Gorgia e lo Scetticismo

Gorgia, altro sofista di grande importanza, nacque a Lentini in Sicilia nel 485 a.C. e visse oltre cent'anni. Fu discepolo di Empedocle e autore di opere come "Sul non essere" e "L'encomio di Elena".

Le tesi principali di Gorgia erano:

1. Nulla esiste
2. Se qualcosa esistesse, non sarebbe conoscibile
3. Se fosse conoscibile, non sarebbe comunicabile

Highlight: Gorgia utilizzava un metodo argomentativo basato sulla riduzione all'assurdo, partendo da ipotesi contrarie per trovarne le contraddizioni.

Il pensiero di Gorgia si caratterizza per:

• Scetticismo: mette in discussione la possibilità di conoscere la realtà
• Agnosticismo: sostiene l'impossibilità di affermare o negare l'esistenza della realtà o di dio
• Nichilismo: nega totalmente la realtà

Esempio: Gorgia mirava a confutare l'equazione parmenidea tra essere, pensiero e linguaggio, sostenendo che se nulla è vero, allora tutto è falso.

Questo approccio radicale di Gorgia rappresenta l'apice del relativismo sofistico, mettendo in discussione le basi stesse della conoscenza e della comunicazione umana.

Protagora e il Relativismo

Protagora, uno dei sofisti più importanti, nacque ad Abdera intorno al 490 a.C. e divenne amico di Pericle ad Atene.

Quote: "L'uomo è misura di tutte le cose, di quelle che sono, in quanto sono, di quelle che non sono, in quanto non sono."

Questa celebre frase di Protagora sintetizza il suo pensiero relativista:

Definizione: Il relativismo è la dottrina secondo cui non esiste una verità assoluta, ma ogni verità è relativa al soggetto che la percepisce.

Il relativismo di Protagora può essere interpretato in tre prospettive:

1. Individuale: la misura è soggettiva
2. Collettiva: la misura è data dalla specie umana
3. Sociale: la misura è determinata dalla società

Da questo relativismo derivano due concetti chiave:

• Fenomenismo: la verità è accessibile solo come appare
• Umanismo: l'uomo è il criterio di giudizio ultimo