La Concezione dell'Anima e della Bellezza in Platone
La filosofia platonica offre una profonda riflessione sulla natura della bellezza e dell'anima, presentando una visione gerarchica e ascendente della realtà. Platone, allievo di Socrate, sviluppa una teoria della bellezza che procede dal particolare all'universale, delineando un percorso di elevazione spirituale e intellettuale.
Secondo Platone, la bellezza si manifesta attraverso diversi livelli di perfezione. Si parte dalla bellezza fisica di un singolo corpo, per poi riconoscere la bellezza in tutti i corpi, elevandosi successivamente alla bellezza dell'anima, delle istituzioni, delle leggi e infine delle scienze. Al vertice di questa scala ascendente si trova la Bellezza in sé, forma perfetta e immutabile, fonte di ogni altra manifestazione del bello.
Definizione: La Bellezza in sé secondo Platone è una realtà eterna, immutabile e perfetta, che trascende il mondo sensibile e rappresenta la fonte di ogni bellezza particolare.
Nel Fedro, uno dei più importanti dialoghi di Platone, viene presentata la celebre teoria della tripartizione dell'anima, illustrata attraverso il suggestivo mito della biga alata. L'anima viene paragonata a un carro guidato da un auriga (la ragione) e trainato da due cavalli: uno bianco (rappresentante la parte nobile e coraggiosa) e uno nero (simbolo degli impulsi irrazionali).