Materie

Materie

Di più

Gian Lorenzo Bernini

12/9/2022

3145

128

Condividi

Salva

Scarica


Gian Lorenzo Bernini
Gian Lorenzo Bernini nacque a Napoli il 7 dicembre 1598, da Pietro Bernini e
Angelica Galante. La sua formazione artist

Iscriviti

Registrati per avere accesso illimitato a migliaia di appunti. È gratis!

Accesso a tutti i documenti

Unisciti a milioni di studenti

Migliora i tuoi voti

Iscrivendosi si accettano i Termini di servizio e la Informativa sulla privacy.

Gian Lorenzo Bernini
Gian Lorenzo Bernini nacque a Napoli il 7 dicembre 1598, da Pietro Bernini e
Angelica Galante. La sua formazione artist

Iscriviti

Registrati per avere accesso illimitato a migliaia di appunti. È gratis!

Accesso a tutti i documenti

Unisciti a milioni di studenti

Migliora i tuoi voti

Iscrivendosi si accettano i Termini di servizio e la Informativa sulla privacy.

Gian Lorenzo Bernini
Gian Lorenzo Bernini nacque a Napoli il 7 dicembre 1598, da Pietro Bernini e
Angelica Galante. La sua formazione artist

Iscriviti

Registrati per avere accesso illimitato a migliaia di appunti. È gratis!

Accesso a tutti i documenti

Unisciti a milioni di studenti

Migliora i tuoi voti

Iscrivendosi si accettano i Termini di servizio e la Informativa sulla privacy.

Gian Lorenzo Bernini
Gian Lorenzo Bernini nacque a Napoli il 7 dicembre 1598, da Pietro Bernini e
Angelica Galante. La sua formazione artist

Iscriviti

Registrati per avere accesso illimitato a migliaia di appunti. È gratis!

Accesso a tutti i documenti

Unisciti a milioni di studenti

Migliora i tuoi voti

Iscrivendosi si accettano i Termini di servizio e la Informativa sulla privacy.

Gian Lorenzo Bernini
Gian Lorenzo Bernini nacque a Napoli il 7 dicembre 1598, da Pietro Bernini e
Angelica Galante. La sua formazione artist

Iscriviti

Registrati per avere accesso illimitato a migliaia di appunti. È gratis!

Accesso a tutti i documenti

Unisciti a milioni di studenti

Migliora i tuoi voti

Iscrivendosi si accettano i Termini di servizio e la Informativa sulla privacy.

Gian Lorenzo Bernini
Gian Lorenzo Bernini nacque a Napoli il 7 dicembre 1598, da Pietro Bernini e
Angelica Galante. La sua formazione artist

Iscriviti

Registrati per avere accesso illimitato a migliaia di appunti. È gratis!

Accesso a tutti i documenti

Unisciti a milioni di studenti

Migliora i tuoi voti

Iscrivendosi si accettano i Termini di servizio e la Informativa sulla privacy.

Gian Lorenzo Bernini
Gian Lorenzo Bernini nacque a Napoli il 7 dicembre 1598, da Pietro Bernini e
Angelica Galante. La sua formazione artist

Iscriviti

Registrati per avere accesso illimitato a migliaia di appunti. È gratis!

Accesso a tutti i documenti

Unisciti a milioni di studenti

Migliora i tuoi voti

Iscrivendosi si accettano i Termini di servizio e la Informativa sulla privacy.

Gian Lorenzo Bernini
Gian Lorenzo Bernini nacque a Napoli il 7 dicembre 1598, da Pietro Bernini e
Angelica Galante. La sua formazione artist

Iscriviti

Registrati per avere accesso illimitato a migliaia di appunti. È gratis!

Accesso a tutti i documenti

Unisciti a milioni di studenti

Migliora i tuoi voti

Iscrivendosi si accettano i Termini di servizio e la Informativa sulla privacy.

Gian Lorenzo Bernini
Gian Lorenzo Bernini nacque a Napoli il 7 dicembre 1598, da Pietro Bernini e
Angelica Galante. La sua formazione artist

Iscriviti

Registrati per avere accesso illimitato a migliaia di appunti. È gratis!

Accesso a tutti i documenti

Unisciti a milioni di studenti

Migliora i tuoi voti

Iscrivendosi si accettano i Termini di servizio e la Informativa sulla privacy.

Gian Lorenzo Bernini
Gian Lorenzo Bernini nacque a Napoli il 7 dicembre 1598, da Pietro Bernini e
Angelica Galante. La sua formazione artist

Iscriviti

Registrati per avere accesso illimitato a migliaia di appunti. È gratis!

Accesso a tutti i documenti

Unisciti a milioni di studenti

Migliora i tuoi voti

Iscrivendosi si accettano i Termini di servizio e la Informativa sulla privacy.

Gian Lorenzo Bernini
Gian Lorenzo Bernini nacque a Napoli il 7 dicembre 1598, da Pietro Bernini e
Angelica Galante. La sua formazione artist

Iscriviti

Registrati per avere accesso illimitato a migliaia di appunti. È gratis!

Accesso a tutti i documenti

Unisciti a milioni di studenti

Migliora i tuoi voti

Iscrivendosi si accettano i Termini di servizio e la Informativa sulla privacy.

Gian Lorenzo Bernini
Gian Lorenzo Bernini nacque a Napoli il 7 dicembre 1598, da Pietro Bernini e
Angelica Galante. La sua formazione artist

Iscriviti

Registrati per avere accesso illimitato a migliaia di appunti. È gratis!

Accesso a tutti i documenti

Unisciti a milioni di studenti

Migliora i tuoi voti

Iscrivendosi si accettano i Termini di servizio e la Informativa sulla privacy.

Gian Lorenzo Bernini Gian Lorenzo Bernini nacque a Napoli il 7 dicembre 1598, da Pietro Bernini e Angelica Galante. La sua formazione artistica avviene principalmente a Roma. La sua carriera artistica si svolge per intero nella corte papale, della quale finisce per diventare il principale rappresentatore artistico. Il disegno costituisce l'elemento unificatore di tutta l'attività berniniana. Nei vivaci schizzi preparatori per le opere scultoree, architettoniche o di arredo, il segno si fa spesso veloce e sintetico, ma sempre funzionale. APOLLO E DAFNE Le statue scolpite da Gian Lorenzo Bernini esprimono movimento grazie alle posture dinamiche. Apollo e Dafne corrono in avanti e loro espressioni sono intense. I muscoli di Apollo sono in evidenza per rappresentare lo sforzo della corsa. Il corpo di Dafne invece è morbido ed elegante. La superficie del marmo è scolpita con diverse modalità. Scabra per rappresentare la corteccia. Perfettamente liscia per rendere la pelle dei due protagonisti. Appena abbozzata invece per le rocce. Apollo insegue Dafne perché è innamorato di lei. La ninfa invece non ricambia il desiderio del dio. Così fugge verso il fiume e suo padre Peneo la trasforma in una pianta di alloro. Apollo ha raggiunto Dafne e sta per afferrare la ninfa. Il dio è nudo e coperto da un panno stretto intorno alla spalla destra e ai fianchi. I suoi capelli sono lunghi e...

Non c'è niente di adatto? Esplorare altre aree tematiche.

Knowunity è l'app per l'istruzione numero 1 in cinque paesi europei

Knowunity è stata inserita in un articolo di Apple ed è costantemente in cima alle classifiche degli app store nella categoria istruzione in Germania, Italia, Polonia, Svizzera e Regno Unito. Unisciti a Knowunity oggi stesso e aiuta milioni di studenti in tutto il mondo.

Ranked #1 Education App

Scarica

Google Play

Scarica

App Store

Knowunity è l'app per l'istruzione numero 1 in cinque paesi europei

4.9+

Valutazione media dell'app

13 M

Studenti che usano Knowunity

#1

Nelle classifiche delle app per l'istruzione in 11 Paesi

900 K+

Studenti che hanno caricato appunti

Non siete ancora sicuri? Guarda cosa dicono gli altri studenti...

Utente iOS

Adoro questa applicazione [...] consiglio Knowunity a tutti!!! Sono passato da un 5 a una 8 con questa app

Stefano S, utente iOS

L'applicazione è molto semplice e ben progettata. Finora ho sempre trovato quello che stavo cercando

Susanna, utente iOS

Adoro questa app ❤️, la uso praticamente sempre quando studio.

Didascalia alternativa:

si muovono elegantemente al vento. Apollo afferra Dafne con la mano destra. Con la mano sinistra invece il dio si tiene in equilibrio nella corsa. Ai piedi indossa dei calzari. Il dio si appoggia sulla gamba destra mentre la sinistra si sporge indietro. Le sue labbra sono socchiuse e ansimano per la corsa e per il desiderio. Dafne corre in avanti per sfuggire ad Apollo. La dea inarca il corpo per conquistare un po di vantaggio sul dio. Dafne è nuda e il suo corpo si sta trasformando. I suoi piedi infatti diventano radici. La ninfa tenta di sollevare il piede destro già bloccato al suolo. La corteccia avvolge il suo corpo e le mani si alzano verso il cielo trasformandosi in foglie. Il viso della dea ha un'espressione spaventata e la sua bocca è spalancata per la corsa e la paura. ETTE La statua Apollo e Dafne è molto equilibrata. Infatti alcune parti si espandono nello spazio mentre altre si contraggono. Inoltre le linee di forza creano due curve. Una corre lungo il corpo di Apollo. La seconda coincide con l'arco disegnato dal corpo di Dafne. Bernini ha creato un insieme di forme nel quale lo spazio crea dei vuoti che rendono leggera la scultura. Le due figure si proiettano quindi verso l'alto come se fossero leggere. L'ESTASI DI SANTA TERESA Santa Teresa d'Avila è semidistesa al di sopra di una nuvola che la trasporta in alto, nel cielo. Sopra di lei poi, a sinistra, un Cherubino scaglia un dardo per colpire la Santa al cuore spostando il tessuto della sua veste. Santa Teresa inoltre indossa un abito molto ampio e vaporoso mosso dal vento che crea pieghe scomposte. Infine, il suo corpo è completamente abbandonato e il viso assume un'espressione languida. Gli occhi chiusi poi sono rivolti al cielo e le labbra socchiuse. Metastation 8595 La scultura di Gian Lorenzo Bernini si trova presso la cappella Cornaro, nel transetto sinistro della chiesa di Santa Maria della Vittoria a Roma. Infatti il cardinale Federico Cornaro commissionò l'opera all'artista-architetto per decorare la cappella di famiglia. Gian Lorenzo Bernini al tempo di questa committenza, nel 1967, cominciava a perdere favori a causa del pontificato di Innocenzo X. Nonostante questo, il cardinale Federico Cornaro affidò all'architetto-scultore la progettazione della cappella di famiglia nella chiesa di Santa Maria della Vittoria, a Roma. wwwwwwwwww La celebre scultura del Bernini fu scolpita tra il 1647 e il 1652. Il Papa Innocenzo X reggeva in quegli anni il seggio di Roma e l'artista si trovava in un momento poco felice della sua carriera. Infatti il Pontefice non teneva in gran conto professionalmente il Bernini che cercò quindi di ottenere nuova fama con l'Estasi di Santa Teresa. Così progettò il lavoro impiegando tutta la sua conoscenza e la sua abilità esecutiva. Utilizzando anche un forte impegno creativo, Bernini creò un capolavoro barocco riconosciuto dagli storici. Una delle cifre più evidenti della figurazione barocca e di quest'opera è la teatralità della scena. Infine è da sottolineare che l'artista cesellò le figure con estrema attenzione ai particolari. Le due figure scolpite dell'angelo e di Santa Teresa sono inserite all'interno di una edicola barocca. La figura della Santa è distesa e sembra librarsi. Se si concepisce la scena con una dinamica teatrale si può intendere l'edicola come il boccascena di un teatro. Inoltre, una elaborata macchina teatrale sembra sollevare la Santa e l'angelo che la trafigge con un dardo divino. Ai lati dell'edicola sono disposti i due piccoli palchi con i membri della famiglia. Questo particolare enfatizza la lettura teatrale dello spazio. Bernini, per illuminare scenograficamen te il gruppo scultoreo, aprì una finestra sulla parete di fondo della chiesa. In tal modo la luce gialla prodotta dagli specchi colpisce le figure dall'alto e tende l'atmosfera vibrante e mistica. Francesco Borromini Francesco Borromini nacque il 27 settembre 1599 a Bissone, da Giovanni Domenico e Anastasia Garove. Borromini ci viene descritto come una persona solitaria, impulsiva, melanconica e dal carattere molto irascibile. In vita, sofferse molto della rivalità col Bernini, più solare e predisposto ai rapporti umani, anche se, sul piano della carriera e della considerazione, Borromini riuscì pur sempre a godere del mecenatismo di papa Innocenzo X. Ma il suo carattere depressivo lo spinse però al suicidio. Fu infatti trovato morto a Roma il 3 agosto 1667, dopo essersi gettato contro una spada. Chiesa La pianta è ellittica e posta longitudinalmente, cosicché si ha al suo interno un senso di compressione anziché dilatazione. Attorno alla pianta ellittica si alternano sporgenza e rientranze. In alto quattro arconi preparano l'imposta della cupola, schiacciata, adornata di lacunari sempre più piccoli dal basso verso l'alto. Essi generano un movimento ansioso. Faccita Fu completata pochi anni prima della morte del Borromini, circa trent'anni dopo l'inizio dei lavori alla chiesa. Essa è posta sul fianco di un angolo smussato e si stacca dall'andamento rettilineo degli edifici che le sorgono accanto. La facciata emerge infatti da questi, e perciò ne risulta più isolata. Tutto in essa è tensione nervosa raggiunta attraverso la flessione ed inflessione delle pareti, ricche di nicchie. In alto vi è una cornice ovale inclinata in avanti. Altri edifici famosi costruiti dal Borromini sono: - Oratorio dei Filippini; - Chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza. CHIESA DI SANT'IVO ALLA SAPIENZA Borromini dovette misurarsi con un preesistente cortile, un lato del quale era curvilineo. Da un triangolo equilatero con un semicerchio su ciascun lato e con gli angoli tagliati da un arco di cerchio si genera uno schema planimetrico mai impiegato prima, costituito da tre ampie absidi lobate alternate a tre nicchie introdotte da pareti convergenti aventi il fondo convesso. La forma della pianta prosegue in alzato senza variazioni per culminare nella cupola la cui struttura ripete spigoli, rientranze e sporgenze della pianta. Queste si annullano soltanto nell'anello del serraglio della lanterna, le cui facce sono tutte convesse. 15445 FREE FREE BE*****www. Alla stessa logica compositiva risponde l'esterno, specie nel tiburio che nasconde la cupola e nelle gradinate che ne costituiscono le nervature scoperte. Dei contrafforti radiali curvilinei, ad arco rovescio, stringono la cupola e vanno a sorreggere la lanterna che ha facce concave separate da colonne binate. Il fastigio della lanterna è un elica scultorea che si conclude in una corona fiammeggiante sormontata dalla croce. L'elica, che via via si restringe procedendo verso l'alto, imprime all'edificio un senso di movimento rotatorio sempre più accelerato. Infine la fabbrica si accende nella corona sulla quale la palla e la croce, sostenute da quasi immateriali archetti di metallo, sembrano miracolosamente librarsi. Borromini partì da proporzioni ideali e aumento progressivamente le misure reali in modo tale che dalla posizione privilegiata di chi sostasse sotto l'arco di ingresso al cortile della Sapienza il complesso della cupola, stanti le riduzioni prospettiche, potesse apparire perfettamente corrispondente alle proporzioni ideali. manortiz video 2012 MBEY Ave and S p/robertoboniphoto.altervista.org