La Teoria dell'Amore e della Bellezza in Platone
Platone pensiero in breve si manifesta in modo particolarmente profondo nella sua concezione dell'amore e della bellezza. Nel suo pensiero filosofico, l'amore eros rappresenta la forza motrice che spinge gli esseri umani verso la conoscenza delle idee supreme. Questa concezione dell'amore va ben oltre il semplice desiderio fisico, abbracciando dimensioni più elevate come l'amicizia, l'armonia politica e la ricerca della verità.
Definizione: L'eros platonico è una forza unificatrice che trascende l'aspetto puramente fisico dell'amore, diventando il motore della ricerca filosofica e della conoscenza delle idee.
Nel "Simposio", una delle opere più celebri dove Platone concetti fondamentali vengono esposti attraverso una serie di discorsi sull'amore, troviamo una struttura narrativa affascinante che si svolge durante un banchetto greco. Qui, diversi personaggi offrono le loro interpretazioni dell'amore, ciascuna rivelando un aspetto diverso di questo sentimento universale. Fedro lo presenta come il più antico degli dei, Pausania distingue tra amore volgare e celeste, mentre Erissimaco lo interpreta come forza cosmica.
Il momento più significativo del Simposio arriva con il racconto di Aristofane e il suo celebre mito degli androgini, che rappresenta una delle più poetiche spiegazioni dell'origine dell'amore nella letteratura filosofica. Secondo questo mito, gli esseri umani erano originariamente creature complete, formate dall'unione di due metà. La loro separazione per mano di Zeus ha creato l'eterno desiderio di ricongiungimento che caratterizza l'amore umano.
Esempio: Il mito degli androgini spiega l'amore come ricerca della propria metà perduta, esistendo tre tipologie originarie: maschio-maschio, maschio-femmina e femmina-femmina.