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Platone

25/9/2022

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PLATONE
Platone (insieme a Socrate) fu uno dei due pilastri della storia del pensiero: greco e
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Fu l'inventore della filosofia,

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PLATONE Platone (insieme a Socrate) fu uno dei due pilastri della storia del pensiero: greco e occidentale. Fu l'inventore della filosofia, colui che ha istituzionale la filosofia, pensa la filosofia come una problematizzazione del presente (farsi domande su ogni aspetto della realtà). È un filosofo completo, perché gli altri prima di lui si occupavano solo di un campo, lui prova a spiegare tutto ciò che l'uomo può conoscere. Si dedica alla filosofia dopo la morte di Socrate. Quando era giovane vede Atene in crisi politica e culturale, perché Atene era sotto la guida di una democrazia indebolita dopo la guerra del Peloponneso e questa democrazia condanna l'uomo più giusto e saggio. I sofisti con la loro verità relativista ha contribuito ad aggravare Atene, perché prima di Socrate, i sofisti dicevano che tutto è relativo, quindi non c'erano più valori di riferimento a cui indirizzare i giovani. Socrate rappresenta la speranza di fondare una nuova filosofia con i suoi insegnamenti, con la sua morte ha dato una svolta a Platone, ha capito che prima di fare una riforma politica si doveva riformare la mentalità (la filosofia). Platone è un soprannome che significa "dalla fronte ampia", il suo vero nome è Aristocle Apparteneva ad una famiglia ricca e nobile (aristocratica). Aveva cominciato a seguire Socrate a 20 anni, perché come...

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Didascalia alternativa:

tanti altri rimase affascinato da lui, alla morte del maestro decide di occuparsi di filosofia e fa molti viaggi (Megana, Cirene, Egitto). Va soprattutto in Italia, dove ha molti contatti con la scuola pitagorica e fu influenzato dalla metempsicosi e dall'importanza della matematica. I due viaggi più importanti che ha fatto furono in Sicilia: Taranto e Siracusa (soffermandosi). Conosce Dione che lo convince a incontrare Dionigi (tiranno-capo), Platone propone la sua proposta politica di mettere al potere i filosofi. Dionigi lo arresta e viene scarcerato con una colletta degli amici. 387 a.C.-529 d.C. fonda la sua scuola "Accademia". 20 anni dopo torna a Siracusa, il suo amico Dione lo informa che Dionigi era morto e di stare tranquillo perché ora al potere c'è suo nipote Dionigi, che di sicuro accetterà la sua proposta, perché era più aperto del precedente, ma questa volta lo cacciano. Platone muore ad Atene nel 347 a.C. Ha fatto tante opere e ne abbiamo quasi tutti: 34 dialoghi, 13 lettere e un'apologia (discorso in difesa). I suoi dialoghi sono una forma di omaggio per Socrate, perché lui non scrisse niente. Lascia i dialoghi aperti come faceva il maestro (maieutica-fa partorire la verità alle persone) Possiamo dividere le opere in tre periodi: (titoli delle opere-protagonisti) ● Dialoghi giovanili (socratici)= E indifesa di Socrate, opere che criticano i sofisti: apologia di Socrate, Critone, Protagora, Gorgia, Menone Dialog della maturità mportante) il Fedone, il imposio, il Fedro, la Repubblica Dialoghi della vecchiaia= ritorna su temi già affrontati e introduce una nuova idea: Timeo (conosciuto nel medioevo), Teeteto, Leggi, Crizia, Parmenide, Sofista Usa il dialogo: Socrate è il protagonista dei suoi dialoghi. Usa il mito platonico, mito: racconto fantastico, dove si cerca di spiegare alcune verità, riesce a spiegare qualcosa con più facilità (mito di Eros - mito della caverna), lo usa per 2 motivi: per un espediente didattico (per far capire meglio un concetto) Per un espediente filosofico divulgativo (alcune cose vanno al di là della capacità umana di comprendere) Dialoghi della maturità: si trova il cuore della filosofia platonica La dottrina delle idee (cuore del platonismo) ● ● ● La dottrina dell'anima (influenza pitagorica) La dottrina dell'amore (Eros) Lo stato e il compito del filosofo (legame tra politica e filosofia) La filosofia di Platone è una ricerca costante, nelle sue opere è chi legge che deve portare fuori i dialoghi. Platone scrive 13 lettere, nella 7 (non siamo certi se l'abbia scritto lui). Quanto è espresso nella lettera è presente anche nei suoi dialoghi. Racconta ai suoi conoscenti, soprattutto a Dione, racconta perché aveva deciso di occuparsi di filosofia. Platone appena diventato grande pensava di occuparsi di politica, ma nel 404 d.C. Atene fu sconfitta nel Peloponneso e si è insediato il governo dei 30 tiranni (filo-spartano), tra questi alcuni erano suoi parenti e conoscenti, che lo invitarono ad unirsi, lui era giovane e speranzoso, sperava che il nuovo governo fosse migliore, ma non molto tempo dopo, fece apparire il governo di prima, che lui criticava, come l'età dell'oro, tra le motivazioni che questo governo era peggio: aveva fatto arrestare un suo amico, Socrate, che lui descrive come l'uomo più giusto e l'aveva coinvolto in arresti arbitrari, che lui rifiutò. Dopo 8 mesi cadde il governo dei 30 tiranni e a Platone torna il desiderio di occuparsi di politica, ad Atene si instaura un'altra democrazia, quando cambia il potere si verificarono degli episodi non molto giusti, nel 399 a.C. alcune persone potenti trascinarono Socrate in tribunale con l'accusa di EMPIETÀ (che lui definisce informe e lontana a Socrate), fu accusato e ucciso. Più passavano gli anni e più Platone si rese conto che era impossibile occuparsi di politica in modo andato, dopo la morte di Socrate Platone vive un momento di smarrimento, gli usi, le leggi e i costumi erano corrotti. Viaggiando capì che il malgoverno e la corruzione appartengono a tutte le città e la soluzione per uscire da questa crisi politica era la vera filosofia, che ricerca una verità assoluta, quindi per lui l'ideale di politica è quello dove sono i filosofi al potere, solo con loro si può avere una comunità dove regna la giustizia. 1 LA DOTTRINA DELLE IDEE Aspetto più importante della filosofia di Platone, lo affronta in vari dialoghi, tema ricorrente in varie opere, arriva a formulare questa dottrina (va oltre l'insegnamento di Socrate), "la riflessione parte dalla riflessione sul concetto della scienza (episteme)", che si occupa delle verità eterne, immutabili, a questa contrappone la doxa (l'opinione), da Parmenide, verità corruttibili che cambiano, le cose osservabili attraverso i sensi. EPISTEME: Attraverso la ragione si comprende le IDEE (entità perfette, eterne, immutabili), le idee secondo Platone esistono, ma appartengono ad un altro mondo, l'IPERURANIO (al di là del cielo), per Platone ci sono 2 mondi, uno nel quale ci sono cose osservabili con i sensi (il nostro mondo), entità perfette ed eterne (iperuranio). Dualismo gnoseologico: 2 gradi del sapere - ragione e i sensi; dualismo ontologico: 2 mondi - il nostro e l'iperuranio (al di là del cielo); mondo terrestre e mondo delle idee. Gnoseologia: si occupa della conoscenza, per Platone esistono 2 piani della conoscenza scienza e idee Anche Platone mette insieme le idee di: Eraclito esiste una realtà mutabile - mondo delle cose Parmenide esiste un essere vero e immutabile, con differenze: 1. Per Parmenide un solo essere vero, Platone parla di idee (al plurale) 2. Per Parmenide realtà percepita attraverso i sensi era un'illusione, per Platone non è finta, solo imperfetta 3. Per Parmenide esiste solo un mondo con un essere perfetto, per Eraclito un solo mondo con realtà mutabile, per Platone esistono entrambi i mondi Il mondo delle cose è una copia imperfetta del mondo delle idee. Il rapporto tra loro sono di 3 tipi: 1. METESSI→le idee possono partecipare nelle cose 2. MIMESI-se non esistono le idee non ci sono le cose 3. PARUSIA→le cose esistono perché ci sono le isee Idee=criterio di giudizio, quindi non potremmo neanche pensare a qualcosa senza le idee, attraverso le idee (che sono perfette) si possono giudicare le cose, le persone, quindi le idee sono anche le cause delle cose, esistono le cose nel mondo delle coso, perché esistono le idee perfette delle cose nell'Iperuranio. Platone distinzione tra varie idee (ordine gerarchico) idee matemo • dalla quale tutte idea del bene le altre si rispecchiano idee dei valori idee degli oggetti quotidiani L'Iperuranio ha 2 interpretazioni: 1. Paragone Iperuranio a una sorta di Paradiso, un mondo trascendente dove ci sono le idee 2. Iperuranio non tanto un luogo fisico, più un ordine eterno di forme e di valori (astratto) 2 LA DOTTRINA DELL'ANIMA Come facciamo a conoscere le idee se sono trascendenti? Platone introduce la DOTTRINA dell'ANAMNESI o REMINISCENZA (ricordo), si collega alla metempsicosi (scuola pitagorica), secondo lui l'anima si reincarna in un altro corpo, è eterna e dopo la morte va nell'IPERURANIO, dove può contemplare le idee, si reincarna in un altro corpo, ma ricorda le idee del l'Iperuranio, CONOSCERE SIGNIFICA RICORDARE, quella di Platone è una GNOSEOLOGIA che prende il nome di INNATISMO (deriva da "INNATO" che significa "NATO CON"), noi siamo nati con la CONOSCENZA, perché la nostra anima non muore e conosce le idee. Nel dialogo "MENONE", dialogo tra Socrate e una schiava, che non conosce le nozioni matematiche più elementari, ma guidata da Socrate, riesce a spiegare il Teorema di Pitagora, perché lo conosce dalla nascita, l'idea di portare fuori la verità deriva dalla MAIEUTICA di Socrate, ma Platone la radicalizza, se per Socrate maieutica conquista del singolo individuo, per Platone queste si trovano nell'Iperuranio. RADICALIZZAZIONE della metafisica→va oltre la sensibilità del sensi Secondo Platone gli uomini sono IGNORANTI, ma graviti di SAPERE, non si conosce la verità, ma è dentro di noi, dobbiamo portarla fuori, filosofia ha il ruolo di portare fuori la verità, altrimenti sì che siamo ignoranti. Secondo Platone la filosofia sofista ha corrotto la vera filosofia con il relativismo, a cui Platone va contro. Nell'Iperuranio ci sono i valori assoluti, il giusto e lo sbagliato, è una risposta ai sofisti, ma anche a Socrate, perché va oltre al suo maestro, la filosofia di Platone è universale, pone la verità fuori dell'uomo, in un altro mondo. Alla DOTTRINA della REMINISCENZA è legata la DOTTRINA dell'ANIMA, molti dialoghi, tra cui il FEDONE, dove ci sono 2 temi principali: 1. IMMORTALITÀ DELL'ANIMA, 4 prove (non scientifiche, ma razionali e filosofiche) DOTTRINA DELLA REMINISCENZA(se la nostra anima si ricorda le idee allora prova che questa, dopo la morte è stata in un altro mondo, quindi immortale) TEORIA DEI CONTRARI (in natura ogni cosa si genera dal suo contrario, notte dal giorno e viceversa, anche la morte e la vita hanno questo legame, quindi l'ANIMA si rigenera e vive dopo la morte) TEORIA DELLA SOMIGLIANZA (come corpo paragonabile alle cose, così l'anima assomiglia alle idee, che sono immortali, quindi anche l'anima) TEORIA DELLA VITALITÀ (l'anima rappresenta un soffio vitale, ciò che fa vivere il corpo vive, anche dopo la morte) 2. RAPPORTO TRA VITA E MORTE, la vita sulla Terra è una preparazione alla morte, la morte non è un momento negativo, ma positivo, perché l'anima si libera dal corpo e può andare a contemplare il mondo delle idee (Iperuranio), bisogna vivere bene per morire bene, quindi bisogna vivere bene e dedicare la nostra vita alle bellezze Praticare virtù, gentilezza Mangiare cose buone Conoscere Bisogna migliorarsi costantemente per prepararci all'Iperuranio Mito→→strumento filosofico e pedagogico per spiegare i temi della filosofia sull'anima ci sono 2 miti: 1. MITO DI ER (nella Repubblica) 2. MITO DELLA BIGA ALATA (nel Fedro) Mito di Er Er è un guerriero morto in battaglia, che poco prima di essere bruciato riprende vita, il compito delle divinità era raccontare la morte. È un mito escatologico (tratta dei destini dell'uomo e dell'umanità), lui racconta che una volta che il corpo è morto, l'anima è al cospetto degli Dei che giudicano, chi si è comportato bene starà 1000 anni nell'Iperuranio (dove potrà godere della bontà,... in modo assoluto), chi si è comportato male starà nell'Ade (Inferno), invece i Tiranni stanno per sempre nell'Ade (Platone è ancora molto legato alla politica). Le anime erano pronte a reincarnarsi e si ritrovano davanti ad una Dea, ANANKE (tesse il destino), ha 3 figlie e le 3 PARCHE rappresentano: ● LACHESI il passato CLOTO il presente ANTROPO→il futuro Le anime scelgono il loro destino: 1. L. mostra alle anime la vita passata e l'anima a seconda del suo passato può scegliere una via diversa per permettere di imparare dai loro errori, sono poche quelle sagge che scelgono una diversa strada (es. Ulisse ha vissuto una vita burrascosa e sceglie una vita tranquilla) 2. C. certifica la scelta 3. A. la rende definitiva Le anime erano costrette a bere acqua del fiume LETE che provoca l'oblio (fa dimenticare), alcune bevono tanto, altre poco o nulla (+ sagge) e sono quelli che nella vita prossima diventano filosofi, uomini responsabili della propria vita. Mito della biga alata Biga=carro trainato da cavalli Spiega la concezione dell'anima di Platone, secondo lui c'è una tripartizione dell'anima (anima divisa in 3 parti in conflitto tra loro) 1. AURIGA (conducente) 2. Cavallo Bianco-docile, deve essere spronato, segue gli ordini del conducente 3. Cavallo Nero-bizzoso, deve essere trattenuto, non segue gli ordini Il loro obiettivo era andare nell'Iperuranio, però c'era un problema, i cavalli erano diversi per colore ma anche per carattere. Auriga-anima razionale, ha sede nel cervello, guida e sa cosa è giusto, se debole no giustizia, no razionalità Cavallo Bianco-anima irascibile, ha sede nel cuore, lotta per schierarsi con la ragione Cavallo Nero→anima concupiscibile (=schiavo degli istinti), ha sede nella pancia, nel ventre, negli intestini, non segue la ragione Platone è il primo filosofo che indaga l'anima in questi termini, tutti hanno un'anima divisa in 3 parti, ma c'è sempre una che prevale sulle altre. Gli uomini sono divisi in 3 categorie: 1. FILOSOFI→auriga 2. GUERRIERI cavallo bianco 3. CITTADINI→cavallo nero ● 3 LA DOTTRINA DELL'AMORE II SIMPOSIO (uno dei pochi dialoghi che non ha il nome di un personaggio) è: Momento conviviale (sociale) dove si discute, si chiacchiera, solitamente dopo un banchetto È anche un momento religioso, una vera e propria cerimonia. Il simposiarca scandisce i momenti del banchetto e celebra i nomi degli Dei: Vino Bacco (Dio del vino) Poesia →Muse (le 3 muse) Amore Eros (Dio dell'amore) Occasioni, momenti politico-formative (ad Atene) a cui parteciparono persone illustri che avrebbero preso il posto dei padri, tra cui anche Platone Un simposio in particolare, svolto intorno al 400 (un anno prima della morte di Socrate). Dalla data e dai protagonisti, nonostante il tema sia l'amore, Platone mette una critica alla politica di Atene di quel periodo (corruzione e malcostume) che ha portato alla morte di Socrate. I protagonisti sono: 1. Socrate e i suoi discepoli (mondo della filosofia) 2. Agatone (tragediografo) ed Aristofane (commediografo)(mondo del teatro) 3. Erissimaco (medico)(mondo della scienza) 4. Pausania (avvocato)(mondo dei sofisti) 5. Alcibiade (un generale responsabile della sconfitta di Atene)(mondo politico) Il simposio è svolto nel 400, ma racconta fatti del 414 (14 anni prima, per dire che già nel 414 c'erano segnali di crisi per Atene). Occasione: celebrare la vittoria di Agatone che ha vinto una gara di poesia e invita questi personaggi illustri. La voce narrante è Apollodoro (un discepolo) che non era presente, infatti racconta storia che gli ha riferito un altro discepolo (Aristodemo). L'argomento è Eros. I partecipanti vengono invitati a fare un elogio ad Eros, una sorta di gara a chi fa il migliore, con retorica e dialettica ricercando la verità. Socrate riporta un discorso avuto con Diotima, dove lei gli spiega le origini di Eros. La prima parte è una brachilogia dove discutono sulla natura di Eros, che secondo la sacerdotessa è una creatura mediana, mentre per Socrate non è né bello né buono. Eros non è un dio e neanche un mortale. Sta a metà, è un demone, una creatura mediana e un messaggero tra gli uomini e gli dei (tra divino e terrestre). inizia poi la seconda parte, costituita da una macrologia, dove Diotima racconta della nascita di Eros. in occasione della nascita di Afrodite, gli dei organizzarono una festa e invitarono tutti, tra cui Poros (ingegno), ma non fu invitata Penia (povertà) che chiedeva l'elemosina fuori. A un certo punto, Poros, ubriaco del nettare, si addormentò nel giardino di Zeus e Penia si sdraiò accanto a lui, cercando di avere un figlio proprio da costui, in modo da migliorare la propria condizione, per questo Eros è sempre accanto ad Afrodite, perché nasce desideroso di bellezza. Proprio come la madre, anche lui è sempre povero, scalzo, alla ricerca di una dimora per sopravvivere e convive con la miseria. Dal padre, invece, ha ereditato la bravura nella caccia, il desiderio di comprendere, l'ingegno, è sempre a tessere inganni e alla ricerca delle cose belle. Anche tra sapienza e ignoranza è a metà, perché non cercano il sapere, sanno già tutto. Né gli ignoranti né gli dei sono filosofi, perché i primi credono di sapere già tutto, mentre gli ultimi già sanno tutto. Perciò, chi è che fa filosofia? chi sta nel mezzo, come anche Eros. I filosofi, come Eros, sono amanti della bellezza e desiderano ciò che non possono avere. Il filosofo è un ibrido, sta a metà tra ignoranza e sapienza. Eros è la forza che armonizza, unisce, collega l'universo ed è il prototipo di filosofo. La bellezza, secondo Platone, è riassunta secondo una piramide gerarchica. 5. 3. 2. -utopos (non luogo); -eutopos (felice luogo). 8. assoluto B. della scienza B. dell'amore B. delle idee B. esteriore bellezza secondo Platone 4 LA DOTTRINA DELLO STATO L'opera più importante è “La Repubblica", in cui tratta molti temi tra cui la descrizione dello stato ideale. La sua proposta politica, nel corso del tempo, ha preso il nome di utopia (luogo perfetto ma inesistente), termine coniato da Tommaso Moro nel 1516 attraverso un romanzo intitolato proprio utopia, nel quale descrive un'isola felice e deriva dal grego: Atene è corrotta e nel dialogo si descrive come dovrebbero essere i politici se seguissero dei valori. All'Atene del tempo, infatti, mancava il valore della giustizia e c'era bisogno di tornare ad avere come valore cardine proprio quest'ultima, altrimenti non sarebbe stato possibile creare una comunità tra gli uomini. Secondo Platone la comunità è divisa in 3 classi (in base all'anima): 1. filosofi (anima razionale), che hanno la ragione più sviluppata e guidano la comunità 2. guerriere (anima irascibile) che seguono i filosofi e combattono per ciò che è giusto (sono animati dalla virtù del coraggio) 3. comuni cittadini (anima concupiscibile) che hanno bisogno di essere guidati (la virtù che sviluppano è la temperanza, ossia non eccellere, stare nel mezzo). Quando c'è giustizia? Quando ognuno sta al proprio posto e c'è un accordo tra l'individuo e la comunità. E' possibile cambiare classe, non tanto per le persone ma per i figli, perché l'anima può essere diversa, c'è quindi mobilità sociale (la classe dipende dall'anima). Quando si parla di Platone, si parla anche di comunismo platonico. La parola comunismo deriva da comune (tutto, infatti, viene messo in comune e si aboliscono le proprietà private). Solo i filosofi e i guerrieri vivono in questa condizione, vivono tutti insieme, come una grande famiglia e ciò è esteso anche nelle relazioni, infatti i guerrieri e i filosofi hanno in comune anche le donne. Tra le classi superiori sono organizzati matrimoni temporanei, così da avere figli con caratteristiche sempre migliori, poi il matrimonio si scioglie e nasce una nuova famiglia. I padri non sanno chi sono i figli e viceversa, così da non creare preferenze e questi ultimi vengono cresciuti dalla comunità. Lo stato immaginario è una forma di aristocraticismo, dove al potere ci sono i filosofi (gli aristocratici i migliori), non tutti possono andare al potere. Si parla anche di iper stalinismo, infatti lo stato ha forte potere anche nel controllo sulla vita privata dei cittadini. Per Platone ci sono 4 degenerazioni, 4 modelli di stato che rispetto a quello suo ideale sono corrotti e sono: Timocrazia Oligarchia Democrazia Tirannide Sono: potere in mano alle famiglie nobili e guerrieri (si basa sugli onori) Geometria ● Aritmetica ● Astronomia potere in mano ai più ricchi (si basa sul censo, quindi su quanto si è ricchi) potere in mano al popolo tiranno (animato da anima concupiscibile) obbliga tutti gli altri ai suoi capricci non va bene, perché i filosofi non sono al potere. non va bene, perché i cittadini hanno l'anima concupiscibile, c'è l'anarchia, no giustizia (come accaduto con Socrate). I filosofi si autoregolano. Per diventare filosofi non basta avere l'anima razionale, bisogna anche istruirsi, educarsi. Il cammino per diventare filosofi è lungo, bisogna conoscere alcune discipline PROPEDEUTICHE (utili), discipline fondamentali per accedere allo studio della filosofia. forma peggiore di potere secondo Platone. I tiranni restano per sempre nell'Ade. Musica (discipline pitagoriche) Alla fine dei corsi, chi li supera può accedere allo studio della filosofia, chiamata anche dialettica, che per Platone è la capacità di ARRIVARE A COMPRENDERE LE IDEE. 1. Tra 30-35 anni si accede allo studio della filosofia 2. Tra 35-50 anni-chi lo ha superato diventa consigliere dei governanti 3. Ai 50 anni si diventa filosofi (guidano la comunità) Ciò che anima i filosofi è l'amore per la conoscenza, per Platone è una linea (pk avviene per gradi) mondo delle cose Immaginazione (1) credenza (₂²) sensi opinioni (doxa) idee mondo matematiche (30) delle idee idee dei valori (40) ragione scienza (episteme) 1. IMMAGINAZIONE→il riflesso delle cose (come l'arte) 2. CREDENZA-attraverso la quale si conoscono le cose 3. IDEE MATEMATICHE→ragione scientifica 4. IDEE DEI VALORI ragione filosofica (indaga le idee e i valori) Al dualismo ontologico corrisponde il dualismo gnoseologico, si possono aggiungere altri piani della conoscenza, ma è un percorso difficile. I filosofi che arrivano alla ragione filosofica la insegnano alla comunità (ma Socrate è stato ucciso). IL MITO DELLA CAVERNA Allegoria del cammino verso la conoscenza del filosofo, dove ripercorre tutte le tappe della conoscenza. Colui che parla è Socrate, dice al suo discepolo che immagina una caverna dove i prigionieri sono imprigionati e non possono muovere la testa, dietro c'è un fuoco e tra i due un muretto con uomini dietro con dei burattini. I prigionieri vedono le ombre, che rappresenta il primo grado della conoscenza, la maggior parte delle persone si ferma al primo grado, gli schiavi siamo noi, convinti che la verità siano le ombre (l'apparenza). Immaginiamo che uno di questi prigionieri, all'improvviso si muove e vede la luce, lui, abituato al buio, rimane abbagliato dalla luce. Se gli si dice che ciò che vedeva prima era un illusione? Lui crederà che sia una bugia, perché era abituato a una realtà fatta di illusioni. Passato al secondo grado di conoscenza, ora la sua realtà è formata dalle realtà sensibili (CREDENZA). Se viene trascinato verso la luce e su, verso l'uscita (aspra e ripida=difficoltosa), non riuscirebbe a vedere le cose davanti agli occhi per l'impatto, perchè sta passando dalla DOXA all'EPISTEME, osserva le cose attraverso gli specchi d'acqua, poi si abitua e osserva direttamente ciò che gli sta intorno (idee della conoscenza), poi il cielo (idee matematiche), poi raggiungerà il sole, che è l'idea del bene, l'idea da cui tutte derivano e capirebbe che dal sole deriva tutto, così dall'idea del bene le altre idee. Comincia a compiangere i sui compagni, i prigionieri rimasti al primo grado, quando lui e i suoi compagni vivevano nella grotta facevano della gare e i più bravi venivano celebrati, ma adesso non sarebbe più felice, come dice omero, preferirebbe essere schiavo di qualcuno piuttosto che tornare a quel grado di conoscenza. L'ex schiavo torna nella caverna per i suoi compagni, ma non venderebbe perché non era più abituato al buio e verrebbe preso in giro per ciò e perché non riesce a giocare, se lui insistesse gli schiavi proverebbero ad ucciderlo (schiavo liberato=Socrate). 1. MONDO DELLE IDEE-rappresenta il mondo delle cose 2. SCHIAVI→uomini 3. CATENE SCHIAVI ciò che li lega al mondo terreno (istinti, passioni, vizi, ignoranza) 4. OMBRE→1° grado della conoscenza (immagine superficiale delle cose) 5. STATUETTE-2° grado di conoscenza (cose sensibili) 6. FUOCO→primi tentativi di dare una spiegazione razionale alla realtà (ARCHÈ) 7. USCITA difficile percorso delle cose (la morte) 8. MONDO ESTERNO ALLA CAVERNA-Iperuranio 9. OGGETTI RIFLESSI SULL'ACQUA-3° grado della conoscenza 10. OGGETTI REALI-4° grado della conoscenza 11. SOLE→idea del bene 12. EX PRIGIONIERO-Socrate 13. ONORI E PREMI DELLE GARE→falsi onori e falsi premi che si attribuivano ai sofisti (falsi sapienti) 14. MORTE EX SCHIAVO→(morte di Socrate) Platone riassume le sue conoscenze in: Dualismo ontologico e gnoseologico ● Riflessione politica ● Il filosofo è l'unico che sa la realtà, non dovrebbe essere ucciso ma seguito, secondo Platone, Socrate era stato ucciso perché si era perso il senso di giustizia.