Socrate e Platone rappresentano due figure fondamentali della filosofia antica greca, il cui rapporto maestro-allievo ha influenzato profondamente il pensiero occidentale.
Platone allievo di Socrate iniziò il suo percorso filosofico sotto la guida del maestro, assorbendone il metodo dialettico e l'attenzione alla ricerca della verità. Le principali differenze e analogie tra Socrate e Platone si manifestano nel loro approccio alla conoscenza: mentre Socrate si concentrava sul dialogo orale e non lasciò scritti, Platone sviluppò un complesso sistema filosofico attraverso i suoi celebri Dialoghi. Nei Dialoghi di Platone, Socrate appare come protagonista, dimostrando il profondo rispetto dell'allievo per il maestro.
La vita di Platone fu segnata anche da importanti esperienze politiche, in particolare i suoi viaggi a Siracusa. Il rapporto tra Platone e Dionigi il Vecchio, così come quello con Platone e Dione, influenzò notevolmente il suo pensiero politico. Durante questi viaggi, secondo alcune fonti, Platone schiavo fu venduto come prigioniero, esperienza che arricchì ulteriormente la sua riflessione sulla giustizia e sul potere. Le opere di Platone si sviluppano in tre periodi principali: gli scritti giovanili, della maturità e della vecchiaia. Gli Scritti della vecchiaia Platone mostrano una maggiore attenzione alle questioni politiche e cosmologiche. La sua influenza si estese anche al suo allievo più celebre, come evidenzia il rapporto tra Platone e Aristotele, creando così una catena di trasmissione del sapere filosofico che ha attraversato i secoli.