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Prima guerra mondiale - Storia

11/9/2022

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LA PRIMA GUERRA MONDIALE
L'Europa è divisa in due alleanze contrapposte:
• Triplice intesa: tra Francia, Regno Unito e Russia
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LA PRIMA GUERRA MONDIALE L'Europa è divisa in due alleanze contrapposte: • Triplice intesa: tra Francia, Regno Unito e Russia • Triplice Alleanza: tra Germania, impero austro-ungarico e Italia. La 1° Guerra mondiale è conosciuta con il nome di "Grande Guerra" e i motivi ne sono tanti: ▪ Gli eserciti sono diventati molto più letali grazie all'avvento della tecnologia; ▪ Gli Stati Uniti si affermeranno nel ruolo di superpotenza mondiale al posto della Gran Bretagna; ▪ Sono coinvolti stati e territori di gran parte del mondo; ■ La Prima Guerra mondiale determinerà l'avvento definitivo della Moderna società di massa; CAUSE DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE: Il 28 giugno del 1914, a Sarajevo, il serbo Gavrilo princip, aderente alla setta segreta della mano nera che desiderava l'indipendenza dall'impero, uccide l'erede al trono austro-ungarico Francesco Ferdinando. L'austria-ungheria accusa l'impero serbo di aver organizzato l'attentato e impone un ultimatum con condizioni umilianti. Il principe serbo Alessandro I non poteva rispettare l'ultimatum e, il 23 luglio, si presenta all'ambasciata russa a Belgrado per chiedere aiuto allo zar Nicola II in caso di guerra con l'Austria. Il 28 luglio l'austria-ungheria dichiara guerra alla Serbia e la sera la Russia annuncia che il giorno dopo il suo esercito si sarebbe mobilitato. LE POTENZE IN CAMPO: Il 1/08 la Germania dichiara guerra alla Russia e alla Francia, innescando il...

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Didascalia alternativa:

meccanismo della triplice intesa che trascina in guerra l'impero britannico. L'Italia si mantiene neutrale sfruttando il fatto che l'alleanza era a scopo difensivo. Il Giappone dichiarò guerra alla Germania per impadronirsi dei possedimenti tedeschi in Cina. Gli Stati Uniti si dichiararono fuori dal conflitto, anche se, tendevano a sostenere lo schieramento anti tedesco. LA SITUAZIONE ALL'INTERNO DEI PAESI BELLIGERANTI: All'interno dei paesi coinvolti, lo scoppio della guerra provocò una grande esaltazione collettiva. L'imperialismo e il nazionalismo erano diventati ideologie di massa e annientare l'avversario divenne il sacro dovere di ogni cittadino. APPOGGIO DEI SOCIALISTI E DELLE CHIESE: Gli stessi partiti socialisti e i sindacati, che fino a quel momento si erano dichiarati per la pace, si mostrarono favorevoli alla guerra e le poche voci contrarie furono messe a tacere. In Francia, il leader socialista Jean Jaures, venne assassinato dopo un discorso pacifista. L'adesione delle chiese alla guerra fu importante poiché la propaganda bellica farà uso dell'immagine del Cristo accanto ai soldati in trincea, pronto, se morti per la patria ad accoglierli in cielo come martiri. LA POSIZIONE DEGLI INTELLETTUALI: Allo scoppio della guerra emersero tre linee: ▪ La prima si schierò contro la guerra e, tra i sostenitori, ci furono Albert Einstein e Bertrand Russel. ▪ La seconda scelse di stare lontana dal tumulto e fu la posizione che ebbe Rolland. ▪ La terza optò per la partecipazione attiva. LE MISURE ECONOMICHE DEI SINGOLI STATI: I paesi in guerra operarono interventi sul sistema economico: ▪ Fu inasprita la pressione fiscale. ▪ Le borse furono chiuse per evitare fughe di capitali. ■ Fu introdotto il corso forzoso della moneta. ▪ Il ruolo dello stato divenne prevalente (controllava tutte le industrie pesanti, acquistava materie prime sul mercato e reclutava forza-lavoro). LO SCOPPIO DELLA GUERRA: IL PROBLEMA DELLE RESPONSABILITÀ: Non vi fu un unico paese responsabile dello scoppio della guerra ma, la lotta tra il capitalismo Franco britannico e quello tedesco apparve come la fondamentale causa. A questa se ne affiancarono altre: da un lato la corsa agli armamenti e l'influenza dei militari su politici che esasperarono i motivi del conflitto; dall'altro le tensioni interne di ogni singolo stato. LA STRATEGIA TEDESCA: La Germania fondava la sua azione sul piano elaborato nel 1905, il piano SCHLIEFFEN, cioè di penetrare attraverso il Belgio e l'Olanda, due paesi neutrali, per attaccare i francesi alle spalle e vincere velocemente, in modo da spostare le proprie truppe ad est e fronteggiare l'esercito Russo. Il Belgio resistette per 2 settimane e la Germania aveva previsto che la Russia avrebbe tardato a mobilitarsi, invece, l'esercito Russo si mosse rapidamente e penetrò nella Prussia orientale puntando verso la Germania. La battaglia della Marna, in Francia, arrestò i tedeschi facendoli arretrare. Dopo la guerra di movimento aveva ora inizio la Guerra di posizione e avrebbe vinto chi sarebbe stato in grado di resistere più a lungo. Bloccati nella battaglia della Marna, i tedeschi cercarono di isolare l'Inghilterra dalla Francia e, nel frattempo, la flotta britannica aveva messo in atto il blocco navale contro la Germania. IL FRONTE RUSSO: A oriente, i russi furono sconfitti dalle truppe tedesche. La Turchia entrò in guerra a fianco di Germania e Austria - Ungheria e ciò ebbe due effetti: costrinse l'esercito Russo a dividere le sue forze e consentì agli imperi centrali di assumere il controllo della zona degli stretti Turchi. L'ITALIA: l'Italia aveva dichiarato la propria neutralità e, in generale, le maggiori forze politiche italiane furono favorevoli. I liberali non volevano l'intervento e anche Giolitti ricordò quanto militarmente debole fosse. Il partito socialista esprimeva l'opposizione degli operai e dei contadini alla guerra, una posizione ben diversa da quella di socialisti francesi e tedeschi. A favore dell'intervento vi fu una minoranza. Interventisti erano anche i nazionalisti destra e acquistarono una recluta importante, Benito Mussolini. Il blocco neutralista era più numeroso ma meno influente. Prevalsero quindi gli interventisti e a Londra, il 26 aprile 1915, in gran segreto, venne firmato un trattato, il Patto di Londra, in base al quale l'Italia entrava in guerra entro un mese dalla firma a fianco di Francia, Gran Bretagna e Russia. All'Italia venivano promessi il Trentino, Trieste, Gorizia, la Dalmazia. l'Italia entrò in guerra con un obiettivo misto: sia per congiungere i territori italiani alla madrepatria e sia per conquistare aree nuove. L'Italia indirizzò un ultimatum all'austria-ungheria e il 24 maggio del 1915 entrò in guerra. L'esercito italiano, sotto il comando del generale Luigi Cadorna, aveva una forte superiorità numerica nei confronti di quella austriaco ma mancava di un'adeguata preparazione. LO STERMINIO DEGLI ARMENI: La popolazione armena, di religione cristiana, era composta da due milioni di persone e, pur avendo un forte sentimento di identità nazionale non aveva mai costituito uno stato, inoltre era malvista perché non aveva mai voluto convertirsi all'islam. L'entrata in guerra della Turchia diede il via a una politica di sterminio. La Turchia accusò gli armeni di tramare in favore dei russi, a cui li legava la religione cristiana. Qualsiasi azione la Turchia avesse intrapreso contro gli armeni, nessuno sarebbe intervenuto. Fu un vero genocidio, all'incirca il 70% dell'imtero Popolo. LA GERMANIA CONTRO IL BLOCCO NAVALE E GLI STATI UNITI IN GUERRA: Iniziarono a farsi sentire in Germania i devastanti effetti del blocco navale britannico e quindi scelse una via estrema, lanciandosi nella Guerra sottomarina indiscriminata. I sottomarini tedeschi avrebbero colpito senza preavviso tutte le navi, anche quelli dei paesi neutrali e tutto ciò suonò come una minaccia contro gli Stati Uniti, principale fornitore della Gran Bretagna e Francia. I tedeschi provocarono la morte di 139 cittadini americani e fu questo che fece entrare in guerra gli Stati Uniti il 6 aprile del 1917. Fino a poche settimane prima Washington aveva dichiarato di voler rimanere lontana dal conflitto, ma ci fu una motivazione ideale: gli stati liberali, soprattutto l'Inghilterra, a cui gli Stati Uniti erano legati da vincoli storici fortissimi, rischiavano di essere sconfitti. Fu determinante una motivazione economica: gli Stati Uniti erano i grandi fornitori di materie prime e il grande capitalismo di Wall street, in caso di vittoria della Germania, avrebbe perduto gli ingenti prestiti elargiti a Inghilterra, Francia e Italia. L'intervento degli Stati Uniti rafforzò l'intesa. Wilson fu rieletto presidente e proclamò che si sarebbero battuti per una pace democratica. IL CROLLO DELLA RUSSIA: Nel marzo del 1917 a Pietrogrado scoppiò la rivoluzione che provocò la caduta dello zarismo e la proclamazione della Repubblica. L'esercito Russo andò rapidamente a disgregarsi e stava per uscire dal conflitto mondiale. LA CRISI DEL PATRIOTTISMO E IL RAFFORZARSI DEL PACIFISMO: La carneficina senza la vittoria di nessuno dei due schieramenti contribuì a mutare l'atteggiamento delle persone verso la guerra. Ormai i soldati desideravano la fine di quel massacro e ripresero vigore il pacifismo e l'anti imperialismo socialista. Tra le conferenze più importanti ci sono: la conferenza di Zimmerwald e la conferenza di Kienthal. Papa Benedetto XV compì un gesto clamoroso, deplorò l'inutile strage e avanzò proposte di pace. L'ITALIA DAL CROLLO DI CAPORETTO ALLA RESISTENZA SUL PIAVE: L'esercito italiano andò incontro a una disfatta che sembrò a segnarne la sconfitta. Il 24 ottobre gli austriaci sfondavano le linee italiane nei pressi di Caporetto. Il governo Boselli cadde e fu sostituito da un nuovo governo presieduto da Vittorio Emanuele Orlando. Cadorna fu sostituito dal generale Armando Diaz che si rivelò più attento ai bisogni dei soldati. Fu avviata un'opera di propaganda attraverso la diffusione di giornali di trincea. Sul Piave, gli italiani opposero una resistenza tenace, si arruolarono i ragazzi del 1899. Gli austro tedeschi furono fermati e costretti a ritirare. LA FINE DELLA GUERRA LA RUSSIA FUORI DAL CONFLITTO: In Russia era finito lo zarismo, ma il paese era ancora in guerra. I bolscevichi, che avevano conquistato il potere, assunsero una posizione chiara: la Russia non poteva continuare la guerra. Il trattato di pace sancì anche l'indipendenza della Finlandia e di Lettonia, Lituania ed Estonia dopo un dominio Russo durato molti secoli. L'ATTACCO TEDESCO E LA TENUTA DEL FRONTE OCCIDENTALE: La pace con la Russia rese possibile ai tedeschi di rivolgere tutte le proprie forze verso occidente. La Germania rinnovò le proprie offensive e penetrò nel territorio francese. I cannoni tedeschi bombardarono Parigi e il 15 luglio attaccarono in direzione della Marna; questa fu la seconda battaglia della Marna dopo quella del 1914. I tedeschi subirono nei pressi di Amiens, la loro prima grande disfatta. LA RESA DEGLI IMPERI CENTRALI: La Germania era in piena crisi, l'impero austriaco si dissolse: a Praga i nazionalisti proclamarono La Repubblica cecoslovacca; a Zagabria venne costituito lo stato jugoslavo; gli ungheresi diedero vita a una repubblica indipendente; a Berlino e in Austria venne proclamata la Repubblica. Il colpo decisivo all'esercito austro-ungarico venne dall'esercito italiano quando il generale Diaz ordinò l'offensiva generale, e a Vittorio Veneto gli austriaci subirono una disfatta definitiva. Con la vittoria di Inghilterra, Francia, Stati Uniti e Italia su Germania e Austria - Ungheria si concludeva la Prima Guerra mondiale, durata quasi cinque anni, una guerra che aveva visto il sommarsi di molti scopi e motivi. Di fatto, non una sola grande guerra ma la somma di cinque guerre combattute contemporaneamente: 1. La Guerra della Francia contro la Germania per La supremazia sull'Europa continentale. 2. La guerra dell'Inghilterra contro la Germania per La supremazia sui mari. 3. La guerra della Russia contro l'Austria e Ungheria per La supremazia sui Balcani. 4. La guerra dell'Italia contro l'austria-ungheria per conquistare Trento e Trieste. 5. La guerra della Russia contro la Turchia per La supremazia sugli stretti. I TRATTATI DI PACE I 14 PUNTI DEL PRESIDENTE WILSON: Nel 1918, il presidente degli Stati Uniti Wilson, aveva indicato in 14 punti i pilastri su cui avrebbe dovuto essere avviata la ricostruzione del mondo dopo la fine del conflitto: . Abolizione della diplomazia segreta. • Libertà dei mari e libertà commerciale per tutti. • Riduzione degli armamenti. ● Rispetto della sovranità della Russia. • Una politica coloniale più illuminata. • Restaurazione della piena sovranità del Belgio. • Rettifica delle frontiere italiane secondo il principio di nazionalità. • Creazione di uno stato polacco indipendente. • Costituzione di una società delle Nazioni. GLI OBIETTIVI DEI VINCITORI: La conferenza di pace si aprì a Parigi il 18 gennaio 1919 con la partecipazione di 32 paesi e l'esclusione dei vinti. ▪ La Francia ottenne una posizione durissima che puntava a tre obiettivi: la cancellazione della potenza tedesca; la possibilità di investire i propri capitali in Africa, Asia e nei territori dell'ex impero Ottomano; il controllo delle risorse minerarie della zona renana tedesca. ▪ Diversa la posizione degli inglesi, i quali avevano ormai conseguito i loro principali obiettivi: la distruzione della flotta tedesca, il dominio sulle colonie un tempo tedesche, l'eliminazione della Germania come concorrente sui mercati internazionali. ▪ l'Italia chiedeva che le promesse sottoscritte nel Patto di Londra fossero mantenute. ▪ Gli Stati Uniti, con interessi prevalentemente concentrati nell'America centro-meridionale e nel Pacifico, andavano assumendo un ruolo neutrale. LA SORTE DELLA GERMANIA: Il trattato di pace con la Germania venne firmato il 28 giugno 1919 a Versailles. La Germania fu accusata di essere stata l'unica vera responsabile della guerra e le principali clausole del trattato imposto al paese furono: ▪ Riduzione delle forze armate. ▪ Abolizione del servizio di leva. ▪ Riduzione della flotta militare. ▪ Restituzione dell'Alsazia-Lorena alla Francia. ▪ Perdita di tutte le colonie. Consegna i vincitori di gran parte della flotta commerciale. ▪ Cessione alla Francia e al Belgio di una grande quantità di bestiame. LA FINE DELL'IMPERO AUSTRO-UNGARICO. LA BULGARIA La pace con l'Austria viene firmata a Saint-germain. L'impero austro-ungarico fu cancellato. ▪ Si formarono i nuovi Stati di Cecoslovacchia e Jugoslavia. ▪ Si ingrandirono i territori di Polonia e Romania. ▪ Il Trentino, Gorizia, Trieste e l'istria passarono all'Italia. ▪ l'Ungheria divenne indipendente. ▪ l'Austria perse gran parte dei suoi territori. ▪ Il trattato del Trianon fissò le condizioni di pace per l'Ungheria. LO SMEMBRAMENTO DELL'IMPERO TURCO: ▪ Alla Gran Bretagna, sotto forma di mandato, andava il controllo dell'Iraq e della Palestina. ■ Alla Francia andava alla Siria. ▪ Gli stretti passavano sotto il controllo britannico. ▪ L'immenso impero Ottomano non esisteva più e la nuova Turchia era ridotta a un paese di otto milioni di abitanti. LA SOCIETÀ DELLE NAZIONI: Grazie al prestigio degli Stati Uniti nasceva la società delle Nazioni. Questi gli obiettivi: • Cooperazione fra gli stati, garanzia della pace e sicurezza. • Un'assemblea in cui partecipavano tutti i paesi membri. • Un consiglio di nuove stati, di cui 5 permanenti e 4 eletti dell'assemblea. • Nessun ricorso alla guerra da parte di alcun paese membro, se non dopo tre mesi dal tentativo di mediazione. • In caso di guerra improvvisa applicare sanzioni. Il congresso degli Stati Uniti non approvò l'adesione del paese alla società delle Nazioni. I DANNI E LA MEMORIA DELLA GUERRA: Dalla guerra uscivano più forti Stati Uniti e Giappone. In particolare gli Stati Uniti uscivano con il loro territorio intatto, con perdite di uomini abbastanza contenute. Devastante fu l'epidemia di spagnola che seguì immediatamente la fine del conflitto. La guerra ebbe, economicamente, i suoi effetti più devastanti sugli stati in guerra, ma anche i paesi neutrali partirono forti disagi per il blocco o l'interruzione delle normali forniture. Il ricordo della guerra favorì il culto della memoria.