Sparta acquisì il predominio sul Peloponneso con l'egemonia sulla Laconia e poi con due lunghe guerre per la conquista della Messenia, i cui abitanti furono ridotti alla condizione dei servi della gleba. Nel VI secolo a.C. fu istituita la cosiddetta Lega peloponnesiaca, con la quale le poleis accettavano la supremazia spartana.
Gli abitanti e la costituzione di Sparta
Nel VII secolo a.C. a Sparta fioriva una raffinata cultura artistica e letteraria. Nel secolo successivo la polis si trasformò in uno stato totalitario e militarizzato grazie alla costituzione che viene attribuita al leggendario legislatore Licurgo. La costituzione spartana era più un processo che finì verso il 600 a.C. Gli abitanti della polis di Sparta erano suddivisi in Spartiati, Periéci e Iloti. Gli Spartiati avevano tutti i diritti politici e possedevano le terre strappate dai Messeni. I Periéci erano gli abitanti dei villaggi della Laconia, avevano diritti civili e fornivano truppe, ma erano privi di rappresentanza politica. Gli Iloti non avevano alcun diritto, erano servi della gleba alle dipendenze degli Spartiati e subivano varie forme di persecuzione.
La struttura politica e l'educazione a Sparta
Sparta rimase uno Stato monarchico per tutta la sua storia. A capo dello stato spartano c'erano due re (diarchia) a cui si affiancavano: gli éfori, che avevano poteri di supervisione dell'attività dei sovrani e dei comandanti militari, e un consiglio di anziani, la Gherusia. L'Apella era l'assemblea popolare a cui aveva accesso tutti i cittadini con pieni diritti, ossia gli Spartiati. L'Apella aveva il compito dell'elezioni dei magistrati e un ruolo consultivo sulle proposte della Gherusia. Il sistema educativo degli spartani era durissimo, controllato dallo Stato e finalizzato a fare di Sparta uno Stato militare.
Il ruolo delle donne a Sparta
Le donne a Sparta non avevano diritti politici ma grazie alla società così militarizzata, avevano più libertà e autonomia. Le donne spartane dovevano mettere al mondo figli sani e futuri soldati, mentre alla tessitura e alle faccende domestiche provvedevano serve o schiave. Il matrimonio era obbligatorio e serviva principalmente a garantire la generazione di nuovi soldati.
Atene: dalla monarchia al regime timocratico
Ad Atene la monarchia fu molto presto sostituita da un regime aristocratico, che esprimeva un collegio di nove arconti, eletti dall'Ecclesìa, l'assemblea generale inizialmente ristretta ai nobili. La polis fu afflitta a lungo da gravi conflitti sociali dovuti alla concentrazione delle terre nelle mani di pochi e al problema dei debitori. Le prime leggi scritte, di Dracone, benché durissime, costituirono un passo importante verso una nuova costituzione, che fu imposta da Solone. La costituzione di Solone trasformò il regime ateniese da aristocratico in timocratico: l'accesso alle cariche non era più basato sulla nobiltà di nascita, ma sulla ricchezza. I cittadini vennero suddivisi in quattro classi, il cui censo era calcolato in base alla rendita fondiaria.
Educazione a Atene
Dopo un periodo di anarchia prese il potere Pisistrato, che fu tiranno ad Atene dal 532 al 527 a.C. Egli governò con moderazione e avviò un programma di lavori pubblici che migliorò la condizione dei poveri. Alla morte di Pisistrato i suoi figli cercarono di mantenere il potere; nel 514 a.C. Ipparco fu ucciso da una congiura, nel 510 a.C. Ippia fu cacciato. L'educazione ateniese era legata a pratiche sociali. Gli uomini venivano addestrati con un'educazione letteraria e musicale, con un servizio militare di due anni, e si esercitavano nell'atletica. La pederastia era diffusa tra adulti e giovani.
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