Le Avanguardie Letterarie: Gozzano e "La Signorina Felicita"
La poesia "La signorina Felicita ovvero La Felicità" rappresenta uno dei capolavori più significativi delle avanguardie artistiche del '900. Quest'opera di Guido Gozzano, composta da otto sezioni, nasce da un innamoramento immaginario che il poeta descrive nelle sue lettere ad Amalia Guglielminetti, presentando la figura idealizzata della "signorina Domestica".
La composizione si distingue per la sua raffinata combinazione di elementi tradizionali e innovativi, caratteristica delle avanguardie letterarie. Il poeta costruisce un'immagine di memoria tipicamente crepuscolare, arricchita da una nostalgia che si manifesta attraverso l'uso sapiente di rime e figure retoriche. L'apertura del componimento è marcata dalla rima significativa "antico-amico", volutamente goffa e sottolineata dall'enjambement.
L'ambientazione provinciale piemontese, con il riferimento specifico a Ivrea, delimita lo spazio della narrazione poetica, che si restringe progressivamente fino a concentrarsi negli spazi domestici. Gozzano presenta un catalogo di oggetti quotidiani inusuali per la tradizione poetica: il caffè tostato, i lini, le lenzuola, le stoviglie, creando così un nuovo linguaggio poetico caratteristico delle avanguardie artistiche.
Evidenziazione: La poesia rappresenta una rivoluzione nel panorama letterario italiano per il suo modo di trattare la bellezza non convenzionale, come evidenziato nel verso "sei quasi brutta, priva di lusinga".
Definizione: Le avanguardie artistiche si caratterizzano per la rottura con la tradizione e l'introduzione di elementi innovativi nel linguaggio e nei temi trattati.