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Platone

4/3/2023

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Platone
Nacque ad Atene (427-347 a.C.) Fu allievo di Socrate per oltre dieci anni, tanto che dopo la
sua morte sceglie la filosofia alla pol

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Platone Nacque ad Atene (427-347 a.C.) Fu allievo di Socrate per oltre dieci anni, tanto che dopo la sua morte sceglie la filosofia alla politica, in cui aveva già tutta la strada spianata. Voleva stabilire quale fosse uno stato ideale. Fondò l'Accademia Platonica, dove ognuno poteva apprendere il ragionamento filosofico. Platone scrisse 35 dialoghi e 13 lettere. tutte arrivate in forma integrale. La sua letteratura è divisa in 3 periodi: I scritti giovanili: II scritti della maturità: III scritti della vecchiaia. DIFFERENZE CON SOCRATE Platone scrisse molto Platone sa di sapere Platone vede il sapere in assoluto Entrambi hanno in comune il dialogo. Socrate non scrisse affatto Socrate sa di non sapere Socrate vede il sapere come elemento in evoluzione Terrin delle idee Platone vuole scoprire cosa sono il bene e i valori assoluti e come li si conosce. Asserisce che i sensi non consentono un'idea oggettiva ed unica. Platone segue un percorso intellettuale specifico, che espone nel "Fedone" e testimonia di aver compiuto una doppia navigazione: LA PRIMA: accompagnata dalle ricerche dei filosofi naturalisti: LA SECONDA: basata sulle proprie forze (in mare, senza vento, utilizzo dei remi). LE IDEE Per Platone sono entità di natura diversa dalle cose: sono sostanze immutabili e perfette poste in un altro mondo chiamato "iperuranio". Le definisce oggettive e assolute, esse sono le cause e il metro di valutazione delle cose. L'essere...

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è quindi su 2 piani: PIANO DELLE COSE piano fenomenico e visibile: PIANO DELLE IDEE piano meta-fenomenico e invisibile. RELAZIONE IDEE-COSE Vi è quindi una netta divisione fra il mondo sensibile e quello delle idee, ma non sono separati, anzi fra loro intercorrono 3 dimensioni relazionali: ◇ MIMESI o imitazione: le cose imitano le idee, che fungono da modello: METESSI o partecipazione: le cose partecipano delle idee. PARUSIA o presenza delle idee nelle cose. Ad ogni realtà corrisponde un'idea, e queste ultime si trovano tutte in una gerarchia al cui vertice vi è il BENE, che ha una concezione simile alla nostra sul sole. PARRICIDIO Il coraggio di "uccidere" il padre Parmenide in quanto sbaglia a vedere l'essere come statico e a far coincidere il nulla con il diverso. Daltrina della coroccanza Secondo Platone la conoscenza è reminiscenza o "anamnesi". cioè ricordo da parte dell'anima delle idee con cui è stata a contatto prima di re-incarnarsi. (Conoscere è ricordare) L'esperienza sensibile quindi non è altro che uno stimolo per far riaffiorare i ricordi. DIALOGO E SCRITTURA La dottrina platonica è quindi una forma di innatismo. nel Menone questa dottrina viene dimostrata attraverso un'esperienza didattica che mostra quanto appena detto: uno schiavo completamente a digiuno di conoscenze matematico-geometriche viene guidato da Socrate e attraverso domande e disegni riesce a ricavarsi il teorema di Pitagora Questo dimostra che le informazioni erano già presenti nella mente dello schiavo e attraverso il dialogo filosofico lo schiavo è capace di rispondere in modo adeguato. DUALISMO GNOSEOLOGICO Per spiegare questo processo Platone intuisce un rapporto tra i gradi dell'essere e quelli della conoscenza, instaurando un dualismo gnoseologico: ✩ EPISTEME (scienza): il mondo perfetto ed eterno delle idee è oggetto di una conoscenza stabile e universale che coincide con essa: DOXA (opinione): la dimensione imperfetta e mutevole delle cose sensibili è all'origine di una forma imperfetta di conoscenza: l'opinione (doxa). Platone dà vita a 4 gradi del sapere a cui corrispondono 4 gradi della realtà. La conoscenza sensibile rispecchia il modo sensibile e comprende due livelli: CONGETTURA, o immaginazione (eikasia): ha per oggetto le ombre e le immagini delle cose sensibili: CREDENZA (pistis): ha come oggetto le stesse cose sensibili e gli esseri viventi. La conoscenza nazionale rispecchia il mondo immutabile e perfetto delle dee a cui l'anima cessa attraverso la reminiscenza e comprende due livelli: RAGIONE SCIENTIFICA, o discorsiva (dianoia): ha come oggetto le idee matematiche: ✩ INTELLIGENZA FILOSOFICA (noesis): ha come oggetto le idee-valori. La dialettica rappresenta il metodo in virtù del quale si possono stabilire le corrette relazioni tra le idee. IL METODO Nel dialogo filosofico si pongono domande e risposte con l'intenzione di giungere a stabilire quale sia l'essenza delle cose, e per conoscerlo utilizza un metodo che consente di differenziare le idee tra loro e coglierne le possibili relazioni. Ci sono infatti idee che possono connettersi e altre che si respingono: l'attività dialettica consiste nel riconoscere quali idee possono essere connesse e quali no. Platone afferma che la dialettica è caratterizzata da un duplice movimento: SINTESI (dialettica ascendente): dall'idea particolare a quella generale: ANALISI (dialettica discendente): dall'idea generale a quella particolare. Il metodo dialettico si avvale di un procedimento dicotomico, di divisione, attraverso cui si perviene a individuare quegli elementi che possono essere utili alla definizione cercata. Dottrina dell'anima L'immortalità dell'anima Platone la spiega i diversi punti: ▪ Teoria della reminiscenza in base alla quale l'anima ha visto le idee prima della sua incarnazione il che significa che preesiste al corpo: Natura affine alle idee è immutabile ed eterna: Teoria dei contrari: in natura si può osservare come le cose derivino dal proprio contrario pertanto dalla vita si genera la morte e viceversa: ■ Connessione dell'anima all'idea di vita. Platone collega l'idea di anima al respiro da cui il corpo è abbandonato quando muore. MITO DI ER Se l'anima è immortale è necessario, quindi occuparsi del suo bene pensando al suo destino. Platone affronta questo tema con il mito di Er. Er era un eroe morto in battaglia è resuscitato dopo 12 giorni: lui racconta che le anime una volta uscite dal corpo trascorrono un periodo di 1000 anni di espiazione. C'è la possibilità di optare per una vita buona perché i paradigmi disponibili sono numerosi, ma la maggior parte delle anime è condizionata dalle esperienze compiute nella vita precedente. Ulisse, ad esempio stanco di tante avventure decide di reincarnarsi in un uomo semplice. Dopo aver compiuto la propria scelta le anime sono obbligate a bere dell'acqua per cancellare i ricordi e risvegliarsi nella nuova vita. TRIPARTIZIONE DELL'ANIMA L'anima è tripartita, disegna l'anima come un'auriga a guida di una biga alata con due cavalli, uno nero e uno bianco.: ✩ PARTE RAZIONALE & LA SAGGEZZA: nel cervello ha il compito di condurre l'essere umano nella conoscenza. Corrisponde all'auriga, che deve riuscire a guidare le idee verso le idee in modo da contemplare la verità: ✩ PARTE CONCUPISCIBILE & CORAGGIO: nel ventre. corrisponde la sfera degli istinti e dei desideri. Corrisponde al cavallo bianco, buono e docile rappresenta l'anima irascibile e il coraggio: PARTE IRASCIBILE & TEMPERANZA: nel petto. corrisponde la sfera delle passioni e dei sentimenti più elevati. Corrisponde al cavallo nero, rappresenta la furia degli istinti e deve essere sottomesso al cavallo bianco. Tutti e tre rappresentano l'idea di giustizia e partecipano all'equilibrio dell'anima. Platone non nega la forza delle passioni ma ritiene sia compito della ragione ricondurle alla giusta strada. AMORE PLATONICO Platone tratta anche il tema dell'amore, nel Fedro viene rappresentato come la forza che permette all'anima di elevarsi all'esperienza sensibile e alla contemplazione della Bellezza. L'amore ha dunque una funzione mediatrice che consente di unire il sensibile e il soprasensibile: le cose e le idee. Al tema dell'amore è dedicato il Simposio. Secondo Socrate amare qualcosa significa desiderare ciò di cui si sente la mancanza. POLITICA PLATONICA Platone è convinto che l'essere umano si realizzi pienamente soltanto come cittadino. Per spiegare cos'è la giustizia elaborò un modello di stato perfetto e utopico, anch'esso tripartito. ▪ GOVERNANTI: a cui è affidato il comando della città e devono essere dotati di saggezza ▪ GUERRIERI: a cui è affidata la difesa militare devono essere dotati di coraggio: ▪ LAVORATORI: a cui è affidato il compito di provvedere ai bisogni materiali e devono essere dotati di temperanza. La Giustizia quindi si realizza quando le classi sociali svolgono il proprio dovere. MITO DEGLI ANDROGINI Secondo il mito degli androgini una volta gli esseri umani avevano quattro braccia. quattro gambe e due teste ed erano di tre tipi: uomo-uomo, donna-donna oppure uomo- donna. Gli androgini divennero troppo potenti e sfidarono gli Dei e per questo Zeus decise di tagliarli a metà. Da allora gli uomini vagano infelici sulla terra cercando la loro metà, la loro anima gemella. MITO DELLA CAVERNA Immagina una caverna in cui siano tenuti prigionieri degli uomini. Le catene li costringono a guardare una sola delle pareti di quella caverna e su quella parete sono proiettate delle ombre. Quegli uomini non hanno mai visto altro per tutta la vita e credono che il mondo sia tutto lì, si riduca a quelle ombre. Ad un certo punto però, uno dei prigionieri riesce a liberarsi e scopre che non esistono solo quelle ombre ma esistono anche le statuette a cui appartengono quelle ombre, ed esiste anche il fuoco che le proietta. Il prigioniero riesce ad uscire da quella caverna e scopre di essere stato ingannato per tutta la vita: c'è un mondo intero là fuori. Il suo compito, ora, è quello di tornare indietro e mostrare la verità ai suoi compagni. MITO DEGLI STIRPI In principio, tutti gli uomini stavano sotto terra ed erano uguali. Poi il dio li plasmò e decise di inserire dentro ad alcuni di essi dell'oro, in altri l'argento, in altri ancora ferro e bronzo, metalli non nobili. In questo modo il dio scelse quelli che secondo lui erano più adatti a governare, quelli più adatti a combattere e quelli invece destinati ad altre mansioni. Compito particolare degli uomini d'oro era quello di curare l'educazione dei più giovani, che doveva servire soprattutto a capirne la natura per impedire che al governo arrivassero uomini di ferro o di bronzo, cosa che avrebbe implicato la rovina dello Stato. Nel modello statale proposto da Platone, questo consiglio sarebbe stato ripreso elaborando un percorso di studi molto preciso per i governanti, in cui si arrivava alla filosofia attorno ai 30 anni, dopo aver affrontato varie materie tra cui la matematica.