Eugenio Montale esplora il tema del male di vivere nella poesia di Montale attraverso immagini simboliche e un linguaggio evocativo. La sua raccolta "Ossi di seppia" riflette una visione pessimistica dell'esistenza umana, in netto contrasto con la poesia celebrativa di D'Annunzio.
• "Meriggiare pallido e assorto" rappresenta l'alienazione dell'uomo dalla natura
• Le poesie usano immagini concrete per esprimere concetti astratti come l'angoscia esistenziale
• Il linguaggio di Montale è caratterizzato da verbi all'infinito e frasi giustapposte
• La figura di Clizia emerge come simbolo di possibile salvezza in mezzo al male di vivere