Dopo le guerre persiane, Atene si divise in due fazioni:
Temistocle e Cimone
- Temistocle rappresentava la fazione antispartana, che riteneva utile rafforzare la flotta ateniese.
- Cimone, invece, guidava i tetti che credevano nel mantenimento dei contatti con Sparta, poiché in quel periodo Atene e Sparta erano alleate.
Nascita di discordie tra Atene e Sparta
Temistocle prevalse in un primo momento, ricostruendo Atene circondandola di mura e collegandola al mare grazie a un corridoio fortificato per fare rimanere Atene in contatto con la flotta. Quest'opera destò sospetti a Sparta, che vedeva Atene diventare una grande potenza marittima mentre Sparta restava una potenza regionale. La situazione cambiò e Temistocle fu ostracizzato nel 471a.C., rifugiandosi nella corte persiana del re Artaserse II. In quel periodo si affermò Cimone, ma la sua fine arrivò presto, venendo anch'egli ostracizzato. Prese allora il potere Pericle, un democratico, che governò Atene dal 460 al 429 a.C.
LA POLITICA INTERNA
Pericle, desiderando allargare la democrazia ateniese, tolse il potere politico all'areopago e aumentò i poteri della bule e dell'ecclesia. Inoltre, promosse una grande innovazione con la mistoforia, ovvero un compenso per lo svolgimento delle attività politiche. Gli incarichi venivano assegnati tramite sorteggio tra maschi cittadini di 30 o più anni, ma Pericle stabilì che chi poteva partecipare alla politica doveva avere entrambi i genitori ateniesi. Altri importanti provvedimenti di Pericle riguardarono gli aiuti per i poveri, le pensioni di invalidità, la leva militare e la retribuzione di soldati e marinai, l'adozione del theoricon per consentire la libera entrata a teatro, l'istruzione gratuita per gli orfani e la costruzione di grandi opere pubbliche religiose.
Ad Atene, Pericle diede il via a una serie di opere pubbliche, come l'ingrandimento del porto del Pireo, la terminazione delle lunghe mura iniziate da Temistocle e la ristrutturazione dell'acropoli di Atene ad opera di Fidia, architetto e scultore greco.
LA POLITICA ESTERA DI PERICLE
Pericle desiderava dare ad Atene caratteri imperialistici espandendola, conducendo una politica estera antipersiana e antispartana. Questa spinta portò Atene a una serie di rischiose battaglie, come lo scontro con i persiani e la pace di Callia nel 449 a.C.
Per favorire la politica economica di Atene, Pericle promosse la fondazione di nuove colonie. La Grecia raggiunse il massimo splendore e divenne la patria di tutti i greci, con lo sviluppo dell'arte della retorica, la nascita del teatro e delle tragedie, e la formazione di nuove colonie.
LA PRIMA GUERRA DEL PELOPONNESO
Le cause della guerra erano dovute alla nascita di discordie tra Sparta e Atene, che si erano unite solo grazie al nemico comune persiano, ma avevano comunque molte differenze su temi politici ed economici.
Con il governo di Pericle, Atene raggiunse una grande apice di potere, sia a livello interno che esterno, ma ciò portò anche a una serie di guerre e scontri nel contesto greco.