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La filosofia medievale in breve: Scolastica, Etica e Filosofi del 1200

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La filosofia medievale in breve rappresenta un periodo fondamentale del pensiero occidentale che si sviluppa tra il V e il XV secolo.

Il pensiero medievale si caratterizza principalmente per il tentativo di conciliare la filosofia antica, soprattutto quella platonica e aristotelica, con la dottrina cristiana. Questo periodo può essere suddiviso in due grandi fasi: la Patristica e Scolastica, dove la prima si concentra sullo sviluppo del pensiero cristiano attraverso i Padri della Chiesa, mentre la seconda rappresenta la sistematizzazione filosofica del cristianesimo nelle università medievali. La Scolastica filosofia si distingue per il suo metodo rigoroso basato sulla dialettica e sul confronto tra autorità diverse, cercando di armonizzare fede e ragione.

Durante l'epoca dei filosofi del 1200, figure come Tommaso d'Aquino hanno dato un contributo fondamentale alla etica medievale, sviluppando teorie sulla legge naturale e sul rapporto tra virtù umane e divine. La filosofia di questo periodo ha influenzato profondamente lo sviluppo del pensiero occidentale, portando alla nascita di nuove correnti come la Scolastica e umanesimo. I caratteri generali della Scolastica includono l'uso del latino come lingua universale della cultura, il metodo della disputatio e l'importanza data alla logica come strumento di indagine della verità. Questo periodo ha anche visto l'emergere di importanti dibattiti sulla natura dell'essere, sul rapporto tra universali e particolari, e sulla possibilità di dimostrare razionalmente l'esistenza di Dio. La transizione verso l'età moderna è stata caratterizzata da un graduale distacco dalla tradizione scolastica, aprendo la strada alla Storia della filosofia moderna.

24/9/2022

2615

RIASSUNTI: DALL'ELLENISMO ALLA SCOLASTICA
Introduzione alla filosofia ellenistica
Il contesto storico, sociale e culturale
L'età ellenistica

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La Filosofia Ellenistica e Medievale: Un Viaggio nel Pensiero Antico

Il periodo della filosofia ellenistica rappresenta un momento cruciale nella storia del pensiero occidentale. Con la morte di Alessandro Magno nel 323 a.C., si apre una nuova era caratterizzata da profondi cambiamenti culturali e sociali.

Definizione: L'ellenizzazione è il processo di diffusione della cultura greca in territori non greci, che ha portato alla nascita di una civiltà cosmopolita e multiculturale.

La trasformazione della società greca porta a un nuovo modo di concepire la filosofia. Il crollo della polis come centro della vita politica spinge i pensatori a concentrarsi sull'individuo piuttosto che sulla comunità. Questo cambiamento fondamentale determina la nascita di nuove scuole filosofiche che si concentrano sulla ricerca della felicità personale.

Le principali caratteristiche del pensiero medievale emergono in questo periodo:

  • La separazione tra etica e politica
  • L'importanza della saggezza individuale
  • La ricerca dell'atarassia (tranquillità dell'anima)
  • Il concetto di autarchia (autosufficienza)

Evidenziazione: La filosofia ellenistica segna il passaggio da una visione collettiva a una più individualistica del pensiero filosofico.

RIASSUNTI: DALL'ELLENISMO ALLA SCOLASTICA
Introduzione alla filosofia ellenistica
Il contesto storico, sociale e culturale
L'età ellenistica

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L'Evoluzione del Pensiero: Dalla Patristica alla Scolastica

La Patristica e Scolastica rappresentano due momenti fondamentali nello sviluppo della filosofia medievale. Questi movimenti hanno cercato di conciliare la ragione con la fede, creando una sintesi tra il pensiero greco e la dottrina cristiana.

Vocabolario: La Scolastica deriva dal termine latino "schola" e indica il metodo di insegnamento utilizzato nelle scuole medievali.

I caratteri generali della Scolastica includono:

  • Il metodo dialettico
  • L'uso della logica aristotelica
  • La centralità delle questioni teologiche
  • L'importanza del rapporto tra fede e ragione

La filosofia medievale in breve si caratterizza per la sua ricerca di armonia tra verità rivelata e ragione umana.

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Il contesto storico, sociale e culturale
L'età ellenistica

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Il Neoplatonismo e l'Eredità di Plotino

Il neoplatonismo rappresenta l'ultima grande sintesi della filosofia antica prima dell'avvento del cristianesimo. Plotino, il suo massimo esponente, sviluppa una visione originale che influenzerà profondamente il pensiero medievale.

Esempio: L'Uno di Plotino può essere paragonato a una fonte di luce che emana raggi sempre più deboli man mano che si allontanano dalla sorgente.

La teoria dell'emanazione di Plotino spiega come la molteplicità derivi dall'Uno:

  • L'Uno come principio supremo
  • Il processo di emanazione necessaria
  • La gerarchia degli esseri
  • Il ritorno all'Uno come fine ultimo
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Introduzione alla filosofia ellenistica
Il contesto storico, sociale e culturale
L'età ellenistica

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L'Eredità della Filosofia Antica nel Medioevo

La transizione dalla filosofia antica al pensiero medievale è caratterizzata dalla sintesi tra elementi classici e cristiani. I filosofi del 1200 hanno elaborato sistemi complessi che integrano la tradizione aristotelica con la teologia cristiana.

Citazione: "Tutti gli enti sono in virtù dell'Uno" - Plotino

La scolastica filosofia si sviluppa attraverso:

  • L'interpretazione dei testi antichi
  • La discussione di questioni teologiche
  • L'elaborazione di nuove sintesi filosofiche
  • L'uso del metodo dialettico

Questo periodo ha posto le basi per lo sviluppo successivo della storia della filosofia moderna.

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La Filosofia di Plotino e le Ipostasi

Le ipostasi rappresentano i gradi di emanazione attraverso cui l'Uno divino si manifesta nella realtà. Questo sistema filosofico complesso elaborato da Plotino descrive come la perfezione dell'Uno si diffonde gradualmente creando diversi livelli di realtà.

La prima ipostasi è l'Intelletto o Nous Universale, che nasce dalla contemplazione dell'Uno. In questo processo contemplativo avviene uno sdoppiamento tra soggetto contemplante e oggetto contemplato. L'Intelletto contiene in sé i modelli eterni di tutte le cose, le idee platoniche, e per questo viene anche chiamato Essere.

Definizione: Le ipostasi sono manifestazioni dell'Uno che sussistono autonomamente pur derivando da esso per emanazione. Rappresentano diversi gradi di realtà, dal più perfetto al più materiale.

La seconda ipostasi è l'Anima, che svolge una funzione mediatrice tra il mondo intelligibile e quello sensibile. Si compone di una parte superiore rivolta all'Intelletto e una inferiore orientata verso la realtà corporea. Dall'Anima deriva infatti il mondo materiale, definito da Plotino come "materia", intesa come ciò che è massimamente distante dall'Uno.

Il percorso di ritorno all'Uno rappresenta per l'anima individuale la possibilità di liberarsi dalla prigionia del corpo per ricongiungersi con il divino. Questo cammino prevede diverse tappe: le virtù civili che liberano dalle passioni, l'arte e l'amore come vie di elevazione, la filosofia come strumento di purificazione. Il culmine è rappresentato dall'estasi, momento di unione mistica con l'Uno che trascende la conoscenza razionale.

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Agostino e la Filosofia Cristiana

Agostino d'Ippona rappresenta il massimo esponente della Patristica, la filosofia cristiana delle origini. La sua riflessione si sviluppa attorno al rapporto tra fede e ragione, sostenendo la loro necessaria collaborazione sintetizzata nella formula "credo ut intelligam, intelligo ut credam".

Highlight: Per Agostino fede e ragione non sono in contrasto ma si rafforzano a vicenda: la fede ha bisogno della riflessione razionale e la ragione necessita della fede per una corretta speculazione filosofica.

La teoria dell'illuminazione divina spiega come l'uomo possa accedere alla verità: è Dio stesso che, come una luce, illumina la mente umana permettendole di conoscere. A differenza di Platone, Agostino ritiene che i criteri immutabili di giudizio provengano direttamente da Dio e non da una precedente contemplazione delle idee.

Il problema del male occupa un posto centrale nella riflessione agostiniana. Superando il dualismo manicheo, Agostino definisce il male non come una sostanza ma come privazione di essere. Esistono tre tipi di male: metafisico (la limitatezza delle creature), fisico (sofferenze del corpo) e morale (il peccato derivante dal libero arbitrio).

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La Creazione e il Tempo in Agostino

La teoria agostiniana della creazione si distingue sia dall'emanazionismo plotiniano che dal dualismo platonico. Dio crea il mondo dal nulla (creatio ex nihilo) attraverso il Logos divino, che contiene in sé le "rationes seminales", i modelli eterni delle cose.

Vocabolario: Le rationes seminales sono le forme o idee immutabili presenti nella mente divina che determinano l'ordine e la natura delle cose create.

Il tempo stesso è una creatura di Dio, nato insieme al mondo. Non ha senso chiedersi cosa ci fosse "prima" della creazione, poiché il tempo non esisteva. Dio è eterno, al di là del tempo, mentre il tempo è legato al mutamento delle creature. Per l'uomo, il tempo si manifesta come "distensione dell'anima" tra memoria del passato, attenzione al presente e attesa del futuro.

La riflessione sul tempo si intreccia con il tema della grazia divina, centrale nella polemica contro il pelagianesimo. Contro Pelagio che sosteneva la capacità dell'uomo di compiere il bene con le proprie forze, Agostino afferma la necessità della grazia divina per la salvezza, conseguenza del peccato originale che ha reso l'umanità una "massa dannata".

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L'Ontologia Agostiniana

La metafisica di Agostino distingue tra le sostanze create e l'essenza divina. Mentre le creature sono sostanze che necessitano di un sostrato, Dio è essenza autosufficiente e increata. Questa gerarchia dell'essere riflette diversi gradi di perfezione e immutabilità.

Esempio: Una pietra è sostanza in quanto supporto di proprietà come forma, colore, peso. Dio invece è pura essenza che non necessita di altro per esistere.

L'uomo occupa una posizione particolare in questa gerarchia, essendo creato a immagine della Trinità divina. La struttura trinitaria si riflette nelle facoltà dell'anima: memoria, intelligenza e volontà. Il peccato originale ha compromesso questa perfezione originaria, rendendo necessaria la grazia per il ritorno a Dio.

La salvezza richiede sia l'intervento della grazia divina che la collaborazione dell'uomo attraverso il libero arbitrio. Questa visione equilibrata tra determinismo e libertà caratterizza la posizione agostiniana, influenzando profondamente il pensiero cristiano successivo.

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La Filosofia di Sant'Agostino: Antropologia e Teoria dell'Educazione

La concezione antropologica agostiniana rappresenta uno dei pilastri fondamentali del Pensiero medievale. Secondo Sant'Agostino, l'essere umano è creato a immagine e somiglianza di Dio, manifestando una struttura tripartita che riflette la Trinità divina. Come Dio è Essere, Intelligenza e Amore, così l'uomo possiede memoria, intelligenza e volontà - tre facoltà che costituiscono un'unità, seppur imperfetta rispetto al modello divino.

Definizione: L'antropologia agostiniana vede l'uomo come immagine imperfetta della Trinità divina, dotato di tre facoltà (memoria, intelligenza e volontà) che riflettono la natura trinitaria di Dio.

Nel contesto della Scolastica filosofia, Agostino elabora la distinzione tra uomo "vecchio" e uomo "nuovo". L'uomo vecchio rappresenta la dimensione carnale, soggetta al peccato e alla morte, mentre l'uomo nuovo simboleggia la rinascita spirituale attraverso il rapporto con Dio. Questa dualità non si riferisce all'età anagrafica, ma alla condizione spirituale dell'individuo.

La teoria dell'educazione agostiniana, fondamentale per comprendere la Patristica e Scolastica, pone come obiettivo ultimo la conoscenza di Dio. Il processo educativo deve essere finalizzato a questo scopo supremo, includendo lo studio di discipline come astronomia, matematica, storia e geografia solo nella misura in cui servono a questo fine superiore.

Evidenza: Per Agostino, il vero protagonista del processo educativo è il discepolo, mentre il maestro funge da intermediario tra l'allievo e Dio. L'apprendimento è sempre un processo di auto-educazione dove l'interiorizzazione dei contenuti è fondamentale.

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La Teoria delle Due Città e dei Segni nel Pensiero Agostiniano

Nella sua opera monumentale "La Città di Dio", Agostino sviluppa la teoria delle due città, elemento centrale della Filosofia medievale in breve. Secondo questa concezione, l'uomo può scegliere di appartenere alla città terrena, vivendo secondo la carne, o alla città celeste, vivendo secondo lo spirito.

Esempio: Le due città non corrispondono a istituzioni terrene specifiche, ma rappresentano due orientamenti spirituali che coesistono nella storia umana fino al giudizio finale.

La teoria dei segni, altro contributo fondamentale di Agostino alla Storia della filosofia moderna riassunto, distingue tra segni naturali (come i sintomi di una malattia) e segni intenzionali (come le parole). Questa distinzione è cruciale per comprendere come avviene la comunicazione e la trasmissione della conoscenza.

Nel contesto dei Caratteri generali della Scolastica, Agostino sottolinea l'importanza della dimensione pratica della conoscenza. La vera sapienza non consiste nell'accumulo di nozioni, ma nella loro capacità di avvicinare l'uomo a Dio. Ogni conoscenza che non serve a questo scopo rischia di generare superbia invece di vera saggezza.

Vocabolario: La mediazione dei segni (semiotica agostiniana) è il processo attraverso cui i contenuti mentali vengono trasmessi da una persona all'altra mediante simboli convenzionali, principalmente attraverso il linguaggio.

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La filosofia medievale in breve rappresenta un periodo fondamentale del pensiero occidentale che si sviluppa tra il V e il XV secolo.

Il pensiero medievale si caratterizza principalmente per il tentativo di conciliare la filosofia antica, soprattutto quella platonica e aristotelica, con la dottrina cristiana. Questo periodo può essere suddiviso in due grandi fasi: la Patristica e Scolastica, dove la prima si concentra sullo sviluppo del pensiero cristiano attraverso i Padri della Chiesa, mentre la seconda rappresenta la sistematizzazione filosofica del cristianesimo nelle università medievali. La Scolastica filosofia si distingue per il suo metodo rigoroso basato sulla dialettica e sul confronto tra autorità diverse, cercando di armonizzare fede e ragione.

Durante l'epoca dei filosofi del 1200, figure come Tommaso d'Aquino hanno dato un contributo fondamentale alla etica medievale, sviluppando teorie sulla legge naturale e sul rapporto tra virtù umane e divine. La filosofia di questo periodo ha influenzato profondamente lo sviluppo del pensiero occidentale, portando alla nascita di nuove correnti come la Scolastica e umanesimo. I caratteri generali della Scolastica includono l'uso del latino come lingua universale della cultura, il metodo della disputatio e l'importanza data alla logica come strumento di indagine della verità. Questo periodo ha anche visto l'emergere di importanti dibattiti sulla natura dell'essere, sul rapporto tra universali e particolari, e sulla possibilità di dimostrare razionalmente l'esistenza di Dio. La transizione verso l'età moderna è stata caratterizzata da un graduale distacco dalla tradizione scolastica, aprendo la strada alla Storia della filosofia moderna.

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La Filosofia Ellenistica e Medievale: Un Viaggio nel Pensiero Antico

Il periodo della filosofia ellenistica rappresenta un momento cruciale nella storia del pensiero occidentale. Con la morte di Alessandro Magno nel 323 a.C., si apre una nuova era caratterizzata da profondi cambiamenti culturali e sociali.

Definizione: L'ellenizzazione è il processo di diffusione della cultura greca in territori non greci, che ha portato alla nascita di una civiltà cosmopolita e multiculturale.

La trasformazione della società greca porta a un nuovo modo di concepire la filosofia. Il crollo della polis come centro della vita politica spinge i pensatori a concentrarsi sull'individuo piuttosto che sulla comunità. Questo cambiamento fondamentale determina la nascita di nuove scuole filosofiche che si concentrano sulla ricerca della felicità personale.

Le principali caratteristiche del pensiero medievale emergono in questo periodo:

  • La separazione tra etica e politica
  • L'importanza della saggezza individuale
  • La ricerca dell'atarassia (tranquillità dell'anima)
  • Il concetto di autarchia (autosufficienza)

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La Patristica e Scolastica rappresentano due momenti fondamentali nello sviluppo della filosofia medievale. Questi movimenti hanno cercato di conciliare la ragione con la fede, creando una sintesi tra il pensiero greco e la dottrina cristiana.

Vocabolario: La Scolastica deriva dal termine latino "schola" e indica il metodo di insegnamento utilizzato nelle scuole medievali.

I caratteri generali della Scolastica includono:

  • Il metodo dialettico
  • L'uso della logica aristotelica
  • La centralità delle questioni teologiche
  • L'importanza del rapporto tra fede e ragione

La filosofia medievale in breve si caratterizza per la sua ricerca di armonia tra verità rivelata e ragione umana.

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Il Neoplatonismo e l'Eredità di Plotino

Il neoplatonismo rappresenta l'ultima grande sintesi della filosofia antica prima dell'avvento del cristianesimo. Plotino, il suo massimo esponente, sviluppa una visione originale che influenzerà profondamente il pensiero medievale.

Esempio: L'Uno di Plotino può essere paragonato a una fonte di luce che emana raggi sempre più deboli man mano che si allontanano dalla sorgente.

La teoria dell'emanazione di Plotino spiega come la molteplicità derivi dall'Uno:

  • L'Uno come principio supremo
  • Il processo di emanazione necessaria
  • La gerarchia degli esseri
  • Il ritorno all'Uno come fine ultimo
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La transizione dalla filosofia antica al pensiero medievale è caratterizzata dalla sintesi tra elementi classici e cristiani. I filosofi del 1200 hanno elaborato sistemi complessi che integrano la tradizione aristotelica con la teologia cristiana.

Citazione: "Tutti gli enti sono in virtù dell'Uno" - Plotino

La scolastica filosofia si sviluppa attraverso:

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  • L'elaborazione di nuove sintesi filosofiche
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La Filosofia di Plotino e le Ipostasi

Le ipostasi rappresentano i gradi di emanazione attraverso cui l'Uno divino si manifesta nella realtà. Questo sistema filosofico complesso elaborato da Plotino descrive come la perfezione dell'Uno si diffonde gradualmente creando diversi livelli di realtà.

La prima ipostasi è l'Intelletto o Nous Universale, che nasce dalla contemplazione dell'Uno. In questo processo contemplativo avviene uno sdoppiamento tra soggetto contemplante e oggetto contemplato. L'Intelletto contiene in sé i modelli eterni di tutte le cose, le idee platoniche, e per questo viene anche chiamato Essere.

Definizione: Le ipostasi sono manifestazioni dell'Uno che sussistono autonomamente pur derivando da esso per emanazione. Rappresentano diversi gradi di realtà, dal più perfetto al più materiale.

La seconda ipostasi è l'Anima, che svolge una funzione mediatrice tra il mondo intelligibile e quello sensibile. Si compone di una parte superiore rivolta all'Intelletto e una inferiore orientata verso la realtà corporea. Dall'Anima deriva infatti il mondo materiale, definito da Plotino come "materia", intesa come ciò che è massimamente distante dall'Uno.

Il percorso di ritorno all'Uno rappresenta per l'anima individuale la possibilità di liberarsi dalla prigionia del corpo per ricongiungersi con il divino. Questo cammino prevede diverse tappe: le virtù civili che liberano dalle passioni, l'arte e l'amore come vie di elevazione, la filosofia come strumento di purificazione. Il culmine è rappresentato dall'estasi, momento di unione mistica con l'Uno che trascende la conoscenza razionale.

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Il problema del male occupa un posto centrale nella riflessione agostiniana. Superando il dualismo manicheo, Agostino definisce il male non come una sostanza ma come privazione di essere. Esistono tre tipi di male: metafisico (la limitatezza delle creature), fisico (sofferenze del corpo) e morale (il peccato derivante dal libero arbitrio).

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Il tempo stesso è una creatura di Dio, nato insieme al mondo. Non ha senso chiedersi cosa ci fosse "prima" della creazione, poiché il tempo non esisteva. Dio è eterno, al di là del tempo, mentre il tempo è legato al mutamento delle creature. Per l'uomo, il tempo si manifesta come "distensione dell'anima" tra memoria del passato, attenzione al presente e attesa del futuro.

La riflessione sul tempo si intreccia con il tema della grazia divina, centrale nella polemica contro il pelagianesimo. Contro Pelagio che sosteneva la capacità dell'uomo di compiere il bene con le proprie forze, Agostino afferma la necessità della grazia divina per la salvezza, conseguenza del peccato originale che ha reso l'umanità una "massa dannata".

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Esempio: Una pietra è sostanza in quanto supporto di proprietà come forma, colore, peso. Dio invece è pura essenza che non necessita di altro per esistere.

L'uomo occupa una posizione particolare in questa gerarchia, essendo creato a immagine della Trinità divina. La struttura trinitaria si riflette nelle facoltà dell'anima: memoria, intelligenza e volontà. Il peccato originale ha compromesso questa perfezione originaria, rendendo necessaria la grazia per il ritorno a Dio.

La salvezza richiede sia l'intervento della grazia divina che la collaborazione dell'uomo attraverso il libero arbitrio. Questa visione equilibrata tra determinismo e libertà caratterizza la posizione agostiniana, influenzando profondamente il pensiero cristiano successivo.

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La Filosofia di Sant'Agostino: Antropologia e Teoria dell'Educazione

La concezione antropologica agostiniana rappresenta uno dei pilastri fondamentali del Pensiero medievale. Secondo Sant'Agostino, l'essere umano è creato a immagine e somiglianza di Dio, manifestando una struttura tripartita che riflette la Trinità divina. Come Dio è Essere, Intelligenza e Amore, così l'uomo possiede memoria, intelligenza e volontà - tre facoltà che costituiscono un'unità, seppur imperfetta rispetto al modello divino.

Definizione: L'antropologia agostiniana vede l'uomo come immagine imperfetta della Trinità divina, dotato di tre facoltà (memoria, intelligenza e volontà) che riflettono la natura trinitaria di Dio.

Nel contesto della Scolastica filosofia, Agostino elabora la distinzione tra uomo "vecchio" e uomo "nuovo". L'uomo vecchio rappresenta la dimensione carnale, soggetta al peccato e alla morte, mentre l'uomo nuovo simboleggia la rinascita spirituale attraverso il rapporto con Dio. Questa dualità non si riferisce all'età anagrafica, ma alla condizione spirituale dell'individuo.

La teoria dell'educazione agostiniana, fondamentale per comprendere la Patristica e Scolastica, pone come obiettivo ultimo la conoscenza di Dio. Il processo educativo deve essere finalizzato a questo scopo supremo, includendo lo studio di discipline come astronomia, matematica, storia e geografia solo nella misura in cui servono a questo fine superiore.

Evidenza: Per Agostino, il vero protagonista del processo educativo è il discepolo, mentre il maestro funge da intermediario tra l'allievo e Dio. L'apprendimento è sempre un processo di auto-educazione dove l'interiorizzazione dei contenuti è fondamentale.

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La Teoria delle Due Città e dei Segni nel Pensiero Agostiniano

Nella sua opera monumentale "La Città di Dio", Agostino sviluppa la teoria delle due città, elemento centrale della Filosofia medievale in breve. Secondo questa concezione, l'uomo può scegliere di appartenere alla città terrena, vivendo secondo la carne, o alla città celeste, vivendo secondo lo spirito.

Esempio: Le due città non corrispondono a istituzioni terrene specifiche, ma rappresentano due orientamenti spirituali che coesistono nella storia umana fino al giudizio finale.

La teoria dei segni, altro contributo fondamentale di Agostino alla Storia della filosofia moderna riassunto, distingue tra segni naturali (come i sintomi di una malattia) e segni intenzionali (come le parole). Questa distinzione è cruciale per comprendere come avviene la comunicazione e la trasmissione della conoscenza.

Nel contesto dei Caratteri generali della Scolastica, Agostino sottolinea l'importanza della dimensione pratica della conoscenza. La vera sapienza non consiste nell'accumulo di nozioni, ma nella loro capacità di avvicinare l'uomo a Dio. Ogni conoscenza che non serve a questo scopo rischia di generare superbia invece di vera saggezza.

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Knowunity è l'app per l'istruzione numero 1 in cinque paesi europei

4.9+

Valutazione media dell'app

15 M

Studenti che usano Knowunity

#1

Nelle classifiche delle app per l'istruzione in 12 Paesi

950 K+

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Utente iOS

Adoro questa applicazione [...] consiglio Knowunity a tutti!!! Sono passato da un 5 a una 8 con questa app

Stefano S, utente iOS

L'applicazione è molto semplice e ben progettata. Finora ho sempre trovato quello che stavo cercando

Susanna, utente iOS

Adoro questa app ❤️, la uso praticamente sempre quando studio.