L'Antropologia è la scienza che studia l'essere umano in tutte le sue dimensioni: biologiche, sociali e culturali.
L'Antropologia culturale nasce come disciplina scientifica nel XIX secolo, durante l'epoca del colonialismo europeo. La nascita dell'antropologia è strettamente legata all'incontro con popolazioni diverse e al tentativo di comprendere le loro usanze e tradizioni. Edward Burnett Tylor, considerato uno dei padri fondatori della disciplina, ha fornito nel 1871 il primo concetto di cultura in antropologia Tylor, definendola come "quell'insieme complesso che include la conoscenza, le credenze, l'arte, la morale, il diritto, il costume e qualsiasi altra capacità e abitudine acquisita dall'uomo come membro di una società."
Nel corso del tempo, l'antropologia si è evoluta sviluppando diverse branche specialistiche. L'Antropologia fisica si concentra sugli aspetti biologici ed evolutivi dell'essere umano, mentre l'Antropologia sociale studia le strutture e le relazioni sociali. L'Antropologia contemporanea ha ampliato i suoi orizzonti, occupandosi anche di temi attuali come la globalizzazione, le migrazioni e le forme culturali emergenti. L'antropologo oggi può lavorare in diversi ambiti: dalla ricerca accademica alla cooperazione internazionale, dalla mediazione culturale alla consulenza per organizzazioni pubbliche e private. Il modello della cultura contemporaneo riconosce la natura dinamica e mutevole delle pratiche culturali, superando le visioni statiche e deterministiche del passato. Gli Antropologia culturale concetti di base includono l'osservazione partecipante, il relativismo culturale e l'approccio olistico allo studio delle società umane. Un campo emergente è l'Antropologia forense, che applica le conoscenze antropologiche alle indagini forensi e all'identificazione di resti umani.