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HEGEL

28/3/2023

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Tesi di fondo del sistema
TESI DI FONDO DEL SISTEMA HEGELIANO
I. Risoluzione del finito nell'infinito
2. Identità tra ragione e realtà
3. Fu

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Tesi di fondo del sistema TESI DI FONDO DEL SISTEMA HEGELIANO I. Risoluzione del finito nell'infinito 2. Identità tra ragione e realtà 3. Funzione giustificatrice della filosofia RISOLUZIONE DEL FINITO NELL'INFINITO - la realtà non è costituita da un insieme di sostanze autonome tra loro La realtà è un'unità, un unico organismo dove le sostanze in essa contenute ne sono una manifestazione - Al di fuori della realtà (cerchio arancio chiaro) non c'è niente-> realtà coincide con l' infinito e assoluto nell' infinito ci sono le sue manifestazioni finite, che sono espressioni parziali dell'infinito Il finito in sé non esiste perchè è una parte del tutto (infinito). finito senza l'infinito non esiste! - finito finito È una forma di monismo panteistico il mondo (finito) è una manifestazione di dio (infinito) Infinito Sembra che filosofia hegel e Spinoza siano simili ma c'è una differenza: O Spinoza ritiene che l'assoluto sia una sostanza statica O Hegel pensa che l'assoluto sia dinamico e in divenire, un processo continuo di autoproduzione l'infinito è un soggetto in divenire che si realizza progressivamente e che solo alla fine (nell'uomo) acquista piena conoscenza di se IDENTITÀ TRA RAGIONE E REALTÀ per hegel il soggetto spirituale infinito (cerchio arancio chiaro) è idea o ragione aforisma:"ciò che è razionale è reale, e ciò che è reale è razionale" finito Il finito e l'infinito coincidono in quanto il finito è manifestazione e...

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momento necessario dell'infinito (assoluto, dio, spirito) finito O ciò che è razionale è reale= la ragione è l'unica forma che può esistere nella realtà che governa e gestisce il mondo O e ciò che è reale è razionale la realtà non è caotica e disordinata ma ha un ordine razionale e preciso, che coincide con la ragione (cerchio arancio chiaro) C'è identità tra realtà e ragione perchè tutto ciò che è reale è razionale e tutto ciò che è razionale è reale-> ragione realtà Questa identità implica anche identità tra essere e dover essere in quanto ciò che è risulta essere anche ciò che razionalmente deve essere hegel ritiene che la realtà costituisca una totalità idea/ragione è identità totale e necessaria di: ragione e realtà (la ragione è la forma stessa della processuale necessaria formata da una serie di momenti ciascuno dei quali rappresenta il risultato di quelli precedenti e il presupposto di quelli seguenti realtà, intesa come sviluppo dell'idea) essere e dover essere (ciò che esiste è ciò che razionalmente deve essere) FUNZIONE GIUSTIFICATRICE DELLA FILOSOFIA Il compito della filosofia è di prendere atto della realtà e nel comprendere le strutture razionali che la costituiscono Ha un ruolo salvifico perche concilia gli uomini, dio e la natura Per hegel la filosofia è come la nottola di minerva (tipo una civetta)= inizia a volare al crepuscolo e quando quindi la realtà si è già fatta da sola la filosofia deve giustificare razionalmente (usando la ragione) ciò che esiste! Atteggiamento di giustificazionismo ci sono dei dibatti perchè per alcuni non è forma di giustificazionismo perchè Hegel afferma l'esclusione dell'accidentale dalla nozione di realtà Può anche essere letto in modo dinamico e rivoluzionario: il reale è destinato a coincidere con il razionale mentre l'irrazionale è destinato a perire Compito della filosofia= accettare la realtà per quella che è, osservandola, studiandola, organizzando il pensiero in modo razionale sulla base delle esperienze che si fanno con la realtà e dimostrando così che intrinsecamente la realtà è razionale, come sostiene la seconda tesi Le partizioni della filosofia Essendo che l'assoluto è in divenire (prima tesi) esso passa attraverso i 3 momenti dell'idea: I. Idea in sé e per sé, o idea pura (tesi) = l'idea in quanto tale, idea incontaminata e svincolata dalla sua concreta realizzazione del mondo 2. idea fuori di sé (antitesi)= l'idea nel suo essere altro, manifestazione spazio- temporale della realtà= natura 3. idea che ritorna in sé (sintesi) = lo spirito che si fa natura e poi ritorno all'uomo torna presso di sé spirito IDEA in sé e per sé (TESI) IDEA fuori di sé (ANTITESI) IDEA che ritorna in sé (SINTESI) A questi 3 momenti Hegel fa corrispondere 3 sezioni dove divide il sapere filosofico: 1. Logica= scienza dell'idea in sé e per sé, cioè dell'idea considerata nel suo essere implicito e nel suo graduale esplicarsi 2. la filosofia della natura studia l'idea fuori di sé 3. filosofia dello spirito= studia l'idea che ritorna in sé La dialettica legge che guida il divenire dell'assoluto Due leggi sostanziali 1. Legge di sviluppo della realtà (ontologica) 2. Legge di comprensione della realtà (logica) 13 MOMENTI DEL PENSIERO -> affermazione concetto 1. Momento astratto o intellettuale (tesi)= si concepisce ciò che è esistente in modo statico e con una molteplicità di aspetti separati tra loro. astratto e limitato Il momento intellettuale è il momento più basso della ragione perché il pensiero si ferma in modo rigido a ciò che vede nella realtà; la rigidità è data dal fatto che si limita solo a vedere le uguaglianze e le differenze di queste molteplicità secondo i principi di identità e di non contraddizione 2. Momento dialettico o negativo-razionale (antitesi)= determinazioni statiche e rigide del momento astratto vengono messi in discussione, vengono messe in movimento e quindi vengono relazionate con altre determinazioni. Si basa sul principio negativo razionale di contraddizione ossia mette in relazione quella determinata cosa con il suo opposto negando quindi la determinazione 3. Momento speculativo o positivo-razionale (sintesi)= i due opposti (tesi e antitesi) si uniscono insieme in una sintesi in cui si riafferma in modo più potente il concetto iniziale - l'intelletto è il momento più basso della ragione perchè è statico intelletto finito La ragione invece è dinamico Ragione infinito -> negazione di questo concetto -> unificazione della precedente affermazione e negazione, in una sintesi positiva comprensiva di entrambe aufhebung= Termine usato da kant che indica come la sintesi sia la ri-affermazione potenziata della tesi, sotto forma di negazione della negazione La fenomenologia dello spirito FENOMENOLOGIA DELLO SPIRITO - è il la scienza che studia il fenomeno ossia ciò che appare Per Hegel, sapendo che intera realtà spirito, la fenomenologia consiste nell'apparire dello spirito a se stesso Ha uno scopo introduttivo e pedagogico perchè prepara e introduce il singolo alla filosofia Si divide in due parti: - 13 momenti: della coscienza, dell'autocoscienza e della ragione - Le 3 sezioni: lo spirito, la religione e il sapere assoluto protagonista: spirito che progressivamente si afferma e si conosce Come: processo attraverso alcune figure importanti della storia (tipo tappe fondamentali) FENOMENOLOGIA: storia romanzata dalla ragione, di quelle vicissitudini della coscienza che hanno portato l'uomo verso la verità ***ricorda che spirito, assoluto e ragione sono la stessa cosa*** -COSCIENZA (tesi)- Che si rapporta con un oggetto, ossia qualcosa di "esterno". Ha 3 momenti importanti: 1. Certezza sensibile: sapere immediato che arriva attraverso i nostri sensi. È la forma più povera di conoscenza perchè i sensi possono farci conoscere quello che c'è attorno a noi ma solo in modo soggettivo o parziale 2. Percezione: è il passaggio dal sapere immediato a quello mediato. Quindi nn dipende più dai sensi ma prende le sensazioni e le percepisce (ossia da dei nomi e delle etichette) 3. Intelletto: passaggio da una percezione degli oggetti costituiti da qualità sensibili (colore, gusto, odore,...) a una considerazione di questi oggetti come fenomeni. Come Kant, Hegel pensa che la vera essenza dell'oggetto non si possa cogliere con l'intelletto. Il fenomeno risulta soltanto nella coscienza e quindi tutto ciò che è fuori dal fenomeno o è nullo o è riferito alla coscienza, allora la coscienza risolve l'intero oggetto dentro di se'->autocoscienza - -AUTOCOSCIENZA (antitesi)- Sposta l'attenzione dall'oggetto al soggetto, considerato nei suoi rapporti con gli altri C'è la necessità di un reciproco riconoscimento tra le autocoscienze-> Tu sei autocoscienza solo quando un'altra autocoscienza riconosce che tu lo sei È tipo che io per esistere ho bisogno che qualcuno venga da me a dirmi "tu esisti" nel giovane hegel lo strumento che permette questo reciproco riconoscimento era l'amore (influenza romantica) Poi cambia idea perchè amore manca di sofferenza e negatività Quindi non è l'amore ma il conflitto tra le autocoscienze, che è il rapporto del subordinato (signore-servo) Signore-servo signore vincitore e indipendente servo= perdente e dipendente dal signore Sfocia in un circolo vizioso perchè si invertono i ruoli: signore diventa dipendente dai servizi dello schiavo e schiavo è sempre più indipendente dalla sua situa iniziale. Il servo riesce a raggiungere l'indipendenza in un percorso progressivo formato da 3 momenti (3 paure che spingono lo schiavo all'indipendenza): I. La paura della morte è la fase in cui diventa schiavo, tipo preferisce perdere l'indipendenza piuttosto che la vita 2. Paura del servizio= coscienza si autodisciplina e impara a vincere i propri impulsi naturali 3. Paura del lavoro-servo trattiene l'appetito rimanendo al momento dell'utilizzo dell'oggetti che sta producendo Stoicismo e scetticismo Liberazione e indipendenza dell'autocoscienza avviene con approccio stoicista o scettico stoicismo l'uomo saggio è autosufficiente e libero e quindi l'autocoscienza riesce a liberarsi, almeno a livello astratto, dai vincoli della realtà scetticismo l'uomo è libero di essere scettico su tutto, è libero di vedere tutto negativo, tutto falso Hegel dice che scetticismo da luogo a una situazione contraddittoria e insostenibile perchè da un lato dice tutto è vero e dall'altro tutto è non-vero Coscienza infelice parte dalla contraddizione vero e non-vero (scetticismo) e assume la forma della separazione tra uomo e dio, ossia tra finito e infinito - Questa separazione produce nella coscienza una lacerazione che genera infelicità Nell'ebraismo l'assoluto prende le sembianze di un Dio trascendente e signore inaccessibile In qualche modo ebraismo va a riprendere metafora servo-signore nel cristianesimo l'assoluto assume la figura di un Dio incarnato (gesu cristo) Questa rappresentazione è destinata al fallimento (esempio crociate) Porta comunque all'infelicità della coscienza perchè Dio si configura come qualcosa di irraggiungibile Manifestazioni infelicità Cristiano medievale: opere del fare e operare (momento in cui la coscienza cerca di esprimersi nel lavoro, es ora et labora), devozione e mortificazione di sé (completa negazione dell'io a favore di dio) Quando si arriva nel punto più basso del cristianesimo nel medioevo (forte scollamento uomo-dio) arriva il passaggio alla ragione che fa comprendere all'uomo di essere dio stesso. Passaggio avviene nel rinascimento e età moderna -RAGIONE (sintesi)- unità profonda di soggetto e oggetto Definizione della ragione come "certezza di ogni realtà” Fenomenologia dello spirito Coscienza (tesi) Autocoscienza (antitesi) Ragione (sintesi) Certezza sensibile Percezione Intelletto Indipendenza e dipendenza dell'autocoscienza (signore-servo) Liberazione dell'autocoscienza Ragione osservativa Ragione attiva Individualità in se e per se Paura della morte Servizio Lavoro Stoicismo Scetticismo Coscienza infelice (ebraismo, crisitanesimo medievale) La filosofia della natura FILOSOFIA DELLA NATURA - Il passaggio dall'idea alla filosofia della natura è tipo un rompicapo, perchè Hegel da un lato lo presenta come una sorta di caduta dell'idea e dall'altro lato, come un suo potenziamento Sembra che la natura abbia qualcosa di meno e di più rispetto all'idea, ma nn si sa il che cosa La natura per Hegel è «l'idea nella sua forma dell'essere altro» e come tale è esteriorità. È una contraddizione insoluta: Considerata in sé (nell'idea) è divina Ma nel modo in cui essa è il suo essere non corrisponde al suo concetto La natura è un momento negativo ma necessario, perchè senza di esso (che è l'antitesi) non potremmo giungere alla sintesi è la decadenza dell'idea da se stessa, perché l'idea nella forma dell'esteriorità è inadeguata a se stessa - SEZIONI FILOSOFIA DELLA NATURA 1. Meccanica: considera l'esteriorità ossia l'essenza della propria natura O Nella sua astrazione (spazio e tempo) O Nel suo isolamento (materia e movimento) O Nella sua libertà di movimento (meccanica assoluta) 2. Fisica: O fisica dell'individualità universale (elementi della materia) O fisica dell'individualità particolare (proprietà fondamentali della materia, come peso specifico, la coesione, il suono e il calore) O fisica dell'individualità totale (proprietà magnetiche, chimiche ed elettriche della materia) 3. Fisica organica: natura geologica O natura vegetale O organismo animale in Fichte è il non-io che si oppone all'io finito e lo limita è posta o creata dall'lo infinito e viene ricompresa in esso, esistendo solo in relazione a quest'ultimo La natura in Schelling è attività spontanea e creatrice, che agisce attraverso la lotta di forze opposte si risolve nello spirito ed è, essa stessa, spirito in Hegel è l'idea nella forma dell'essere altro, ossia è il momento della "negazione" dell'Assoluto è l'idea che "decade" da sé per poi essere ricompresa in sé La filosofia dello spirito È lo studio dell'idea che sparisce come natura e che ha come obbiettivo il raggiungimento della libertà. Si realizza in una triade: spirito soggettivo, oggettivo e assoluto - -SPIRITO SOGGETTIVO (tesi)- Lo spirito soggettivo è lo spirito individuale nell'insieme delle sue facoltà, che emerge dalla natura. È l'uomo individuo che si esprime con tutte le forme della conoscenza e della vita psichica Studiato da tre discipline: SPIRITO SOGGETTIVO Spirito individuale che emerge dalla natura Antropologia Fenomenologia -SPIRITO OGGETTIVO (antitesi)- Psicologia SPIRITO OGGETTIVO - Quindi volere libero si realizza in spirito oggettivo - Studia lo spirito sociale (quando si manifesta nelle istituzioni sociali concrete ossia il diritto) Si realizza secondo la triade: Diritto astratto (o formale): studia la manifestazione esterna della libertà delle persone concepite come puri soggetti astratti di diritto. Si realizza per triade: I. Proprietà: individuo è tale nel momento in cui possiede qualcosa 2. Contratto: va a regolare la proprietà 3. Torto o delitto: essendo che esiste il diritto esiste anche il suo contrario (torto). Si realizza secondo lo schema: diritto tesi, torto=antitesi e pena=sintesi Antropologia: studia lo spirito come anima e si articola in una triade. Utilizza le tre fasi della vita: I. Infanzia: bambino non maturo è in armonia con mondo. Bambino cresce in famiglia. Momento positivo 2. Giovinezza: individuo in contrasto con gli altri perché individuo cresce in società. Momento negativo 3. Adulta: più maturo e quindi capisce che è inutile scontrarsi e ritorna in armonia e si riconcilia con il mondo -Infanzia Diritto astratto -Giovinezza Moralità - Fase Adulta Fenomenologia: studia lo spirito secondo la triade coscienza, autocoscienza e ragione Psicologia: studia lo spirito in senso stretto cioè nelle sue manifestazioni universali. Studia l' uomo come capacità conoscitiva e volere libero. Si articola in: spirito teoretico, spirito pratico e spirito libero. Eticità Coscienza Il volere (spirito) libero non si realizza nello spirito soggettivo (uomo) ma quando uomo è essere sociale. Quindi quando si fa oggettivo ->passaggio spirito soggettivo a oggettivo Autocoscienza Ragione Spirito teoretico - Spirito pratico Spirito libero -Proprietà Contratto Torto - proponimento Intenzione Bene e male -Famiglia - Società civile Stato La pena è la ri-affermazione potenziata del diritto Per avere una pena efficace (punitiva e formativa)occorre sia riconosciuta interiormente dal colpevole, quindi si passa alla moralità Moralità: sfera della volontà soggettiva dove si realizza l' azione I. Proponimento: la volontà riconosce come proprie le azioni che rispondono ad un suo deliberato proposito, ad un suo proponimento 2. Intenzione 3. Il bene in se e per se: il fine della volontà diventa il bene È caratterizzata dalla separazione della soggettività che deve realizzare il bene e il bene che deve essere realizzato-> uno sforzo infinito e senza fine perche è come se dicesse che la morale deve realizzare quel dovere ma al tempo stesso non lo deve fare. Hegel va a criticare questa contraddizione tra essere e dover essere, usata anche nella legge morale Kantiana (per hegel è astrattezza e formalità perché manca di contenuti concreti). Imperativo di kant può essere frainteso e diventare strumento di moralità perchè ci invita ad agire ma nn ci dice base a quali concetti morali Eticità 1. Famiglia 2. Società civile 3. Stato ETICITA' È la moralità sociale ossia la realizzazione concreta del bene attraverso le forme istituzionali: Famiglia Rapporto naturale tra sessi assume la forma di un'unita basata su amore e fiducia I. Matrimonio 2. Patrimonio 3. Educazione dei figli: Molto importante perché serve per creare futuri realizzatori di famiglie e la nuova società civile pubblico Eticità 3. Polizia Famiglia Società civile Matrimonio Stato Patrimonio Educazione dei figli Sistema dei bisogni Amministrazione della giustizia Polizia e corporazioni Diritto interno Società civile È il luogo scontro-incontro della sfera giuridica, economico, sociale e amministrativa 1. Sistema dei bisogni: per soddisfare i bisogni dei singoli cittadini. Per questo Storia del mondo nascono 3 classi sociali: 1. classe sostanziale o naturale= contadini e agricoltori che si occupano dei beni primari 2. Classe formale= artigiani e borghesi 3. Classe universale= pubblici funzionari 2. Amministrazione della giustizia: coincide con la sfera delle leggi e si identifica nel diritto Potere del principe Diritto esterno Potere governativo Potere legislativo orazioni: si occupano della sicurezza e di dare regole ai singoli e alla società Conseguenze e "derivati” della società civile: Amministrazione della giustizia diritto pubblico Polizia e corporazioni provvedono alla sicurezza sociale Corporazioni di mestiere = intermediario tra la volontà del singolo e la categoria lavorativa a cui il singolo appartiene (cerniera dialettica tra la società civile e lo Stato ossia universalità statale) Stato ri-affermazione dell'unità della famiglia, aldilà della dispersione della società civile È come una grande famiglia: il popolo esprime consapevolmente se stesso nel rispetto dell'eticità Quindi i particolarismi vengono indirizzi verso il bene collettivo! - Nello stato c'è ricongiunzione dell'organicità (individuo non vive contrapposto agli altri) ma opera in un sistema unitario con la consapevolezza soggettiva di essere un cittadino e parte del tutto è il vero soggetto del bene e del male che è stato e singolo al tempo stesso, perchè sostiene le scelte del singolo cittadino - la Costituzione "razionale" si identifica con la monarchia costituzionale moderna, ossia un organismo politico che prevede una serie di poteri distinti, ma non divisibili, tra loro. potere legislativo: potere di determinare e di stabilire l'universale governativo: mette in atto l'universalità delle leggi principesco: rappresenta l'incarnazione stessa dell'unità dello Stato NO potere giudiziario perchè amministrazione della giustizia appartiene alla società civile - Concezione organicistica: non è fondato sugli individui, ma su l'idea di Stato, ossia sul concetto di un bene universale è superiore agli individui, come il tutto è superiore alle parti che lo compongono Lo stato è governato dalle leggi e non dagli uomini -> costituzione ossia l'organizzazione dello stato" - stato visto come entità divina Non c'è niente di superiore allo stato o che lo possa giudicare La storia è l'unico giudice! La storia ha come suo momento strutturale la guerra Che rapporto c'è tra stato e individui? Stato viene prima sia cronologicamente sia storicamente Hegel non è un pacifista! Per lui la guerra ha un valore morale e preserva i popoli dalla fossilizzazione -SPIRITO ASSOLUTO (sintesi)- È il risultato del lungo viaggio dello spirito: quando lo spirito assoluto giunge alla piena coscienza della propria infinità o assolutezza spirito che sa e conosce se stesso nelle forme dell'arte, religione e filosofia Arte, religione e filosofia presentano lo stesso contenuto (assoluto o dio) ma in forma diversa! Arte Quindi stato nn nasce da un contratto, lo stato già esiste così che gli uomini possano avere un contenitore dove realizzare bene collettivo - conosce l'Assoluto nella forma dell'intuizione sensibile È una fusione di natura e spirito È il primo gradino attraverso cui lo spirito acquista coscienza di se' - Uomo assume consapevolezza di se' con le forme sensibili (figure, parole o musica) Divisa in tre momenti: 1. Arte simbolica= tipica grandi civiltà orientali pre-elleniche, squilibrio tra contenuto e forma, ricorre al simbolo e alla tendenza allo sfarzoso al bizzarro, incapace di esprimere l'assoluto perchè messaggio spirituale è troppo povero= architettura 2. 3. Arte classica= armonico equilibrio tra contenuto spirituale e la forma sensibile attuata con la fig um è il culmine della perfezione artistica= scultura Arte romantica= tipica dell'Europa cristiana-medievale, squilibrio tra contenuto e forma, messaggio troppo ricco e non trova figurazione adatta= pittura, musica e poesia c'è la crisi dell'arte poiché inadeguata a esprimere la profonda spiritualità dell'arte Religione conosce l'Assoluto nella forma della rappresentazione, che si trova a meta strada tra arte e filosofia - ha una funzione educativa e preparatoria per la filosofia, è lo strumento in cui tutti gli uomini possono entrare in contatto con la verità Filosofia - Esprime dio o divino, in forma materiale, ma non pensa ancora in termini concettuali come fa la filosofia conosce l'assoluto nella forma del puro concetto È l'unico momento che riesce pienamente a esprimere Dio - c'è una rivelazione totale di Dio ossia la sua trasparente manifestazione nella forma chiara del concetto Ha una formazione storica= l'intera storia della filosofia (partita con filosofia ellenistica) giunge a termine con hegel stesso. Ha raggiunto il suo totale compimento! Hegel riconosce nel proprio pensiero l'ultima espressione della filosofia - Le altre filosofie quindi non devono essere considerati come insieme disordinato e inutile di opinioni ma come tappe necessarie -storia La realizzazione dello spirito universale che si concretizza in modo diverso nelle diverse fasi della vita di un determinato popolo - In ogni epoca solo un popolo, con la sua cultura, le sue istituzioni e la sua dimensione etico- politica incarna adeguatamente lo "spirito del mondo" o lo spirito universale in quel preciso momento storico Lo spirito, che si manifesta e si realizza nella sua potenzialità e nella realtà storica, è lo spirito del mondo che si incarna negli spiriti dei popoli si succedono I mezzi della storia del mondo sono gli individui con le loro passioni Usa la famosa metafora dell' astuzia della ragione. Ci sono diversi tipi di eroi... Esiste un disegno della ragione per cui l'individuo ad un certo punto perisce o è condotto alla rovina dal suo stesso successo, dato che l'idea universale che l'aveva suscitato ha già raggiunto il proprio fine Il fine ultimo della storia del mondo è la realizzazione della libertà dello spirito che si realizza nello stato