Introduzione alle teorie della personalità
La personalità di una persona è un concetto complesso in psicologia che si riferisce al nucleo stabile del comportamento di un individuo. Il termine deriva dal latino "persona" (maschera teatrale) ma ha subito uno slittamento di significato nel tempo.
Definizione: La personalità in psicologia è l'insieme di caratteri essenziali che determinano il comportamento di un soggetto in diverse situazioni.
Le teorie tipologiche cercano di spiegare la personalità individuando "tipi" o modelli basati su una corrispondenza tra caratteristiche fisiche e psicologiche.
Esempio: La teoria dei somatotipi di Sheldon del 1942 identifica 3 tipologie morfologiche collegate a caratteristiche psicologiche:
- Endomorfico: fisico rotondeggiante, personalità socievole e pigra
- Mesomorfico: fisico muscoloso, personalità energica e ambiziosa
- Ectomorfico: corporatura gracile, personalità riservata e timida
Questa classificazione è considerata superata perché stabilisce un collegamento discutibile tra fisico e psiche, enfatizzando eccessivamente la componente biologica.
Le teorie dei tratti si concentrano invece quasi esclusivamente sulla dimensione psicologica, associando le personalità a specifiche caratteristiche psicologiche che orientano il comportamento.
Highlight: Le teorie dei tratti hanno introdotto metodi di ricerca rigorosi basati su dati empirici e statistiche nella psicologia della personalità.
La teoria dei tratti di Allport considera la personalità un'entità dinamica che si modifica continuamente in base alle esperienze. Allport distingue i tratti psicologici in:
- Cardinali: basilari e pervasivi (es. altruismo)
- Centrali: importanti ma meno generali (es. competitività)
- Secondari: più superficiali e variabili (es. riservatezza)
Raymond Cattell elaborò una teoria basata su simulazioni di laboratorio, questionari e analisi matematiche dei dati. Identificò 16 fattori di base della personalità, distinti in tratti di abilità, temperamento e dinamici.