La filosofia del XIX e XX secolo ha visto emergere figure e movimenti di fondamentale importanza per il pensiero occidentale.
Schopenhauer si distingue come uno dei filosofi più influenti del periodo, sviluppando una visione del mondo basata sul concetto di Volontà come forza cieca e irrazionale che governa l'esistenza. Nel suo capolavoro "Il mondo come volontà e rappresentazione", elabora una teoria della conoscenza fondata su spazio, tempo e causalità come forme a priori della rappresentazione. Il suo pensiero sulla vita è caratterizzato da un profondo pessimismo: l'esistenza umana è dominata dalla sofferenza causata dai desideri incessanti della Volontà. La via di liberazione proposta da Schopenhauer è la Noluntas, ovvero la negazione della volontà di vivere attraverso l'arte, l'etica e l'ascesi.
La Scuola di Francoforte rappresenta invece un momento cruciale del pensiero critico novecentesco. I suoi principali membri - tra cui Horkheimer, Adorno, Marcuse e Benjamin - hanno sviluppato una teoria critica della società contemporanea, analizzando i meccanismi di dominio della ragione strumentale e dell'industria culturale. Il loro contributo è fondamentale per comprendere le dinamiche della società di massa e le contraddizioni del progresso tecnologico. Nei programmi del 5 LICEO scienze umane e del 5 liceo scientifico, questi autori vengono studiati approfonditamente per la loro capacità di interpretare criticamente la modernità. La Scuola ha prodotto opere fondamentali come "Dialettica dell'illuminismo" e "L'uomo a una dimensione", che costituiscono ancora oggi strumenti essenziali per l'analisi sociale e filosofica. I filosofi che si studiano in 5 superiore includono questi pensatori proprio per la loro capacità di fornire chiavi interpretative della contemporaneità.