Il ragionamento deduttivo e induttivo rappresenta due approcci fondamentali al pensiero logico e all'apprendimento. Il metodo deduttivo parte da principi generali per arrivare a conclusioni specifiche, mentre il ragionamento induttivo procede in direzione opposta, partendo da osservazioni particolari per giungere a conclusioni generali. Questi processi sono strettamente collegati alle teorie dell'intelligenza sviluppate da importanti studiosi come Gardner, Guilford e Thurstone.
Il pensiero divergente e convergente sono due modalità complementari di elaborazione cognitiva. Il pensiero divergente, teorizzato da Guilford, si caratterizza per la capacità di generare molteplici soluzioni creative a un problema, mentre il pensiero convergente mira a individuare l'unica soluzione corretta attraverso un processo logico-analitico. Questa distinzione è fondamentale nell'ambito dell'intelligenza multifattoriale, che riconosce diverse componenti dell'intelligenza umana. Le teorie sull'intelligenza moderne, come quella delle intelligenze multiple di Gardner, evidenziano come l'intelligenza non sia un costrutto unitario ma multidimensionale, comprendente diverse capacità cognitive.
L'applicazione pratica di questi concetti si riflette nel metodo deduttivo e induttivo nell'insegnamento. Gli esercizi di ragionamento induttivo stimolano gli studenti a sviluppare ipotesi basate sull'osservazione, mentre il metodo deduttivo li guida nell'applicazione di regole generali a casi specifici. Questa duplice modalità di apprendimento è particolarmente rilevante nel contesto del TFA sostegno, dove la comprensione dei diversi stili cognitivi è essenziale per supportare efficacemente gli studenti con bisogni educativi speciali. Le teorie di Spearman sull'intelligenza generale (fattore g) e quelle di Thurstone sulle abilità mentali primarie hanno contribuito significativamente alla nostra comprensione di cos'è l'intelligenza in psicologia e di come si manifesta nei diversi contesti di apprendimento.