " in cui racconta una tra le più celebri trasformazioni, ovvero quella di Dafne che per sfuggire dalla passionalità di Apollo, chiese di essere trasformata in alloro, e in tale evento viene sottolineato lo stretto contatto tra uomo e natura. Al tempo stesso quest' ultima è stata temuta, di ciò sono testimoni numerosi autori romantici tra cui Leopardi, con la sua visione della natura matrigna, che suscita nell' uomo desideri che non può raggiungere. Ma come è già stato detto oltre a vedere la natura come un antagonista nella vita dell'uomo viene vista anche come una presenza benevola, secondo quanto invece afferma Pascoli: la natura è "come una madre dolcissima" a cui non viene addossata alcuna colpa sui dolori che l' uomo prova, ma spesso anzi entra in stretta connessione con esso, ciò è visibile nella poesia "il Gelsomino notturno" tratto da "I canti di castelvecchio" scritto nel 1903. La poesia è stata composta in occasione del matrimonio di Gabriele Briganti, intimo amico di Pascoli, al punto tale che...

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la narrazione illustra le immagini notturne della prima notte di nozze tra l'amico e la sua nuova moglie, ma in una visione esterna alla loro dimora. La lirica presenta un arco temporale tra il tramonto e l'alba con l'avvicendarsi di due serie di immagini differenti ovvero, quella umana e quella naturale che allegoricamente riprende la prima. La lirica è dominata dal tema portante erotico-sessuale accostato a quello della natura campagnola in cui è ambientato, infatti viene raccontata la fecondazione dei fiori con una serie di immagini velatamente erotiche determinate da alcune frasi come "l' odore di fragole rosse" elemento simbolicamente erotico, mettendo in risalto il fonosimbolismo pascoliano. Insieme a questa rappresentazione naturale dall'altra parte vi è l'immagine della prima notte dei novelli sposi espressa da diverse frasi tra cui " passa il lume su per la scala", brilla al primo piano. s'è spento" per poi concludersi con la chiusura dei petali del fiore un po sgualciti mentre cova dentro di sé una nuova felicità, frase con un chiaro riferimento al concepimento avvenuto tra gli sposi che farà fiorire nel grembo della donna una nuova vita. Come si può notare vi è un vero e proprio connubio tra la natura e la vicenda umana al punto tale che essa viene naturalizzata, mentre l'ambiente naturale viene antropomorfizzato, evidenziando la stretta connessione e similarità tra i due descritti da termini estremamente simbolici e connotativi che coinvolgono le aree sensoriali riprendendo il fono-simbolismo dannunziano espresso in poesie come "La pioggia nel pineto". INGLESE But the period in which this relationship becomes closer as has already been mentioned is Romanticism, that start at the end of 18th century and the beginning of the 19th century. The romantic movement promote all the ideology against the illuminism and order but exalt the feelings of the human so his own nature and the greatness of these one that cause admiration but also at the same time fear. 1 This ideology is witnessed and participated in by numerous English authors as well as Italians. Among the first we find Samuel Taylor Coleridge one of the major Romantic writers of the first generation. One of his masterpieces is "The rhyme of ancient mariners", based on a typically Romantic supernatural and exotic mysterious vision. It's a narrative poem set in the framework of an old sailor who stops a man intent on going to a wedding, to tell him his story hypnotizing him with his magnetic eyes. The story of the sailor begins when one day while on the voyage, he along with the crew saw an albatross, but despite this the man decided to kill it, but this will cause a set of unfortunate and cursed events that led to almost certain death to members of the entire crew. After that another ship appeared but its crew consisted of ghosts and a woman representing life in death together with her mate the death and after a duel the life in death won and decided that the man would be punished but not die, the crew would survive but the sailor would be unable to sleep or find peace. Later, thanks to a gesture of love towards nature executed by man, he resumed sleeping, but he still had to serve a sentence over which he had to regularly stop a person to whom he had to tell his story. This tale obviously has a moral to its intern telling of sins and their atonement but at the same time how the cruelties of human beings to nature and its creatures bring consequences that he will suffer firsthand. And also emphasizes how man has not always been able to admire and respect nature as was previously done. ED. CIVICA Questo messaggio, sebbene sia stato scritto nel settecento, è ancora estremamente attuale perché, ancora oggi, l'uomo causa numerosi danni alla natura come l'inquinamento, lo sradicamento delle foreste o l'uccisione di massa di numerose specie per bracconaggio e altro ancora. Tutto questo provoca e provoca ancora oggi numerosi danni che mettono in pericolo anche l'umanità. Proprio riguardo a questa problematica non solo numerose organizzazione stanno cercando di creare un cambiamento in ciò, ma anche il governo europeo stesso che ha creato l'agenda 2030, costituita a da degli obiettivi a cui tutte le nazioni dovrebbero aspirare come l' estinzione della fame del mondo, l'eliminazione di tutte le forme di descriminazione e tante altre. In particolare i propositi 13,14 e 15 riguardano la risoluzione del cambiamento climatico dovuto all' inquinamento, la cura dei mari privandoli dell' inquinamento che da cui da anni è infestato e della cura della vita sulla terra privandola anch' essa dai rifiuti. 2 ARTE Nel medesimo periodo ovvero quello del romanticismo ottocentesco questa ammirazione per la natura oltre che essere stata descritta da autori sia italiani che inglesi, veniva espressa mediante le forme artistiche dimostrando sia quanto la natura fosse maestosa sia misteriosa e sublime per poi giungere a provare timore per la sua grandezza e pericolosità. Un esempio che mostra tale sentimento è quello rappresentato da Gericault nel suo quadro "La zattera della medusa", rappresentante un fatto di cronaca realmente accaduto, ovvero quello di diversi uomini che in seguito ad un naufragio si ritrovarono in mezzo al mare tra le onde impetuose al di sopra di una zattera. Nel quadro infatti è visibile un insieme di emozioni che vanno dallo sconforto di uomini che hanno perso tutto, ad altri che sono terrorizzati dall' impetuosità del mare e quindi della natura stessa, per poi osservare uomini che con l' ultimo barlume di speranza cercano di richiamare una nave posta all'orizzonte nella speranza che gli salvi da morte certa nella grandezza dell' oceano. In seguito questo sentimento di timore si è tramutato in una vera e propria connessione: un esempio lampante è l'architettura organica sviluppatasi intorno al 1939. Le caratteristiche di questo tipo di architettura era il chiaro dialogo che vi era tra la struttura e la natura, in certi casi facendo dei richiami ad essa come avvenne nel "Guggenheim museum" che con la sua struttura curvilinea posta a New York riprende la forma del guscio della chiocciola, mentre in altri casi è posta in mezzo alla natura e usufruisce dei suoi materiali per rendere ancora più evidente quest' unione ed è ciò che è stato ideato dall'architetto Wright per "Villa Kaufmann" posta in una foresta dove vi è una cascata posta al di sotto dell' edificio che viene emulata con le grandi facciate della villa costruite in cemento armato, pietra artificiale e pietra locale ovvero l' elemento predominante negli interni della struttura insieme alla presenza di grandi vetrate che corrono lungo il perimetro dei veri livelli della casa, anche quest' ultima scelta è stata effettuata per poter permettere allo spettatore di concentrarsi sullo spettacolo naturale esterno che attornia la casa. L'essere umano quindi oltre ad instaurare un rapporto di connessione emotiva e allegorica con la natura sottolineato in precedenza da scrittori e pensatori, ha cercato di effettuarlo anche in senso fisico con la creazione di una villa e che si mettesse in stretta relazione con l'ambiente circostante e riportare l'attenzione su questo aspetto che in parte era stato sublimato nell' architettura razionalista, priva di qualsiasi elemento che non fosse strettamente connesso ad una data funzione non lasciando spazio alla libera espressione artistica tipica della natura umana. SCIENZE La relazione che l'uomo ha con la natura però non è sempre pacifico e sereno come infatti è stato mostrato da Coleridge ma anzi da sempre è sempre stato complesso come già appunto faceva notare Leopardi con la sua visione di una natura matrigna, e tra i fenomeni che hanno sempre causato le più grandi catastrofi sono i vulcani di cui abbiamo già delle testimonianze all'epoca di Plinio il Vecchio che descrisse l'eruzione del vesuvio che nel 79 d. C seppelli la città di Pompei. 3 Nel corso del tempo e degli studi si è riusciti a comprendere la struttura del vulcano e delle tipologie in cui esso si presenta in natura. In base al tipo di magma che viene emesso, e le modalità in cui fuoriesce dalla camera magmatica possiamo distinguere tre vulcani differenti: i vulcani a scudo presentano nel loro edificio con numerose bocche eruttive disposte lungo un allineamento da cui fuoriesce lava fluida, basaltica che si espande creando delle superfici pianeggianti. Poi vi sono gli strato vulcani dalla tipica forma a cono, con pareti ripide formate da strati di colate laviche alternate a scorie magmatiche quali lapilli, bombe e polveri. Il magma emesso è generalmente sialico e viscoso un esempio è il vesuvio. Infine vi sono i vulcani a scudo di forma conica molto appiattita con ampio cratere e fianchi poco ripidi e il magma che fuoriesce da essi è fluido e forma colate estese. In seguito alle esplosioni vengono creati vari prodotti possono essere sia solidi sia gassosi o liquidi. Questi ultimi sono i più noti perché si tratta del magma che dalla camera magmatica risale il camino vulcanico per fuoriuscire dalla caldera o da crateri secondari, espandendosi al di fuori ed insieme al magma fuoriescono dei gas di varia natura. Ma ciò che provoca gravi danni e disagi, proprio come è accaduto nell' eruzione del 79 d. C, sono i prodotti solidi detti scorie vulcaniche che in base alle forme si suddividono in ceneri, lapilli e bombe, insieme alle ceneri, piccole particelle di magma polverizzato che per la loro leggerezza sono proiettate a parecchi chilometri di altezza in seguito alle esplosioni, infatti esse nell' eruzione del Vesuvio ha determinato la morte per asfissia per la maggior parte degli abitanti. Tra le altra scorie vulcaniche troviamo le bombe, ovvero grumi di lava proiettati in aria di notevoli dimensioni e con la loro caduta e il contatto con il terreno vi è la fuoriuscita dei gas al loro interno che ne determinano l' esplosione. E infine vi sono i lapilli, frammenti più piccoli rispetto alle bombe ma maggiori rispetto alle ceneri. In italia vi sono tre principali vulcani ancora in attività ovvero l' Etna, Stromboli e il vesuvio quest' ultimo nel 1944 ha effettuato la sua ultima eruzione mentre i primi due sono in continua attività, un esempio recente è l'attività dell' Etna che circa due anni fa non faceva altro espellere numerose quantità di ceneri che si depositavano nei balconi delle case anche distanti diversi chilometri dal cratere, creando problematiche per l' esalazione delle sostanze tossiche portate da esse. Ciò a dimostrazione di quanto la natura talvolta possa essere tanto maestosa quanto pericolosa. FILOSOFIA All' accezione di natura però non ci si limita ad indicare come l'ambiente naturale delle foreste, del mare e delle montagne o appunto il contatto emotivo con essa,ma è intesa anche come la natura personale dell' essere umano che è stato ugualmente soggetto di ricerca da parte dell' uomo, dei suoi istinti e delle sue emozioni. 4 Sono stati tanti i poeti e i filosofi che hanno deciso di imbattersi in questa ricerca, tra questi ultimi troviamo Schopenhauer. Egli riteneva che l'unico mezzo con il quale l' giungere alla reale conoscenza del mondo e quindi per squarciare quello che lui chiamava il "Velo di Maya" era necessario il corpo, quindi entrare in contatto con la pura natura dell' uomo con i propri impulsi ed istinti, che fuggono da ogni limitazione e spingono l' uomo ad agire e prevalere sull' intelletto per poter arrivare alla sopravvivenza. In tal senso quindi Schopenhauer definisce questa volontà di vivere in parte come un qualcosa di negativo, perchè l' uomo è sopraffatto dalla sua stessa brama di vita, ed agisce come un burattino alle cieche richieste degli istinti. Per questo motivo il filosofo riteneva che il reale raggiungimento della pace e concludere la continua oscillazione dell' essere umano tra noia e dolore, fosse l' ascesi ovvero, una progressiva perdita della volontà di vivere che viene repressa e mortificata dalla rinuncia a tutti gli elementi che suscitano desiderio dell'essere umano. Osservato da un' altro punto di vista la volontà di vivere è come se fosse l'oppressione della natura dell' uomo che invece per Nietzsche corrisponde al "il principio dionisiaco", detto anche del caos, l' irrazionalità della gioia e della sessualità ovvero uno dei principi che stanno alla base della tragedia greca. Negli uomini però questo principio suscitava inquietudine perchè incontrollabile, ovvero la medesima sensazione che egli prova nei confronti della natura, quindi una condizione inconcepibile per l' essere umano che sin dalla notte dei tempi ha sempre avuto il bisogno di tenere sotto controllo ogni aspetto della vita. Per l' appunto per poter gestire il “principio dionisiaco" Nietzsche presenta il secondo principio all' origine della tragedia greca ovvero quello "apollineo" dell' ordine, della luce e della razionalità la medesima che si imporrà sugli istinti dettati dall' aspetto dionisiaco, al punto tale che verrà sovrastato fino a giungere una completa segregazione delle passioni appartenenti alla natura umana, ciò però determinerà una visione erronea della realtà in cui si crede gli aspetti vitali siano sopprimibili, ricordando in parte il clima di falsa pudicizia della victorian age inglese. 5 E' rilevante da ciò che è stato esposto dai due filosofi, quanto l'uomo abbia la necessità di controllare non solo la natura intesa come gli ambienti che caratterizzano essa ma anche la sua stessa natura mediante un controllo dei suoi istinti. SU Ancora prima di questi due grandi pensatori ci furono pedagogisti che cercarono di avvicinare l'uomo alla propria natura e all'ambiente naturale, uno dei padri di questo tipo di pedagogia fu Rousseau che determinò che l' essere umano nello stato di natura sia perfettamente autosufficiente, e che sebbene non sia possibile fare ritorno allo stato naturale, vi è la necessità di recuperare dal passato questi valori e renderli il fondamento della società. La natura per lui rappresentava uno dei tre maestri dell' essere umano che provvede allo sviluppo organico e l'ambiente in cui egli teorizza la crescita del suo bambino ideale ovvero Emilio. Questa idea originaria fu di grande insegnamento per i pedagogisti successivi che in parte superarono l'utopia educativa proposta da Rousseau, ma al tempo stesso la integrarono per la formazione di nuove teorie pedagogiche. Questo è ciò che aveva proposto Baden-Powell con la diffusione di una nuova tipologia di attività extrascolastica a carattere sociale volta a migliorare il processo di socializzazione e formazione del carattere. Egli creò infatti il movimento scoutistico basato sulla pedagogia dell' avventura, volta al contatto con la natura, la solidarietà, la disciplina, lo spirito di gruppo e alla responsabilità. Esso quindi si tratta di un metodo educativo attivo ed integrale con obiettivi specifici tra cui: la creazione del senso di responsabilità, di fiducia nel ragazzo che ha in se stesso, dando un contributo alla comunità in seguito alla scoperta di se stessi e della sua individualità quindi adattando l'educazione ad attività conformi ai loro interessi, all' età e i bisogni che devono essere rispettati all'interno della comunità. All'interno di quest' ultima ognuno riveste un ruolo, e vengono attribuite delle attività in funzione delle varie età, e tutti insieme troveranno come maggiore punto di riferimento il capo da cui devono prendere ispirazione per i propri comportamenti e quindi il volersi identificare con esso, riprendendo l'idea che verrà proposta in seguito da Giovanni Gentile, per quanto riguarda il rapporto tra insegnante e discente. Ma il voler entrare in contatto con la natura non era un obiettivo appartenente esclusivamente allo scoutismo ma anche numerosi altri pedagogisti sia precedenti, che successivi, hanno adottato tale impostazione pedagogica, studiosi di grande importanza come Maria Montessori che nel suo libro "La scoperta del Bambino" dedicò un intero capitolo relativo al rapporto fondamentale tra il bambino e la natura. La pedagogista infatti promuove attività come il raccolto e semina nel giardino. La prima permette al bambino di osservare ciò che accade dopo che egli ha dedicato tempo, amore e cure alla natura mentre, l'ultima creerà interesse su ciò che accadrà in seguito a tale evento. Altrettanto consigliata l'attività del gioco sul prato dove i bambini possono imparare a distinguere profumi, erbe e fiori. I suoi studi per quanto riguarda tale argomento si basano sugli scritti di Itard che si fondano sugli studi da egli stesso eseguiti sul Selvaggio dell' Aveyron, ritrovato in completo stato di libertà e in seguito si cercò di introdurlo all' interno della società, inizialmente cercando di osservare i suoi comportamenti e stati emotivi in uno stato di " cattività" per poi effettuare delle attività ed esercizi. 6 Questi studi, teorizzazioni, rappresentazioni e opere portano alla luce quanto sia fondamentale sia il rapporto con l'ambiente naturale sia la scoperta della natura umana. Il percorso che l' essere umano ha compiuto fino ad ora con questi due differenti aspetti di natura come si è osservato non è sempre stato in armonia, anzi si è presentato come tortuoso e complesso e ancora adesso per giungere alla completa conoscenza di entrambe. TEMA IDENTITA' - DIVERSITA' Con la parola identità si definisce il "rapporto di esatta uguaglianza o coincidenza" e al contempo è "Il complesso dei dati personali caratteristici e fondamentali che consentono l'individuazione o garantiscono l'autenticità". Mentre per diversità si intende il "Contrasto parziale o totale tra i caratteri distintivi di due o più cose o persone", oppure la " Condizione di chi è considerato da altri, o considera sé stesso, estraneo rispetto a una presunta normalità di razza, propensioni sessuali, comportamenti sociali, scelte di vita." Tutti questi aspetti di queste due definizioni sono state caratterizzanti nelle vite e studi di autori, artisti e pensatori. Ognuno di essi esprime questi concetti nelle proprie opere mostrando come essi si manifestano nell' essere umano e come egli ci si rapporta. Talvolta l'accettazione delle diversità non è avvenuta e abbiamo testimonianze da parte di Seneca che scrisse nell' "Epistulae ad lucilium" quanto fosse essenziale mantenere un buon rapporto con gli schiavi presenti in casa e di non reputari soltanto come degli "oggetti con la voce" mentre secondo quanto affermava Varrone. Oppure reputali degli "oggetti con anima che eseguiva servizi domestici o lavoro nei campi" secondo quanto detto da Aristotele, ma piuttosto fosse necessario e giusto instaurare un rapporto e non trattarli come animali da lavoro perché sono sempre uomini. Quest' ostilità nei confronti del diverso sfortunatamente si è protratta nel corso della storia, anzi in un certo senso è stato evidenziato ancora di più a partire dalle prime persecuzioni ebraiche già presenti in epoca romana, per passare a meno di 100 anni fa quando Adolf Hitler è salito al potere nel 1933 dopo le elezioni e in poco tempo egli è riuscito ad ottenere un controllo totalitario sull’ intera nazione. Da quell' anno in poi si sono sviluppate le leggi razziali antisemite, tali leggi furono decretate per poter adempiere ad una delle proposte e obiettivi appartenenti al programma elettorale di Hitler ovvero la costruzione del III Reich, (ovvero un'impero costituito da paesi, popolazioni e lingua tedesca definendo il modello di Identificazione" "Ariano" che si contrappone totalmente dalla popolazione ebrea e non solo) le suddette leggi limitavano gravosamente la libertà di tutta la comunità ebrea per il semplice fatto che essi si identificheranno in un'unica popolazione con la medesima cultura e origine e che quindi non rispettasse l'ideale di uomo ariano appartenete alla Germania nazzista. Tale evento dimostrò che ancora una volta la diversità non è sempre accettata come un elemento di arricchimento personale e culturale ma anzi viene fortemente discriminata e demonizzata e che spesso ciò in cui l'uomo si identifica e ciò che egli è, non è sempre ben accettato, ma questa è la realtà e personalmente ritengo che sia fondamentale rispettare le singolarità di ognuno. ITALIANO Il tema dell'identità e della diversità è stato presentato da numerosi autori, specialmente moderni che hanno cercato di mostrare come l'uomo si relazioni a se stesso e alla propria identità e quanto essa sia spesso differente rispetto a quella che egli presenta alla società (divenuta ormai pressante in seguito alla rivoluzione industriale ha avuto un drastico cambiamento nella vita quotidiana e nel lavoro influenzando tutti i campi della vita umana). Tra gli autori che si interrogò maggiormente sul concetto dell'identità e delle sue trasformazioni troviamo Luigi Pirandello, 7 scrittore del libro "Uno, nessuno e centomila " e di "Novelle per un anno" da cui è tratta una delle novelle più rappresentative per quanto riguarda questa riflessione ovvero "Il treno ha fischiato”. Tratta la storia di un' impiegato di nome Belluca, alienato da se stesso e dalla sua intera vita condannata alla ripetitività fino a quando improvvisamente il fischio del treno gli apre uno squarcio su quella che era stata fino a quel momento la sua esistenza, dandogli un' autentica epifania (come quelle espresse in medesima epoca da virginia Woolf e James Joyce nei propri scritti), che lo porta ad intravedere la possibilità di un'identità differente e più autentica priva di limitazioni imposte dalla vita nella società moderna e da coloro che ne sono sommersi che additano e si impietosiscono per Belluca nella convinzione che egli sia completamente impazzito, mentre in realtà ha compreso la pazzia della vita che fino a quel momento aveva condotto. Tale rivelazione non è stata colta da coloro che gli stavano attorno al tal punto da farlo rinchiudere in un manicomio. In questa novella è visibile quindi l' iniziale alienata identità di Belluca, ormai completamente modellata su misura per i doveri che doveva eseguire all'interno della società, sostituita grazie ad un cambio radicale in seguito ad un evento apparentemente insignificante, ma che in realtà è stato in grado di far aprire gli occhi dell' impiegato e fagli comprendere come fino a quel momento egli abbia vissuto creando un drastico cambio della sua identità e del suo modo di percepire il mondo intorno a se. In parte belluca è identificabile con l'inetto sveviano che in quanto incapace di sentirsi in comunione con la società e i conflitti che le appartengono, prova un senso di inadeguatezza, estraniamento e in un certo senso di incapacità, perché incapace di agire e rompere le regole societarie ingiuste, facendo si che si faccia sovrastare da altre figure più 8 autoritarie, nonché i dominatori. A tali caratteristiche chiaramente negative se ne aggiunge una che rende gli inetti degli individui privilegiati, ovvero la possibilità di osservare il mondo sotto un'ottica differente essendo capaci di una profonda introspezione e ragionamento sui problemi della vita, rendendoli diversi da tutti gli altri nella loro identità. INGLESE For numerous poets it was essential to go in search of their own identity to such an extent that it became an essential part of their work an 'example among Italian poets is Gabriele d'Annunzio with his idea of living a life of 'beauty and art and this is what essentially was a fundamental part of the identity that Oscar Wild, dubliner poet writer of "The portrait of Dorian Gray", created for himself. He in fact has always been under the 'eye of critics for his lifestyle belonging to the Dandy, a man who lived his life under the banner of pleasure in all senses both, that aroused by art and that of the pleasures of the senses, at the same time he lived a double life of an apparently angelic, friendly and mannered man, echoing in part what the so was really about. Essentially as Wilde stated the purpose was to make one's life as a work of art, but precisely because of his choice of life he was strongly criticized, because he was considered precisely different in a negative sense both for his typical dandy mannerisms and for his stylistic choice that was out of the ordinary for the era in which he lived. This identity and way of being was also reflected in his greatest masterpiece, The Portrait of Dorian Gray, which tells the story of Dorian Gray, a charming young man who is apparently an innocent man with a strict morality when in fact he is carried away by the senses and by unbridled immorality. From which, however, he did not wish to suffer the effects precisely, for that reason he made a pact with the devil, he would have to give him his soul and in return he would be able to perform a life of 'sins without suffering the consequences that would be reflected in a painting that portrayed him and represents to his soul that with his continuous performance of sins degrades showing how dorian would have been if he had suffered the consequences of his actions. He as a result of numerous events and with the gradual change of the painting now aged, consumed by drugs and disease decided to stab him and consequently killed himself, the painting resumed its original state of youth and beauty while Dorian Gray became the 'man he would have become all his life if he had not made the pact with the devil. What Oscar Wild showed is how much a man's 'identity is able to influence his work and his life, that precisely because of choices that might be unusual for most of the world, it could undergo radical changes in both positive and negative ways. ARTE Come è già stato appurato la diversità spaventa l' essere umano e proprio per questo motivo non sempre sono viste come un punto di forza per ogni uomo. Ma è proprio dalle diversità che avviene un rinnovamento e una rivalutazione del modo di osservare e attuare dei processi. I capostipiti in campo artistico per quanto riguarda il nuovo modo di fare arte sono gli impressionisti, 9 perché dal momento in cui questa avanguardia si svilupperà, farà da apripista a tutte le successive modalità di espressione artistica che arrivano fino ai giorni nostri. Gli artisti impressionisti da molti sono definiti come coloro che hanno portato l'arte al suo ipotetico declino, quando in realtà hanno solo portato un rinnovamento a quello che era stato per tanto tempo il concetto di arte visto come l' eterna ricerca del bello e del perfetto fino a giungere alla modifica della realtà pur di giungere a quella presunta perfezione e desiderio di identificazione con essa, e questo aspetto tutt'oggi non si è eclissato. Ciò che gli autori come Monet, Degas e Renoir interessava era la pura rappresentazione della propria impressione con tocchi semplici poco chiari e definiti, e che si desse valore alla propria visione sfruttando il colore creando una giustapposizione, ma anche tramite lo studio della luce con immediatezza, abolendo il disegno precedente all'applicazione del colore, così da da cogliere istantaneamente il momento che desideravano dipingere. Proprio per questa modalità differente di esprimere l' arte furono fortemente criticati, perché la società dell' epoca non era abituata ad ammirare quadri come quelli di Monet, sottolineando nuovamente quanto il rapporto con il diverso sia talvolta complesso da gestire. Pittore cardine dell'impressionismo, Monet, con il suo dipinto raffigurante il Sole all' alba nel porto di "Le Havre" suscitò scandalo nella critica, perché i suoi tratti non erano chiari come quelli degli artisti passati, con la perfetta rappresentazione di volumi e figure, ma con pochi tratti era in grado di rappresentare il porto immerso nella foschia della mattina che avvolge velieri, gru e ciminiere accennate con pochi tratti grigi, mentre il Sole protagonista dell'opera, si presenta con un colore puro diffondendosi in tutto il quadro unendo l' acqua e il cielo, rendendo il paesaggio difficile da decifrare, tant'è che il quadro venne definito in senso dispregiativo "L'impressione di un porto" ma questa affermazione dettata dalla critica denominò la cerchia di artisti che come Monet desiderava un rinnovamento nel mondo dell' arte donandole diversità e originalità. Ciò a dimostrazione che il cambio di prospettiva e la diversità giocano un ruolo fondamentale per il rinnovamento, inizialmente forse non saranno compresi ma poi come si è visto nel corso della storia dell'arte ha portato alla nascita delle successive correnti, ampliando così le modalità di esprimere le emozioni, i pensieri e le caratteristiche più intime dell' uomo e di come esso si riesca ad identificare con essa. 10 SU La diversità e la sua accettazione è stato un elemento fondamentale nella pedagogia del 800 e del 900, sia per l'inclusione dei ragazzi nelle scuole a prescindere dalla loro classe sociale ma anche per le proprie diversità Per quest' ultimo aspetto ci fu un pedagogista che si occupò della reintegrazione dei ragazzi autistici nelle scuole garantendoli un' adeguata educazione. Bettelheim quindi fu uno dei primi pedagogisti a cimentarsi in questo tipo di educazione nella sua Orthogenic School in cui ogni educatore doveva cogliere ogni momento della giornata per trasformarlo in un'azione educativa. I ragazzi dovevano essere educati e osservati in ogni momento dagli insegnanti i quali dovevano rispettare le necessità e le differenze tra i vari ragazzi. Ma ciò che era fondamentale in questo modello educativo era l' utilizzo della fiaba, perché esso oltre a far interessare il bambino, scatenava un processo di catarsi nei confronti dei personaggi delle storie, rappresentanti delle figure archetipe in cui il bambino si identificava e e veniva coinvolto nelle vicende narrate, il successivo incontro con problematiche e la risoluzione di queste ultime, dava la possibilità nei piccoli ascoltatori nel generare un senso di liberazione per l' esorcizzazione di problemi e paure con il lieto fine, che al contempo rappresenta un grande insegnamento nella gestione delle situazioni reali della vita e dell' emotività che portano con sé facendo riflettere sulla moralità con l' utilizzo di un linguaggio adeguato facendo si che il bambino potesse attuare un' identificazione con i personaggi della fiaba e rivedere il proprio percorso di vita. Questo metodo educativo è stato sviluppato con l'intento di di superare quelle che secondo Bettelheim erano le cause di disturbi autistici ovvero riguardasse a delle problematiche a livello emotivo dovuti all' ambiente in cui i ragazzi erano cresciuti, infatti questa supposizione fu fortemente criticata perché in seguito agli studi si scoprì che tali patologie non derivassero da fattori emotivi ma genetici e cognitivi. Nonostante il critica il pedagogista dette un grande contributo per l'inclusione dei ragazzi con le diversità all'interno di un contesto scolastico. 11 FILOSOFIA I concetti di identità o di diversità, sono stati affrontati come delle caratteristiche della personalità umana, ma come è suggerito dalla prima definizione di identità owero: "rapporto di esatta uguaglianza o coincidenza", oppure quello di diversità: "Contrasto parziale o totale tra i caratteri distintivi di due o più cose o persone", sono concetti applicabili in qualsiasi contesto e si possono riferire ad una molteplicità di elementi, come per esempio l'identità o la diversità di opinioni. Questa concezione infatti è stata analizzata da Hegel nel suo scritto "Fenomenologia dello spirito “, in cui riteneva che esso si evolvesse nel corso della storia tramite la suddivisione degli eventi in tre fondamentali fasi. Il primo quello della tesi è il momento in cui si applica il principio di identità e di non contraddizione, tramite il quale si concepisce ciò che è esistente in maniera rigida e statica in cui i vari elementi vengono considerati nel singolo, soffermandosi solo su ciò che è in grado di osservare della realtà, limitandosi a vedere solo le uguaglianze e le differenze in maniera solamente razionale e non in divenire (per esempio si definisce in maniera precisa il concetto di bene). La seconda fase ovvero l' antitesi, quindi il momento negativo in cui per poter comprendere la realtà devo metterla in confronto con il suo contrario, mettendo in discussione ciò che prima era rigido e statico basandosi sul principio negativo razionale di contraddizione, creando una dinamicità del pensiero ma al tempo stesso in questo momento non ci si ferma a valutare gli enti con una logica di esclusione ma riesce a definire gli opposti (quindi il principio di bene visto inizialmente come un qualcosa di statico e definito viene messo in relazione con il concetto di male ovvero il suo opposto). Tale processo si conclude con la sintesi o momento speculativo ovvero il momento in cui gli opposti vengono conciliati (perché la realtà è composta sia dal bene che dal male e non solo esclusivamente da uno dei due in maniera dogmatica). Quindi in seguito a questa accezione di diversità, Hegel è riuscito ad esprimere un concetto filosofico basato sulla contrapposizione di due idee differenti non considerabili l'una in maniera distaccata dall'altra, dimostrando ulteriormente come le diversità scaturino scontri che non sono sempre un qualcosa di puramente negativo perchè da come ha evidenziato il filosofo la contrapposizione di due posizioni differenti farà nascere un' idea nuova che riesca a comprendere entrambe le posizioni in modo armonico nella loro diversità. SCIENZE Ciò che siamo è definito dalle nostre scelte dai nostri pensieri e dalle nostre idee che come si è visto possono essere contrastanti. Ognuno di noi ha una propria identità e delle diversità intesa sia come l'insieme delle scelte ma anche da ciò che è scritta nella nostra genetica, infatti tutti noi presentiamo dei caratteri sia fisici che intellettivi che sono presenti anche nei nostri genitori, ma al tempo stesso siamo degli essere unici e irripetibili. Tutto ciò è definito in maniera biologica nel nostro DNA, 12 in esso sono contenute tutte le informazioni genetiche che ci caratterizzano. Queste ultime sono contenute all'interno degli acidi nucleici che sono presenti all'interno del DNA, acronimo di acido desossiribonucleico composito di una doppia elica di filamenti e le sue molecole sono polimeri lineari formati da un elevato numero di desossiribonucleotidi di quattro differenti tipi dAMP (adenosin monofosfato), dGMP (guanosina monofosfato), dTMP (timidina monofosfato) e dCMP (citosina monofosfato). Tutte queste unità sono connesse tra loro da i gruppi fosfato di ciascun nucleotide e si legano al gruppo ossidrilico (OH) in terza posizione del desossiribosio di un altro nucleotide mediante il legame fosfodiestere. La sequenza di un filamento di DNA è la successione delle basi azotate appartenenti ai vari nucleotidi della catena, indicato ognuno da una sigla A, G, C, T, I' adenina può associarsi solo con la timina e viceversa, la guanina può associarsi solo alla citosina e viceversa e il loro appaiamento avviene mediante i legami a idrogeno che si formano all'interno di ciascuna coppia. Ciò che dona all' uomo similarità e al tempo stesso diversità tra i propri procreatori è la replicazione del DNA che otterrà parte delle caratteristiche da ambedue, questo evento è generato dalla replicazione semiconservativa che è necessaria per la creazione delle cellule eucariotiche sottoforma di molecole di DNA lineare dette cromosomi, elementi essenziali per la creazione di un nuovo individuo con tutte le caratteristiche che egli svilupperà nel corso della crescita all'interno del grembo materno, esse appunto saranno prese dai due genitori tramite appunto la replicazione del DNA in maniera semiconservativa detta così perchè al termine del processo una delle due coppie di DNA a doppia elica generate avrà un filamento proveniente dal DNA originale e uno invece neosintetizzato. Da ciò si deduce che anche nel momento in cui si parli in termini scientifici, è rilevante come sia verificabile l'identità tra gli esseri umani caratterizzati dalle medesime parti del corpo, e caratteristiche fisiche congenite ma al tempo stesso si evidenzia la diversità tra tutti gli uomini che presentano tutti una piccola parte di DNA differente gli uni dagli altri determinando quindi l' unicità di ogni singolo individuo. ED.CIVICA Come già detto spesso le diversità non riguardano esclusivamente alle scelte che l'individuo compie ma talvolta sono consentite come avviene nei casi di disabilità, dislessia o altre patologie che determinano l'individuo non neurotipico. Queste diversità vengono regolate in ambito giuridico per quanto riguarda l' istruzione, infatti le leggi come quella 517/1977 fece sì che gli alunni disabili venissero integrati all' interno delle classi comuni a differenza di quanto accadeva prima della promulgazione della legge. In seguito con la legge 104/1992 si passò ad un concetto più ampio di inclusione che prevedeva l'integrazione del soggetto con l'utilizzo di specifiche direttive ovvero, rendere il ragazzo membro effettivo della vita scolastica, portare l'attenzione e 13 garantire i bisogni specifico di ognuno, il potenziamento delle risorse che il giovane possiede. Insieme ad esse vennero utilizzate delle strategie di integrazione che prevedevano una diagnosi funzionale, l' istituzione del PEI piano educativo individualizzato che contiene l'indicazione dettagliata degli interventi educativi e degli interventi didattici, degli obiettivi prefissati per l'alunno e, infine, i criteri di valutazione del percorso didattico. Questi interventi educativi per permettere l'inclusione sono il frutto di un processo per l' integrazione di tanti ragazzi che per lungo tempo non sono stati inclusi a dovere dall' istituzione scolastica, ma ora grazie a queste e altre numerose direttive vi è stata la possibilità di dare anche a questi ragazzi la possibilità di usufruire di un' adeguata educazione e permettendo loro anche di fornire dei contributi fondamentali per la crescita e l'istruzione degli altri membri della classe. TEMA DELLO STATO Lo stato è una organizzazione politica e giuridica di una comunità stabilmente stanziata su un territorio. Con questa struttura e con coloro che la compongono, tanti poeti e pensatori hanno trattenuto rapporti di grande collaborazione per poter promuovere le ideologie su cui esso si fonda ma al tempo stesso, è stato fortemente criticato. Già in epoca antica abbiamo conoscenza di una stretta collaborazione tra lo stato e gli intellettuale per esempio con l' insieme di scritti di Livio " Ab urbe condita " in cui in 142 libri racconta la storia di Roma dalle mitiche origini troiane che partono dal 753 a.C fino a probabilmente 9 a.C anno di morte di Druso figliastro di Augusto (considerato il primo imperatore romano che regnò fino al 27 a.C). Tali libri costituiscono un epopea del popolo romano, descrivendo la graduale crescita di Roma, con l' adesione alla tradizione annalistica lasciando grande spazio alle notizie leggendarie ma tuttavia il genere di notizie sono principalmente di carattere politico-militare ma ricadendo nell' erroneità ed imprecisione per quanto riguarda l'evoluzione costituzionale dello stato insieme alle deformazioni intenzionali della realtà storica nell' intento di dare un' immagine più positiva del popolo romano. Tale caratteristica denota come già anticamente il rapporto tra lo stato e l'intellettuale giocava un ruolo fondamentale per la buona messa in luce del primo e coloro che lo governano, a discapito della versione corretta e veritiera dei fatti. Numerosi autori furono testimoni del cambio dell' assetto statale nel corso della storia, soprattutto nel momento in cui successivamente e alla formazione dello Regno d'Italia dopo l spedizione dei mille sorgevano numerosi problemi come la distanza che vi era dall'essere un paese legale perché solo il 2% della popolazione aveva diritto al voto, oppure i gravi problemi del bilancio economico ma in particolar modo la grande differenza tra il Nord e il Sud del paese, quest' ultimo infatti aveva gravi arretratezze in tutti i campi, economici, politici, sociali e lavorativi perché a causa del regime borbonico e in seguito alla sua caduta vi era sempre stata questa differenza e l'unificazione tra i due estremi del paese è stato un problema estremamente complesso da risolvere sia per gli esponenti della Destra di Cavour e d'Azeglio, sia della sinistra storica di Depretis e Giolitti, che tra i vari obiettivi da voler conseguire per l' assestamento dello stato comprendeva anche questo aspetto qua ma le sue ripercussioni dei vari eventi storici si presentano tutt'oggi. 14 ITALIANO Tra i più noti testimoni di tale condizione sociale vi fu Giovanni Verga, scrittore siciliano tra i maggiori esponenti veristi che con le sue novelle era in grado di presentare la situazione sociale del Sud Italia nel periodo successivo alla sua unificazione. Tra i suoi scritti più rappresentativi troviamo "i Malavoglia" dei due tramite una descrizione fotografica riesce a rappresentare la difficoltà patita da una famiglia di pescatori siciliani nell' intraprendere la tanto bramata scalata sociale e la necessità di seguire il bisogno di rinnovamento. La famiglia, per iniziativa di Padron Ntoni, il nonno nonchè capo famiglia, decise di intraprendere l'attività di trasporto di lupini, attività che avrebbe consentito una certa stabilità economica, ma nel tentativo di portare rinnovamento con questa nuova attività, il padre Bastianazzo morì a causa del naufragio della loro barca, e il nipote maggiore Ntoni non poteva sopperire a tale perdita perché lontano da casa per eseguire la leva militare, così la famiglia si trovò con un grande debito da saldare e al tempo stesso avevano perso anche la barca ovvero il mezzo con cui potevano trarre qualche rendita economica. Da questo avvenimento tragico l'intera famiglia cade in disgrazia: Padron Ntoni dovette vendere la casa per ripagare il debito, ciò causò lo scioglimento del matrimonio di Mena una dei cinque nipoti, Luca un altro nipote muore in guerra, Maruzza la moglie di Bastianazzo muore di colera, Ntoni si da al contrabbando per poi finire in carcere dopo l' uccisione di Don Michele un brigadiere nonché marito di Lia un' altra nipote che finisce per prostituirsi, l' unico dei malavoglia che riesce ad avere una vita serena fu Alessi che rimanendo fedele alla tradizione riuscì a costruirsi una famiglia. Quest'opera mette in evidenza come la situazione di uno stato e i problemi che lo affliggono si possano ripercuotere sulla propria popolazione che nel caso dei Malavoglia ha riscontrato gravi problematiche nel tentativo di cavalcare l' onda del progresso ma rimanendo completamente travolti come le ostriche che si staccano dallo scoglio in cui la natura l' ha chiamata. FILOSOFIA Ma Verga non è stato il solo testimone dei grandi cambiamenti che lo stato ha riscontrato nel corso del tempo, e in seguito all' unità d'Italia e l'avvento delle due grandi guerre. Numerosi pensatori infatti hanno riflettuto su come lo stato abbia avuto dei grandi cambiamenti drastici, primo tra tutti Marx con la sua ideologia di stato comunista volto all' uguaglianza degli individui e la critica invece dello stato capitalista oppressore degli uomini. Ma in seguito vi 15 fu un'altra grande pensatrice che rifletté su come lo stato abbia influenzato l' uomo e le sue azioni nel periodo della seconda guerra mondiale e delle crudeltà che sono state eseguite nel periodo, ovvero Hannah Arendt. Ella ragionò sulle origini del totalitarismo ed espose la sua tesi con la sua omonima opera, ritenendo tale avvenimento come un effetto dell' avvento della società di massa, in cui gli uomini sono isolati e sradicati da ogni relazione intersoggettiva. Nell' opera vi è la suddivisione in tre parti che trattano: le origini dello stato totalitario ovvero " Il fenomeno dell' Antisemitismo" sia nel corso del tempo sia nella storia moderna, "L' avvento dell' imperialismo” instauratosi nella prima guerra mondiale e in fine le " Caratteristiche dello stato totalitario". Quest' ultimo secondo la Arendt ha come base l' intreccio di terrore e ideologia il primo esercitato mediante la polizia segreta e i campi di concentramento, in cui vi era l' annientamento degli oppositori politici e di coloro che erano facenti parti delle minoranze. Mentre l'ideologia è esercitata con la trasmissione di una versione di fatti storici distorta a favore dello stato marcando nuovamente come la distorsione della storia a favore del governo si sia protratto nel tempo e non è rimasto ai tempi di Livio. Oltre a tale scritto Hannah Arendt analizza come la mente umana sia stata influenzata dagli ordini impartiti dallo stato e di come dietro la cattiveria umana secondo la filosofa, si celi un male radicale che esprime la volontà di fabbricare una nuova natura dell' uomo privata da ogni aspetto personale rendendolo ugualmente superfluo agli altri esseri umani. Per poi passare ad un altra concezione di male ovvero banale che si insinua negli uomini normali che parrebbe non possano fare nulla di male, ma nel momento in cui vengono soggiogati dagli ordini di uno stato corrotto sono in grado di eseguire anche gli ordini più crudeli,e con la giustificazione di un ferrea obbedienza essi non si ritengono responsabili delle atrocità da loro stessi eseguite evidenziando nuovamente come lo stato sia in grado di influenzare e soggiogare i suoi cittadini. (Citazione al signore delle mosche) ARTE Oltre che influenzare le ideologie umane spesso lo stato ha chiesto ad artisti e architetti la realizzazione di strutture che potessero trasmettere gli ideali che desiderava promulgare. L' esempio più chiaro è l'architettura razionalista sviluppatasi nel ventennio fascista con l'intento di eseguire una propaganda fascista e mostrare lo splendore a cui secondo il governo doveva giungere ed aspirare l' Italia. Proprio per questo motivo vengono ripresi gli elementi architettonici tipicamente appartenenti alla classicità ma presentati in una chiave più moderna, ma al contempo trasmettendo la grandiosità e perfezione dell'antichità. Tra gli architetti di spicco vi erano Piacentini, Terragni e Libera. Il primo tra loro fu il realizzatore della facciata della sapienza di Roma caratterizzata dalla monumentalità e dalla grandezza di tutta la facciata caratterizzata da grandi colonne che riportano all'architettura romana riprendendo le 16 caratteristiche tipiche di quest' architettura. Piacentini fu anche l' ideatore del palazzo di giustizia di Milano, mentre Terragni ideò la casa del Fascio nella zona del lago di Como, che attualmente è la sede della guardia di finanza. Questo tipo di architettura è un chiaro esempio di propaganda fascista, e l'accostamento tra il periodo storico e l'architettura romana è stato fatto appositamente per dimostrare che l' intento di mussolini era quello di portare l'Italia allo splendore del passato, tramite le ideologie dell' estrema destra SU Gli stati totalitari però oltre a richiedere un supporto da intellettuali, artisti e scrittori per poter far si che il proprio piano di governo riesca ad influenzare tutte le organizzazioni statali. Per questo motivo nel 1923 fu richiesto un intervento pedagogico da parte di Giovanni Gentile con l'intento di avere una nuova riforma scolastica che prevedeva l'obbligo scolastico fino ai 14 anni, in cui i primi 5 anni la scuola era gratuita, di qualità e volta alla preparazione culturale e l'insegnamento obbligatorio della religione. A seguito vi fu l' ideazione della scuola secondaria, inizialmente la scuola media unica non era contemplata perché fu introdotta in seguito. I bambini che volevano accedere alle scuole superiori dovevano passare all'esame di quinta elementare con dei buoni voti e avrebbero potuto scegliere tra scuole magistrali,liceo classico, liceo femminile e liceo scientifico. Per coloro che invece non riuscivano ad accedere a questa scuola vi erano le scuole complementari della durata di 3 anni con un basso livello di istruzione destinato alle classi popolari. Ma ciò che caratterizza la riforma scolastica gentiliana fu la presenza di tre principali caratteristiche ovvero il nazionalismo, perché dopo la I G.M gli stati avevano la necessità di ritrovare nuovamente il proprio ruolo, e dare quindi una propria impronta all' istruzione visto come uno strumento di rinascita collettiva mettendosi così al servizio dello stato fascista prestandosi ad una manipolazione autoritaria. Aveva anche carattere conservatore, perché la riforma Gentile andava controcorrente rispetto alle innovazioni didattiche e pedagogiche, e nonostante il rinnovamento dal punto di vista scientifico si ritenevano le materie umanistiche più rilevanti. Ed infine era elitista perché la forma di tale istituzione era volta alla formazione della classe dirigente fascista, perciò era fortemente selettiva ed escludente nei confronti dei giovani delle classi medio-basse, non dandogli la possibilità di migliorare la propria condizione sociale. In seguito l' impronta dello stato fascista divenne più marcato sull' istituzione scolastica, perché nel 1926 venne creata "l' Opera nazionale Balilla" con lo scopo di infondere nei ragazzi la disciplina, l'educazione militare e inculcare le ideologie fasciste rendendoli consapevoli che sarebbero stati i "Fascisti del domani". Per poter far sì che l'educazione fosse il più controllato possibile, lo stato aveva imposto l'utilizzo di un sussidiario unico volto all' esaltazione del partito,l' educazione religiosa e l'esaltazione della guerra e delle grandi gesta militari, basando quindi un' intero sistema scolastico sulla propaganda. INGLESE This one is a fundamental element for a state such as the fascist one, it is in fact able to manipulate and distort the consciences of minds as Hannah Arendt has already testified. This methodology of inculcation was also highlighted by Orwel in his main writing 1984, that is, the tale of a world in a dystopian future ruled by a totalitarian state that in order to spread its ideologies uses propaganda depicting big brother, the 'man who was supposed to be the head of the state. Within the novel is told the story of Wilson, a man opposed to the extremist and false ideologies proposed by the state in which he lived and with the fear of being discovered, deemed a traitor and subsequently being killed, pretends to be in favor of the state for which he worked. Winston worked in one of the compartments of the state namely the ministry of truth, his job was to eliminate day by day terms that were no longer approved by the state and to edit newspaper reports so that false news would be delivered to the people. The ministry of truth, along with the ministry of love, peace, and abundance were the main centers of the state, but unlike what the names by which they are called express they were in charge of torturing opponents and loving big brother, dealing with war between other states, and rationing goods and control over the state economy and beyond. In addition to this, all citizens were under very close scrutiny 24 hours a day by screens projecting the image of big brother and cameras controlled by state officials who observed citizens in case they transgressed the laws or went against the ideologies of the state. Orwel's is a profound critique of the totalitarian Communist and Nazzist state, and with his dystopian narrative he highlights torture of the cruelties executed and of the proposed counter-senses that he expresses with the theme of doubles that characterised the ideals of totalitarian regimes. 17 SCIENZE TEMA DEI DIRITTI UMANI i diritti umani sono quelli che vengono attribuiti ad un individuo sin dal momento della sua nascita. Essi sono fondamentali per poter garantire una vita serena all'interno della società, e soprattutto sono inalienabili a prescindere dal proprio credo religioso, dal proprio orientamento sessuale, e dal proprio paese d'origine. 18 La stesura ufficiale della carta dei diritti umani è stata effettuata nel 1948 dopo gli eventi drammatici della seconda guerra mondiale, secondo l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite la quale approvò e proclamò la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. L'Assemblea diede istruzioni al Segretario Generale di provvedere a diffondere la Dichiarazione e, di pubblicare e distribuire il testo non soltanto nelle cinque lingue ufficiali dell'Organizzazione internazionale, ma anche in quante altre lingue fosse possibile usando ogni mezzo a sua disposizione per diffondere a più persone possibili questo messaggio di uguaglianza e speranza dopo la terribile guerra. I diritti umani sono davvero tanti e sono parte centrale anche della stessa costituzione italiana, tra i principali troviamo il diritto alla libertà, il diritto allo studio, il diritto di espressione, il diritto alla salute, il diritto alla pace e i diritti delle donne. Già precedentemente alla loro ufficiale stesura essi erano noti ma ciononostante, non sono sempre stati rispettati e tuttora in numerosi paesi e non solo molti di questi diritti sono ancora lontani dall'essere una realtà sicura e certa per tutti i cittadini del mondo. Infatti un esempio chiaro è il diritto alla pace che nel corso della storia è stato frequentemente violato dalla guerra. ITALIANO Tra gli autori del 900 testimone a tale violazione c'è Ungaretti che con le sue poesie nelle raccolte " L'allegria" e " Porto sepolto"che con brevi versi e parole essenziali, esprime l’ esperienza traumatica della guerra portatrice di morte, sconvolgimenti dell' uomo e della sua pace, ma al tempo stesso da essa cerca di trarne un elemento positivo ovvero la ricerca della propria identità e l'indagine sulla condizione umana. Una delle poesie più rappresentative di questa drammaticità è San Martino del Carso lirica di "Porto sepolto" che coglie lo strazio interiore di chi durante la guerra constata la distruzione dei luoghi e la morte di tante persone care mettendo in evidenza la pace perduta nell' osservazione dello scenario delle case di cui rimane solo qualche brandello, e degli amici che non ne è rimasto quasi nessuno e ciò strazia il cuore dello scrittore che esprime il suo dolore in parole essenziali che conducono ad immagini semplici, dietro le quali si nasconde la gravosa violazione della pace che tante persone hanno perso a causa di questo evento storico che ha cambiato il corso della vita di molti e l'ha interrotto in tanti altri. FILOSOFIA L'uomo però non ha proveduto alla rinuncia dei propri diritti solamente tramite la guerra ma secondo alcuni filosofi della scuola di francoforte come Horkheimer, egli con la brama di potere 19 e controllo sulla natura, non ha fatto altro che far del male a se stesso, togliendosi la sua stessa libertà. Questa idea è stata portata avanti dalla "dialettica dell' illuminismo", scritto che tratta di come l' uomo con la creazione della scienza quindi con la sottomissione della natura si sia trovato schiavo di quest' ultima, perchè con il progresso scientifico iniziato nella prima rivoluzione industriale che si protrasse negli anni a venire, non ha fatto altro che modificare i ritmi di lavoro dell' uomo diventati estenuanti e insostenibili negandosi la propria libertà e i piaceri della vita. Per rappresentare al meglio questa realtà dei grandi capi d'azienda e degli operai Horkheimer utilizzò la metafora di Ulisse nell' incontro con le sirene. Egli infatti obbligò i suoi compagni a mettere dei tappi di cera nelle orecchie per non sentire il loro lussurioso canto e disse loro di legarlo all' albero maestro della nave, con il preciso ordine di stringere le corde ogni volta che egli in seguito al canto delle creature volesse avvicinarsi a loro. Ulisse infatti rappresenta il capo d' azienda il quale volendo potrebbe giungere al piacere rappresentato dal canto delle sirene, ma egli se ne priva ugualmente per portare a termine il proprio dovere, mentre gli operai sono rappresentati dai compagni di viaggio, ai quali viene imposto di non poter nemmeno vedere i piaceri della vita perché devono portare a compimento il loro lavoro. Quindi quella dell' uomo moderno era una situazione di totale privazione del proprio diritto alla libertà per sottostare all' imposizione di un lavoro che spesso non gli permette di godere dei piaceri della vita, e della libertà di vivere la propria vita come meglio si crede. Tale Mancanza però non riguarda solamente i lavoratori ma anzi per la maggior parte dei casi riguarda in primis i bambini e le donne. INGLESE It has always been very difficult for women to assert their ideas, desires, freedom and aspirations, which often went beyond being a good mother and wife. Even in literature women have not been able to have adequate self-representation, because not so many years ago literature was precluded to men, and women eager to publish their novels had to hide behind a male name in order to have their books considered. Added to this is the great difficulty women have had over the centuries in acquiring a good education that was precluded only to men, violating one of man "s fundamental rights. These and other issues were addressed by Virginia Woolf in one of her most famous novels, "A Room of One's Own," in which she expresses the difficulties that women writers faced in finding enough money to be able to concentrate on their literary careers and in finding a room of their own, both in the physical sense of being able to work in peace in a room of one's own, and in the metaphorical sense of being able to find a place where they could devote themselves and find their individuality, and in reference to this point Virginia Woolf quotes Jane Austen, for her difficulty in composing her works since she did not possess a solitary space in which to write. 20 Woolf's represents one of many examples of how women had to fight for their rights, whether it was the seemingly simple right to speak or the desire to receive an education that would enable them to achieve their own goals and independence. SU E' stata messa in evidenza da Virginia Woolf quindi la grande importanza attribuita all' istruzione di cui tutti quanti dovrebbero riuscire ad usufruire senza alcuna distinzione di nessun tipo perché essa appartiene ad uno dei diritti fondamentali dell' essere umano. Numerosi pedagogisti si sono impegnati per poter far si che essa fosse una meta raggiungibile da tutti già tra i primi pedagogisti si era constatato ciò infatti già Comenio si riteneva che l' istruzione dovesse essere raggiungibile da tutti a prescindere dal proprio ceto sociale. Questo messaggio si è dilagato nel tempo fino a giungere agli anni 60 del 900' quando Freire sotto la richiesta del governo brasiliano decise di attuare un progetto di scolarizzazione per gli adulti che per il loro ceto sociale, non hanno mai avuto la possibilità di andare a scuola e ricevere un' adeguata alfabetizzazione attuando la cosiddetta " Pedagogia degli oppressi". In seguito con la salita al potere della dittatura freire fu cacciato via dal Brasile ed attuò la sua pedagogia inizialmente in africa per poi fare nuovamente ritorno in brasile. Tale metodologia prevede un processo chiamato alfabetizzazione e coscientizzazione che si divideva in due fasi ovvero, quella preparatoria, in cui Freire insieme ai suoi allievi creava un insieme di parole generatrici di uso comune e con un denso significato. La parola veniva individuata e contestualizzata, un esempio nel suo celebre libro "ped, Degli oppr" è quello della parola Bellota che indicava un frustino utilizzato per lavorare con gli animali nei campi ed attorno a questo oggetto egli chiese di metterlo in un contesto, ovvero quello agricolo. La parola successivamente viene scomposta in sillabe e da ogni sillaba viene scritta un' intera famiglia sillabica. Nella seconda parte del metodo si attuava una discussione riguardante al contesto collegato alla parola generatrice creando un tema generatore dove ognuno dava la propria opinione, così facendo si attuava un dialogo di consapevolezza della propria situazione sociale, e anche un dialogo liberatore in cui si promuove l'impegno nella storia anzi che l'accettazione passiva di una data condizione sociale causata dagli stessi uomini che bandirono Freire dal Brasile per impedire alla popolazione di istruirsi e quindi essere più facilmente controllabili perché l'ignoranza porta alla manipolazione e l'assenza di senso critico che non fa accettare le imposizioni di un governo che vuole solamente arricchirsi per non lasciare nulla ai cittadini, privandoli di ogni diritto naturale e in particolare quello dell' istruzione. 21 ARTE Spesso situazioni come quelle del brasile degli anni sessanta hanno portato alla privazione di altri numerosi diritti oltre a quello all' istruzione un esempio chiaro è il diritto di espressione inteso sia come espressione di un pensiero in maniera verbale sia con l'espressione di un' ideologia mediante una protesta o un' opera artistica ed è esattamente ciò che è accaduto pochi decenni dopo soprattutto nelle periferie delle grandi città come New York dove i ragazzi che non trovavano voce all'interno della società si ritrovano ad esprimere le proprie idee e talvolta con il desiderio di denuncia mediante l'arte del graffitismo portata avanti da uno dei più grandi artisti dell' epoca ovvero Harring. La sua pittura è inconfondibile caratterizzata da delle piccole figure stilizzate di vari colori vivaci e contornature nere che sintetizzano simpaticamente la figura umana. Egli non aveva come unico obiettivo quello di ridare vita a parti della periferia ormai ingrigite dalla povertà ma con queste opere desiderava esprimere al meglio concetti precisi e di denuncia come la sua opera "Crack is wack" dove con semplici tratti era in grado di dimostrare la sempre più frequente realtà delle droghe all' epoca all'apice del suo commercio. Oppure altre opere di denuncia ed espressione artistica talvolta abbastanza diretta e per questo motivo fu molto criticata, erano quelle volte alla campagna contro l' AIDS un' altra piaga degli anni ottanta che ha portato alla morte numerose persone. Tutte le opere di haring sono una chiara dimostrazione della libertà di espressione in qualsiasi forma essa si possa presentare portando a ragionare su tematiche molto importanti con semplici tratti che sono in grado di esprimere tutto SCIENZE/ ED. CIVICA Harring quindi con le sue opere è stato in grado di porre l'attenzione su un fatto estremamente importante ovvero quello della salute, un altro dei più importanti diritti inderogabili dell' essere umano. Essa non riguarda esclusivamente alla salute fisica ma è in riferimento anche a quella mentale e la definizione di salute stessa dettata dall' OMS evidenzia come non ci sia un solo tipo di salute essa infatti decreta che la salute sia "uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale" e non semplicemente "assenza di malattie o infermità" e tale diritto è garantito dall' articolo 32 della costituzione italiana. La definizione di salute quindi comprende appunto la salute mentale, spesso soggetta a Malattie come la schizofrenia, malattie depressive, disturbo borderline di personalità e tante altre necessitano di cure mediche con specifici farmaci volti a far vivere alla persona che ne soffre. Però in base a specifici casi il paziente se è capace di intendere e di volere può rifiutare le cure infatti "Nessuno può essere obbligato ad un trattamento sanitario se non per disposizione di legge (Legge 180/1978; Legge 833/1978). La legge 180 infatti 22 regolamenta quello che è chiamato TSO ovvero trattamento sanitario obbligatorio ovvero quando una persona viene sottoposta a cure mediche contro la sua volontà esso però dato che va " Contro la legge n. 219/17 ". Il TSO può essere applicato solo in alcuni casi quali: La persona necessita di cure (secondo i sanitari che l'hanno visitata), la persona in seguito alla reale necessità continua rifiutare le cure, non è possibile prendere misure extraospedaliere e il paziente diventa un pericolo per se stesso e per gli altri in soggetti, egli minaccia di suicidio, minaccia o compimento di lesione a cose e persone, rifiuto di comunicare con conseguente isolamento, rifiuto di terapia, rifiuto di acqua e cibo. Ma anche persone che, semplicemente, recano disturbo a qualcuno con il loro comportamento. (Da notare che con la legge 180 non è richiesta la condizione di "pericolosità per sé o per gli altri") durante il TSO della durata di una settimana, inizialmente il paziente viene prelevato da qualunque posto in cui si trovi e vengono applicate le cure che necessita per la specifica malattia. A seguito di quanto detto la salute è un diritto che va rispettato anche nei casi in cui si rifiutino le cure e talvolta è necessario rispettare questo diritto perché ogni persona ha il diritto di decidere per se stesso e il proprio corpo. TEMA DEL LAVORO Il lavoro per l'uomo è sempre stato parte integrante della società da lui stesso costruita. Questa attività gli ha permesso di sostentarsi e portare avanti la prole, ed è sempre stato uno dei punti cardine della vita dell' uomo. Ma il lavoro oltre a dare la possibilità di avere dei piaceri, provoca anche una grande fatica, che secondo Virgilio a quanto riporta in una delle sue Georgiche, la fatica è voluta da Giove stesso affinché l'umanità non si infiacchisce nel torpore derivato dal benessere e che invece aguzzare l'ingegno creando delle tecniche lavorative come nell' agricoltura. Quindi il lavoro per quanto faticoso, viene presentato positivamente ed esaltato come fondamentale presupposto del progresso civile e come simbolo dell' impegno del cittadino a vantaggio della collettività. Con il passare dei secoli però il lavoro divenne sempre più il centro della vita dell' uomo fino a diventare l' unica cosa che contasse davvero, un chiaro esempio è il periodo della seconda rivoluzione industriale avvenuta intorno al 1870 (Italia breccia di porta pia)e conclusione dell' unità d' italia) dove il lavoro ormai era diventato con ritmi insostenibili per chiunque e con condizioni lavorative al limite dell'umanità portando l' uomo all' alienazione di se stesso e dalla propria vita. ITALIANO 23 Tra gli autori che attesta questo evento fu Pirandello, egli infatti riportò come l'identità umana cambiasse drasticamente quando si confrontava la società e nell'ambito lavorativo utilizzando delle maschere nascondendo la vera natura dell' essere umana, al punto tale che ciò provochi un' esistenza alienante e caratterizzata da automatismi. Questa tematica viene affrontata nella novella "Il treno ha fischiato" tratta da "Novelle per un anno", il protagonista è un' impiegato di nome Belluca, alienato da se stesso e dalla sua intera vita condannata alla ripetitività fino a quando improvvisamente il fischio del treno gli apre uno squarcio su quella che era stata fino a quel momento la sua esistenza, dandogli un' autentica epifania (come quelle espresse in medesima epoca da virginia Woolf e James Joyce nei propri scritti), che lo porta ad intravedere la possibilità di un'identità differente e più autentica priva di limitazioni imposte dalla vita nella società moderna, dal suo lavoro e da coloro che ne sono sommersi che additano e si impietosiscono per Belluca nella convinzione che egli sia completamente impazzito mentre nella realtà ha compreso la pazzia della vita che fino a quel momento aveva condotto. Tale rivelazione non è stata colta da coloro che gli stavano attorno al tal punto da farlo rinchiudere in un manicomio. Nella novella il lavoro di Belluca gioca un ruolo fondamentale perché fino a quel momento era stato un semplice impiegato computista commiserato da tutti per la vita da uomo sottomesso e che egli conduceva, ma dal momento in cui egli aveva sentito fischiare il treno decise di ribellarsi contro tutti coloro che si erano presi gioco di lui per la sua natura mansueta, arrivando in ufficio con un sorriso beffardo gridava a gran voce che il treno aveva fischiato e di conseguenza non avrebbe esitato a ribellarsi ai trattamenti che il suo capo e i suoi colleghi gli riservavano, Ciò però non fece altro che far ritenere pazzo Belluca dai suoi colleghi non abituati a vedere tali comportamenti ribelli e anziché cogliere la rivelazione portarono l' uomo al manicomio, quando in realtà egli voleva solo liberarsi da quel senso di oppressione causato dal lavoro incessate e dall' ambiente in cui per troppo tempo era vissuto FILOSOFIA In seguito a questo seno di schiavitù e alienazione numerosi filosofi fecero delle riflessioni. Primo fra tutti vi è Marx con le sue riflessioni sulla logica di produzione dei capitalisti e l'alienazione a cui essa porta. Ma in seguito altri autori e pensatori rifletterono su tale tematica negli anni avvenire, tra i più chiari esempi troviamo i filosofi della scuola di francoforte, tra di essi vi è Horkheimer con il suo scritto la "Dialettica dell' illuminismo" che tratta di come l' uomo con la creazione della scienza quindi con la sottomissione della natura si sia trovato schiavo di quest' ultima e dei nuovi tempi e modi di lavorare, dati dal progresso scientifico iniziato nella prima rivoluzione industriale che si protrasse negli anni a venire. Essi creati dalla brama di controllo e progresso non hanno fatto altro che rendere i ritmi dell' uomo estenuanti e insostenibili negandosi la propria libertà e i piaceri della vita. Per rappresentare al meglio questa realtà dei grandi capi d'azienda e degli operai Horkheimer utilizzò la metafora di 24 Ulisse nell' incontro con le sirene, egli infatti obbligo i suoi compagni a mettere dei tappi di cera nelle orecchie per non sentire il loro lussurioso canto e obbligò loro di legarlo all' albero maestro della nave con il preciso ordine di stringere le corde ogni volta che egli in seguito al canto delle creature volesse avvicinarsi a loro. Ulisse infatti rappresenta il capo d' azienda il quale volendo potrebbe giungere al piacere rappresentato dal canto delle sirene ma egli se ne priva ugualmente per portare a termine il proprio dovere, mentre gli operai sono rappresentati dai compagni di viaggio ai quali viene imposto di non poter nemmeno vedere i piaceri della vita perché devono portare a compimento il loro lavoro. Ormai l' uomo era diventato solo una macchina da lavoro sostituendo gli animali impiegati in esso, nel tentativo contrastante di vivere una vita piena all'insegna del benessere. L'italia non è stata l'unica testimone di questa realtà anzi era stata affiancata da altre nazioni divenute ormai il fulcro della rivoluzione industriale nel medesimo periodo in cui il più grande filosofo anticapitalista scrisse la sua opera "Il capitale". INGLESE In deed the Work in england, was often the subject of great toil and pain, especially when this was lacking. Indeed in the victorian age in the midst of the industrial revolution on the one hand there was an 'enrichment of the bourgeoisie while on the 'other hand because of the incessant work rhythms and conditions at the limit of humanity so many people could not keep up the pace becoming victims of the poverty that was increasingly rampant in the working class. The poor were considered inferior and creators of their own hardship because of their " laziness." But at a time when this event was affecting too many families the state decided to establish workhouses places where according to initial intent poor families were sent to live and in exchange for work they would get food and shelter. But the reality behind this charitable initiative was very different in fact, the families inside the workhouses were separated mothers were with children and men were separated and all were subjected to terrible conditions characterized by very poor hygiene, exploitation, abuse, severe malnutrition and mistreatment of all kinds. The jobs they were lent to do inside the workhouses were often of less utility, in fact they were forced to break stones, dig holes to cover them. Of all these abuses, one of the authors who lived this experience firsthand was Charles Dickens, author of Oliver Twist, a poor child who grew up in a workhouse and was sent to work far from the workhouse in response to a request for more food. From this event he will face numerous adventures often all 'banner of delinquency and then be adopted by a man who helped him and have a happyanding away from his precarious living conditions inside the workhouse. SU 25 Analogamente anche i bambini non sono stati esclusi dall' onda di rinnovamento portato dal rinnovamento in ambito lavorativo ne sono stati un chiaro esempio i carusi siciliani raccontati da Verga e anche i bambini nati e cresciuti nelle workhouses in inghilterra. Ma non solo l'Europa aveva riscontrato un tale cambiamento ma anzi in seguito, nel periodo rivoluzione russa numerosi furono i bambini che rimasero orfani e destinati alla strada e a lavori pesanti al punto tale che si decise di applicare degli interventi pedagogici. Makarenko infatti fu fondamentale per questo, egli data la situazione di crisi decise di istituire una Colonia di lavoro in cui vigeva una pedagogia filo marxiana in esigenza di superare l'autoritarismo degli zar. Makarenko oltre a Marx per un periodo sia affiancò all' idea di Tolstoj nell’ idea pedagogica che escludeva l' obbligatorietà, i rimproveri, lezioni puramente nozionistica e orari prefissati ma in seguito si discosta per adottare una pedagogia anti Roussoiana e basata sulla dimensione collettiva e disciplinata in cui il lavoro era fondamentale. Per Makarenko però il lavoro all'interno della colonia non era inteso come sfruttamento ma come un'attività creativa e produttiva finalizzata non solo allo scopo fisico ma anche intellettuale, morale e spirituale in modo che esso suscitasse soddisfazione e permettesse l' espressione della personalità dei ragazzi creano la personalità di ognuno contribuendo alla vita collettiva. Quest' altro è un altro dei punti cardine della pedagogia di Makarenko, infatti la vita collettiva non comprendeva solo il lavoro ma anche la suddivisione dei compiti nella quotidianità e il tutto veniva coordinato dalla funzione educante, composta da insegnanti ed educatori che incoraggiavano la collaborazione e il lavoro di gruppo tramite la disciplina. Ciò è la dimostrazione che nonostante le precarie condizioni societarie, Makarenko era riuscito a portare numerosi bambini a delle condizioni di vita nettamente migliori rispetto a quelle a cui sarebbero stati destinati. ARTE La produttività e il cambiamento che si presentò dalla seconda metà dell' ottocento fino alla fine della prima metà del novecento non fu vista solo come qualcosa di negativo e portatore di disgrazia, ma anzi la testimonianza che il mondo stava cambiando in tutti i campi in particolar modo in ambito lavorativi. Questo fu testimoniato non solo da parte di autori, pensatori e pedagogisti ma anche da artisti che furono particolarmente propensi alla frenesia del cambiamento e del lavoro essi furono i futuristi che con la loro arte caratterizzata dalla vitalità testimoniano la frenesia che il lavoro stava assumendo ad inizio novecento. Tra i maggiori artisti troviamo Sant'elia, Balla, Carrà e naturalmente Boccioni. Uno dei quadri che attesta più di tutti quanto è stato detto è " La città che sale", quadro che con i suoi toni rossi e la forte dinamicità, rappresenta un cantiere aperto, simbolo del lavoro e il progresso, nel quale viene presentato in maniera centrale un cavallo quasi allo stremo delle forze, che traina i materiali da costruzione 26 insieme a numerosi operai attorno ad egli in uno sfondo che rappresenta un centro cittadino. Il tutto è rappresentato con un particolare divisionismo dei tratti che evidenzia le linee di forza con pennellate con andamenti direzionati per sottolineare appunto la dinamicità del lavoro compiuto al cantiere. Questo quadro è una delle rappresentazioni del grande lavoro che veniva effettuato durante il periodo nel tentativo di rinnovamento della città di Milano ma in generale del grande progresso lavorativo che stava avvenendo.