La guerra in Italia
L'Italia entrò nella Prima guerra mondiale il 24 maggio 1915, schierandosi con l'Intesa contro gli ex alleati della Triplice Alleanza. Le principali fasi del conflitto sul fronte italiano furono:
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Le offensive sull'Isonzo 1915−1917: Il generale Luigi Cadorna lanciò 11 offensive contro le posizioni austro-ungariche, con scarsi risultati e pesanti perdite.
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La Strafexpedition maggio1916: Offensiva austro-ungarica in Trentino respinta a fatica dalle forze italiane.
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La disfatta di Caporetto ottobre−novembre1917: Grave sconfitta italiana che portò alla sostituzione di Cadorna con il generale Armando Diaz.
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La battaglia di Vittorio Veneto ottobre−novembre1918: Decisiva vittoria italiana che portò alla resa dell'Austria-Ungheria.
Highlight: La battaglia di Vittorio Veneto fu l'ultima grande offensiva italiana che segnò la vittoria sull'Austria-Ungheria.
Il 4 novembre 1918 venne firmato l'armistizio di Villa Giusti, che sancì la fine delle ostilità tra Italia e Austria-Ungheria.
Quote: "La guerra è vinta!" - Telegramma inviato dal generale Diaz per annunciare la vittoria italiana.
Le conseguenze della guerra per l'Italia furono:
- Pesanti perdite umane circa650.000morti
- Gravi danni economici
- Acquisizione dei territori "irredenti" Trentino,AltoAdige,VeneziaGiulia
- Crescenti tensioni sociali nel dopoguerra
Vocabulary: Irredentismo - movimento politico che rivendicava l'annessione dei territori abitati da popolazioni italiane ancora soggette all'Austria-Ungheria.
La Prima guerra mondiale segnò profondamente la storia italiana, ponendo le basi per le successive trasformazioni politiche e sociali del paese.