L'Eterno Ritorno di Nietzsche: Il Concetto Filosofico dell'Übermensch
Il concetto dell'eterno ritorno rappresenta uno dei pilastri fondamentali del pensiero di Nietzsche. Attraverso il suo Zarathustra, il filosofo tedesco elabora una visione complessa e profonda dell'esistenza umana, dove l'idea della ripetizione eterna diventa chiave di lettura della realtà. Zarathustra si interroga sulla sopportabilità della vita e sulla possibilità della morte, introducendo la figura dell'oltre-uomo U¨bermensch come risposta filosofica, non politica, a questi interrogativi esistenziali.
Definizione: L'eterno ritorno ewigeWiederkunft è la concezione secondo cui ogni evento dell'universo si ripete ciclicamente all'infinito, in un perpetuo movimento circolare del tempo.
Le radici di questo pensiero affondano nella filosofia antica greca, particolarmente nelle scuole ellenistiche e nel pensiero stoico, che già teorizzavano una visione ciclica dell'esistenza. Tuttavia, Nietzsche sviluppa questa idea in modo originale, suggerendo che la nostra esistenza si sia già ripetuta infinite volte e continuerà a ripetersi eternamente, sebbene non specifichi se questa ripetizione riguardi gli individui stessi o le situazioni esistenziali.
Evidenziazione: L'eterno ritorno, lungi dall'essere un invito alla passività, diventa per l'oltre-uomo occasione di amor fati amoredeldestino, accettazione gioiosa della vita in tutte le sue manifestazioni.
La metafora della porta maestra e del serpente, presente in "Così parlò Zarathustra", illustra magistralmente questo concetto. Il serpente, disposto in forma circolare, simboleggia l'eterno ritorno, mentre la trasformazione del pastore rappresenta il passaggio dall'uomo comune all'Übermensch nietzschiano, colui che abbraccia pienamente questa verità abissale.