La storia dei Celti in Gran Bretagna è un affascinante viaggio attraverso secoli di cultura e tradizioni. I Celti arrivarono nelle isole britanniche intorno al 1200 a.C., stabilendo comunità organizzate e sviluppando una ricca cultura caratterizzata da arte elaborata, musica e un profondo rispetto per la natura. Vivevano in tribù guidate da re locali e druidi, che fungevano da sacerdoti e custodi della conoscenza.
La cultura dei Celti e britannia romana subì una drammatica trasformazione quando i Romani invasero la Britannia nel 43 d.C. sotto l'imperatore Claudio. I Romani portarono con sé nuove tecnologie, sistemi di governo e costumi che si mescolarono con le tradizioni celtiche locali. Costruirono strade pavimentate, città fortificate (chiamate "castra"), terme pubbliche e ville lussuose. L'impatto dei romani su Britanni fu profondo e duraturo: introdussero la scrittura, nuove tecniche agricole, l'uso della moneta e un sistema amministrativo centralizzato. I Celti adottarono gradualmente molti aspetti della cultura romana, pur mantenendo alcune delle loro tradizioni ancestrali.
Questo periodo di romanizzazione durò circa quattro secoli, durante i quali la Britannia divenne una delle province più ricche dell'Impero Romano. Le città come Londinium (Londra) e Eboracum (York) divennero centri commerciali e culturali importanti. Tuttavia, l'influenza celtica non scomparve mai completamente, e molte tradizioni sopravvissero nelle aree più remote dell'isola, specialmente in Scozia e Galles. Questa fusione tra cultura celtica e romana creò un'identità unica che influenzò profondamente lo sviluppo successivo della Gran Bretagna medievale, lasciando tracce ancora visibili nell'arte, nella lingua e nelle tradizioni locali fino ai giorni nostri.